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Una donna vittima di violenza a Termini salvata grazie al funzionamento del Signal for Help

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Una donna vittima di violenza a Termini salvata grazie al funzionamento del Signal for Help

Il racconto dell’appuntato Comando Carabinieri Roma Centro Luciana Zarra narra come, alcuni mesi fa, sia riuscita a salvare una donna da un tentativo di violenza grazie al Signal For Help.

L’intervento provvidenziale

Nell’incidente avvenuto a novembre nei pressi della stazione Termini di Roma, una donna si trovava in difficoltà mentre un uomo la tratteneva. Notando una pattuglia dei carabinieri, la donna ha utilizzato il “Signal for Help”, gesto che ha allertato i militari. “Abbiamo capito che la nostra intuizione era giusta e ci siamo avvicinati ai due” spiega l’appuntato Zarra, che si è concentrata sulla ragazza per comprendere meglio la situazione. La vittima ha raccontato di essere stata avvicinata dall’uomo che, dopo averle offerto una dose di crack, ha tentato di abusare di lei. Fortunatamente, riuscendo a convincere il suo aggressore a spostarsi in un luogo più affollato, ha incrociato lo sguardo della pattuglia di carabinieri e si è salvata.

Un gesto di aiuto silenzioso

Il Signal For Help, introdotto in Italia alcuni anni fa, è già servito a molte donne come metodo discreto per chiedere aiuto. Questo gesto, concepito durante il lockdown del 2020 dalla Canadian Women’s Foundation, ha come obiettivo di fornire un segnale semplice e discreto per le vittime di violenza domestica, permettendo loro di comunicare silenziosamente la necessità di supporto.

La presenza femminile nelle Forze Armate

Luciana Zarra, che si è arruolata nel 2009, ricorda i tempi in cui le donne erano pochi nelle Forze Armate, specialmente all’inizio della sua carriera. “Il mio primo incarico era in un piccolo paesino in Emilia Romagna e lì ero l’unica donna”, sottolinea, illustrando i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni. Oggi, la presenza femminile è diventata parte integrante delle Forze Armate italiane.

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Derby Lazio-Roma: scontri tra tifosi fuori dall’Olimpico, lancio di oggetti contro la polizia

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Derby Lazio-Roma: scontri tra tifosi fuori dall’Olimpico, lancio di oggetti contro la polizia

Una serata incandescente a Roma: scontri tra tifosi prima del derby Lazio-Roma. Fuori dall’Olimpico, i supporter si sono fronteggiati con "il lancio di oggetti contro la polizia". Le tensioni si sono infiammate, mostrando ancora una volta come lo sport possa diventare terreno di scontro politico. #Roma #Derby #Scontri #Politica

Durante il tanto atteso derby tra Lazio e Roma, la tensione è esplosa fuori dallo stadio Olimpico. I tifosi delle due squadre, mai realmente amichevoli, hanno trasformato la serata in un campo di battaglia urbano. Il lancio di oggetti contro la polizia ha segnato uno dei momenti più critici della serata, dimostrando come il calcio, in Italia, sia spesso più di un semplice gioco.

Scontri fuori dall’Olimpico

I disordini sono iniziati quando gruppi di tifosi, armati di bottiglie, pietre e altro, hanno deciso di sfidare non solo i rivali sportivi ma anche le forze dell’ordine. La polizia, già pronta per gestire le consuete tensioni di un derby, si è trovata a fronteggiare una situazione di vera e propria guerriglia urbana. Le immagini dei tafferugli hanno rapidamente fatto il giro del web, mostrando un paese dove il calcio è ancora una metafora della divisione sociale e politica.

La risposta delle autorità

Le autorità hanno prontamente risposto con cariche di alleggerimento e l’uso di lacrimogeni per disperdere la folla. Nonostante gli sforzi, la situazione è rimasta tesa per buona parte della serata, con alcuni agenti leggermente feriti e diversi tifosi fermati. La questione solleva inevitabilmente un dibattito sulla gestione della sicurezza durante eventi sportivi di massa e sul ruolo che il calcio gioca nella società italiana.

Sport e Politica: un binomio inevitabile

Il calcio in Italia non è solo un gioco, ma un riflesso delle dinamiche sociali e politiche. Gli scontri di ieri sera non sono solo una questione di rivalità sportiva, ma anche di identità e appartenenza politica. La frase il lancio di oggetti contro la polizia diventa, in questo contesto, un simbolo di una frustrazione più profonda, che va oltre il semplice risultato di una partita.

Le immagini e i video degli scontri, diffusi rapidamente sui social media, hanno mostrato ancora una volta come il calcio possa essere un terreno fertile per tensioni sociali, con i tifosi che spesso portano avanti battaglie che vanno oltre i confini del campo da gioco.

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Roma, uomo trova ladri in camera da letto: imbraccia il fucile e spara ai malviventi

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Roma, uomo trova ladri in camera da letto: imbraccia il fucile e spara ai malviventi

#Roma #Cronaca #Ladri Un cittadino romano trova dei ladri che rovistano nella sua camera da letto, prende il fucile e spara. L’incredibile vicenda ha scatenato un acceso dibattito sulla legittima difesa. Ecco i dettagli dell’accaduto.

Un cittadino di Roma ha vissuto momenti di puro terrore quando ha sorpreso dei ladri mentre rovistavano nella sua camera da letto. La risposta dell’uomo è stata immediata: ha imbracciato il fucile e sparato contro i malviventi. L’episodio, che ricorda sempre più una scena da film western, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni sulla legittima difesa.

L’incidente è avvenuto in un contesto di crescente insicurezza percepita dai cittadini, che si sentono sempre meno protetti dalle forze dell’ordine. La reazione dell’uomo è stata definita da alcuni come un atto di legittima difesa, mentre altri criticano la violenza della risposta. La questione è stata ulteriormente alimentata da commenti come quello di un vicino che ha dichiarato: "Meglio un ladro morto che un cittadino derubato", commento che, seppur politicamente scorretto, riflette un sentimento diffuso di frustrazione e paura.

Le autorità stanno indagando sull’accaduto per capire se ci siano gli estremi per l’applicazione della legittima difesa o se si sia trattato di un eccesso di difesa. Intanto, il dibattito pubblico continua a infiammare i social, con opinioni che vanno da chi sostiene che "la giustizia deve fare il suo corso" a chi pensa che "la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto".

L’episodio solleva questioni importanti su come la società e le leggi debbano bilanciare il diritto alla sicurezza personale con la prevenzione della giustizia fai-da-te.

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