Seguici sui Social

Cronaca

Una su due presenta irregolarità

Pubblicato

il

Una su due presenta irregolarità

Un recente rapporto di Legambiente ha evidenziato come più di una macchina su tre a Roma sia parcheggiata in modo irregolare, con la situazione particolarmente critica nel quartiere Nomentano, dove la metà dei veicoli è in sosta non conforme. La Magliana segna il record di irregolarità per motoveicoli, con un tasso che arriva all’87 per cento. La relazione, intitolata “Mobilità negata a Roma sosta selvaggia nelle strade della Capitale”, fornisce un’analisi approfondita della problematica del parcheggio nella capitale.

LE TIPOLOGIE

Lo studio ha analizzato 55 strade di 10 municipi, osservando 17.088 veicoli, e ha rivelato che il 36 per cento di essi risulta irregolare. Le automobili rappresentano il 66 per cento dei casi, seguite dai motocicli (26 per cento) e dai monopattini (8 per cento). La sosta irregolare è più comune nelle aree centrali e semicentrali di Roma, mentre le periferie mostrano una leggero miglioramento.

LA MAPPA

Le cinque strade con la maggior percentuale di sosta irregolare sono: via Camesena (85 per cento), via Angelo Emo (70 per cento), via Cipro (66 per cento), piazza Vescovio (64,8 per cento) e via XX Settembre (64,4 per cento). Il quartiere Nomentano ha il maggior tasso di sosta selvaggia, con il 50,5 per cento, seguito da San Pietro e Prati (42,4 per cento) e Trastevere (36 per cento). “I numeri altissimi della sosta selvaggia nelle strade di Roma, dimostrano quanto le automobili nella Capitale, siano semplicemente troppe per lo spazio a disposizione”, commenta Roberto Scacchi di Legambiente Lazio.

I CONTROLLI

In risposta a questa situazione, la polizia locale ha intensificato i controlli sulla sosta irregolare, mirando a snellire il traffico spesso ostacolato da auto parcheggiate in doppia fila e da comportamenti scorretti, come la sosta nei posti riservati ai diversamente abili. Dallo scorso febbraio è attivo un nuovo servizio di rimozione delle auto in sosta vietata, con fino a 40 mezzi in circolazione durante le ore di punta.

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Mancato consenso non dimostrato

Pubblicato

il

Mancato consenso non dimostrato

Quattro episodi di violenza sessuale su una modella 18enne hanno portato a un processo con rito abbreviato per Moreno Galli, un 63enne fiorentino e titolare di un’agenzia di casting. Il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione perché «il fatto non costituisce reato», sostenendo che non ci sia prova della consapevolezza da parte dell’imputato del mancato consenso della vittima. Galli è accusato di violenza sessuale aggravata dall’abuso della sua posizione. Il suo legale, l’avvocato Dario Bolognesi, ha chiesto assoluzione perché «il fatto non sussiste». La vittima, assistita dagli avvocati Miriam Carola Grimaldi ed Erika Crestini, ha mostrato sgomento al termine delle udienze. La sentenza è prevista per lunedì.

LA STORIA

Gli abusi sarebbero iniziati a novembre 2023, quando la 18enne, nota con il nome di fantasia Ida, ha risposto a un annuncio di casting su Instagram. Secondo il capo di imputazione, Galli avrebbe «coglieva di sorpresa la vittima» e, utilizzando «violenza consistita nell’esercitare sulla persona offesa una pressione psicologica», l’avrebbe costretta a subire atti sessuali contro la propria volontà. Dopo un incontro iniziale con Galli, durante il quale lui alzò la sua maglietta, il secondo episodio si è verificato a Firenze in un B&B.

I TENTATIVI DI RESPINGERLO

Il capo di imputazione dettaglia il dissenso della vittima, che avrebbe specificato «no, non me la sento» mentre Galli tentava di toccarla. Nonostante i rifiuti, Galli avrebbe comunque abusato di lei in diverse occasioni, incluso un episodio in una suites&spa di Trinità dei Monti e l’ultimo il 12 gennaio 2024, quando la spinse su un termosifone. Ida ha dichiarato di non aver denunciato immediatamente gli abusi per «vergogna», ma ha trovato il coraggio di farlo dopo essersi confidata con un amico.

Galli ha già affrontato denunce simili nel 2009 e nel 2021 da parte di altre aspiranti modelle, e per uno di questi casi è già stato condannato in primo grado.

Continua a leggere

Cronaca

Rischio crolli nel palazzo occupato di Magliana, si valutano misure per liberare i piani alti

Pubblicato

il

Rischio crolli nel palazzo occupato di Magliana, si valutano misure per liberare i piani alti

La situazione dell’ex scuola media Otto Marzo di via dell’Impruneta, alla Magliana, sta peggiorando. Gli esperti della commissione stabili pericolanti del Campidoglio hanno evidenziato, in una relazione dopo un sopralluogo effettuato a fine gennaio, che le condizioni dell’edificio, occupato dal 2001, sono sempre più fatiscenti. Il documento rileva un sensibile peggioramento, con «ulteriori inconvenienti» riscontrati ai piani superiori e sulla terrazza, aggravati da strutture abusive aggiunte nel tempo. Attualmente, sono oltre 400 gli “inquilini” censiti nell’edificio, e si rende necessaria una soluzione immediata per coloro che vivono nelle parti più a rischio.

Monitoraggio e interventi

Negli ultimi giorni, la Questura ha sollecitato un ulteriore monitoraggio. La vertenza dell’ex 8 marzo e l’emergenza occupazioni nella zona della Magliana sono tra i temi più attenzionati, anche per le implicazioni di ordine pubblico. Recentemente, una delegazione di cittadini del quartiere ha incontrato funzionari di Palazzo Valentini, rivelando che in alcuni palazzi ex Inps, su dieci appartamenti, quattro sono occupati abusivamente.

Report e rischi

Durante il sopralluogo, i tecnici hanno accesso a diverse aree dell’istituto, riscontrando condizioni gravemente compromesse. La consigliera comunale Francesca Barbato ha dichiarato: «Il report è chiaro e non ha bisogno di commenti». Nel corpo ex palestra sono state trovate superfetazioni e sovraccarichi sul solaio, mentre sulla terrazza sono state individuate «abitazioni ulteriormente ampliate». Inoltre, si segnala un grave rischio incendio «generato dalle precarie condizioni degli impianti elettrici» e dalla presenza di materiali infiammabili, in un contesto in cui le vie di esodo sono ostruite.

Diverse problematiche, come il degrado dei materiali e l’assenza di dispositivi antincendio, pongono l’ex scuola in una situazione di inagibilità totale. La commissione ha confermato questo rischio e si prepara a presentare un dossier alla Prefettura riguardo alle occupazioni nel quartiere.

Conseguenze sociali

La vicenda dell’Otto Marzo è legata a un clima di tensione sociale nella Magliana, area che ha visto eventi tragici collegati alle occupazioni. Ciocchetti e Palma, rappresentanti del quartiere, avvertono che «queste occupazioni sono la naturale conseguenza dell’occupazione principale nell’ex scuola», dove si evidenzia una prevalenza di occupazioni da parte di gruppi latini. Il dossier sulle occupazioni sarà fondamentale per cercare di affrontare laProblematiche legate all’occupazione nella zona.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025