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Un’infermiera viene afferrata al collo da un papà in ospedale: “Sbrigati a far visitare mio figlio”

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Un’infermiera viene afferrata al collo da un papà in ospedale: “Sbrigati a far visitare mio figlio”

Nuovo episodio di violenza ai danni del personale sanitario negli ospedali del Lazio, questa volta all’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno. Un padre ha aggredito un’infermiera, schiaffeggiandola e mettendole le mani al collo mentre implorava di “sbrigarsi a far visitare mio figlio”. L’aggressore è stato denunciato.

L’incidente è avvenuto nella mattinata del 17 marzo, quando una coppia è giunta in pronto soccorso con il loro bambino di due anni, che presentava difficoltà respiratorie. L’infermiera ha immediatamente iniziato a compilare la scheda del triage, ma l’uomo ha perso il controllo, aggredendola fisicamente. Nonostante ciò, l’infermiera ha continuato a lavorare, gestendo l’iter richiesto per il piccolo paziente, che è stato visitato e dimesso senza conseguenze gravi. Alla fine del turno, ha sporto denuncia presso il Commissariato.

Questo episodio si inserisce in un preoccupante trend di violenza contro il personale sanitario. Un caso simile è stato riportato a febbraio, dove un infermiere del pronto soccorso di Tor Vergata a Roma è stato aggredito con un calcio in volto, riportando una frattura al naso.

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La chiesa di Villa Ada può essere scelta per sposarsi: una location da sogno per i matrimoni laici a Roma

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La chiesa di Villa Ada può essere scelta per sposarsi: una location da sogno per i matrimoni laici a Roma

La chiesetta sconsacrata del Divino Amore, situata a Villa Ada, è ora disponibile come location per matrimoni laici a Roma, dopo un recente restauro che l’ha riportata al pubblico. Oggi si è svolta la prima cerimonia, con Arianna e Tomas Ramon che si sono uniti in matrimonio officiati dalla presidente del II Municipio, Francesca Del Bello.

La chiesa, risalente al Seicento e precedentemente dedicata ai martiri Aria e Crisanto, è stata abbandonata per anni. Dal 1957 è di proprietà di Roma Capitale e nel 2023 è stata destinata alla celebrazione di cerimonie laiche. Il restauro, finanziato con 831mila euro di fondi Pnrr, ha riportato alla luce elementi decorativi, stucchi e superfici in marmo, con la pavimentazione ricostruita come in origine e un nuovo parapetto in vetro.

Tariffe e altre location

La gestione della chiesa è affidata al Municipio Roma II, con tariffe per le cerimonie equiparate a quelle delle altre sale comunali autorizzate. Attualmente, le altre location disponibili per matrimoni laici comprendono:

  • Sala Rossa del Campidoglio,
  • Complesso Vignola Mattei di via Valle delle Camene,
  • Sala Azzurra di Ostia
  • Sala Chiaraviglio di Villa Farinacci.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha dichiarato: “Oggi aggiungiamo un altro tassello della riqualificazione di Villa Ada che è in corso anche sul verde e i viali. La ex Chiesa del Divino amore non solo è stata restaurata ma svolgerà la funzione di sala cerimonie e matrimoni laici. È importante perché c’è molta domanda in tal senso e serviva un luogo in più al servizio di tutta la città. Il Municipio ha deciso di adibirla anche per i funerali laici.”

L’assessore Bugarini ha commentato: “Sono molto contento che questo bellissimo edificio, restaurato e recuperato, sia a disposizione di tutti i cittadini, affiancandosi a tutte le altre location di Roma Capitale dove chi vuole può sposarsi con rito laico. Da oggi a Roma c’è un nuovo meraviglioso luogo per dirsi di sì.”

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Processo richiesto per quattro medici accusati di omicidio colposo dopo la morte di Andrea Purgatori

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Processo richiesto per quattro medici accusati di omicidio colposo dopo la morte di Andrea Purgatori

La procura di Roma ha avviato un’importante fase legale per la morte del giornalista Andrea Purgatori. È stato chiesto il rinvio a giudizio per quattro medici, accusati di omicidio colposo.

Dettagli dell’Accusa

I medici coinvolti sono il radiologo Gianfranco Gualdi, l’assistente Claudio Di Biasi, la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo e il cardiologo Guido Laudani. Secondo l’accusa, Purgatori sarebbe deceduto a seguito di “errori medici molto gravi”, che includerebbero una diagnosi e una terapia errate.

Prossimi Passi

L’udienza preliminare è prevista per il 19 settembre 2025. La vicenda continua a suscitare notevole attenzione, data l’importanza della figura di Purgatori nel panorama giornalistico italiano.

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