Cronaca
Via libera in arrivo dal Consiglio dei Ministri

Una capitale, sulla carta. Una Regione nei fatti. Il governo sta accelerando sulla riforma di Roma, con Giorgia Meloni che intende mantenere la promessa di trasformare la Capitale in un ente amministrativo dotato di poteri equivalenti a quelli di una Regione, escluse alcune funzioni come la Sanità.
Il Vertice
Nelle prossime settimane, un disegno di legge costituzionale che riscrive i poteri di Roma sarà presentato al Consiglio dei ministri. La riunione di governo di ieri mattina ha avuto lo scopo di finalizzare i dettagli e dare il via libera politico alla riforma. A partecipare sono stati i ministri Roberto Calderoli ed Elisabetta Casellati, insieme a rappresentanti di Fratelli d’Italia e Forza Italia, mentre la premier Meloni segue a distanza.
Il DDL
Il disegno di legge nasce da una bozza di Forza Italia, con alcune novità. La Capitale avrà poteri tipici di una Regione, eccetto per alcune funzioni specificate nell’articolo 117 della Costituzione, tra cui la Sanità. Una novità rilevante concerne l’autonomia finanziaria dei municipi, che potranno redigere bilanci autonomi.
Il Segnale
Meloni intende inviare un segnale politico, promettendo di attivare il primo semaforo verde al Consiglio dei ministri nelle prossime settimane, mirando a un’approvazione della riforma entro le elezioni per il Campidoglio del 2027, un punto cruciale per il futuro della Capitale.
Cronaca
Roma si trasforma: il Giubileo e il Pnrr rilanciano la città tra attrattività e competitività

Roma si presenta al Mipim, il Marché international des professionnels de l’immobilie, come una città “Open to the future”, pronta a lanciare una sfida ai potenziali investitori. Il sindaco, Roberto Gualtieri, ha illustrato la trasformazione attualmente in atto e le nuove opportunità per investimenti nel settore del real estate e delle infrastrutture.
Progetti e opportunità
Gualtieri ha sottolineato che i “progetti di rigenerazione di piazze, strade, parchi, infrastrutture” avviati l’anno scorso sono già diventati realtà, ma è fondamentale continuare a lavorare. Ha dichiarato che la presenza di Roma al Mipim è raddoppiata rispetto all’anno precedente, presentando una serie di progetti in fase di realizzazione mai visti prima. “Ci presentiamo come uno dei luoghi più interessanti in cui partecipare a progetti pubblico-privati di trasformazione della città”, ha affermato il sindaco, evidenziando l’importanza della riqualificazione degli spazi urbani abbandonati.
Modelli di trasformazione
Gualtieri ha affrontato la necessità di un “nuovo modello, innovativo e competitivo” per garantire trasparenza e efficienza nei rapporti con gli investitori. Ha messo in evidenza l’importanza di avere “tempi certi e obiettivi ambiziosi” per raggiungere risultati significativi nella trasformazione urbana. Il sindaco ha riconosciuto che un passo cruciale è lo sblocco delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, che potrebbe rappresentare un “fortissimo volano per una grande operazione di rigenerazione urbana nel segno della sostenibilità”.
Futuro di Roma
Gualtieri ha concluso parlando della necessità di un approccio chiaro riguardo alle aspettative degli investitori, garantendo risposte tempestive e definite ai progetti che possono realizzarsi. Ha espresso fiducia che la presenza di Roma al Mipim condurrà a obiettivi sempre più ambiziosi, non solo nel settore dell’hotellerie, ma anche nelle aree residenziale, servizi, logistica, industriale e nei data center.
Cronaca
Mondo di Mezzo: 4 anni di pena residua da scontare

Nessuna misura alternativa alla detenzione in carcere per Salvatore Buzzi, l’ex ras delle cooperative, che torna nuovamente in un penitenziario. Lo ha deciso il tribunale di Sorveglianza di Roma. Buzzi dovrà scontare un residuo pena di 4 anni, accusato anche di corruzione nell’ambito del processo al Mondo di Mezzo.
Salvatore Buzzi torna in carcere
Buzzi era stato rilasciato dal carcere di Catanzaro nel settembre del 2023, tornando libero dopo un provvedimento della Cassazione che aveva definito illegittimo l’ordine di esecuzione del suo arresto avvenuto nel settembre del 2022. Secondo la Cassazione, la sua permanenza in cella era considerata illegittima, con l’ordine di esecuzione eseguito «senza titolo». Tale decisione portò alla scarcerazione di Buzzi, che si trovava a Lamezia Terme ospite della cooperativa sociale «Malgrado tutto» al momento dell’arresto.
Condanna definitiva e associazione criminale
Per la vicenda Mondo di Mezzo, Buzzi era stato condannato in via definitiva a 12 anni e dieci mesi, con la sentenza della Cassazione che confermava quanto stabilito dalla Corte d’Appello della Capitale nel marzo del 2021. La Corte ha chiuso il procedimento che ha visto coinvolto anche Massimo Carminati, figura-chiave dell’organizzazione criminale. Secondo l’impianto accusatorio, Buzzi ha ricoperto un ruolo apicale nello sfruttamento delle cooperative, contribuendo «nel pesante e grave inquinamento della cosa pubblica» e dimostrando un «disinteresse per i controlli pubblici».
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