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Cronaca

Vigile urbano di Roma condannato per stalking perde il lavoro, licenziamento considerato legittimo

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Vigile urbano di Roma condannato per stalking perde il lavoro, licenziamento considerato legittimo

Massimiliano G., istruttore della polizia locale di Roma Capitale, è stato condannato per stalking nei confronti della sua ex compagna, con conseguente licenziamento dall’amministrazione comunale. Secondo la Corte di Cassazione, chi «opera a presidio degli interessi dell’intera collettività» non può compiere tali atti, considerati «particolarmente riprovevoli». Il comportamento dell’imputato ha portato a «plurimi atti persecutori», causando alla vittima uno stato di ansia e preoccupazione.

PRIMO E SECONDO GRADO

Il dipendente aveva inizialmente impugnato il licenziamento, ottenendo ragione dal giudice del lavoro, che aveva escluso che lo stalking avesse ripercussioni sulla sua attività lavorativa. Tuttavia, la Corte d’appello, con sentenza del 18 marzo 2024, ha ritenuto che i reati commessi «lesivi del vincolo fiduciario» con il datore di lavoro siano infatti da considerarsi gravi, a causa della loro intrinseca antisocialità. Nonostante il vigile, assistito dall’avvocato Manfredo Piazza, non si sia arreso, la Corte d’appello ha confermato le gravi condotte.

I MOTIVI DELLA PRONUNCIA

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di Massimiliano G., evidenziando l’«incidenza sul rapporto di lavoro» del suo comportamento. La giusta causa di recesso è stata ritenuta «plausibilmente fondata sull’intrinseca gravità delle condotte» e sulla loro «particolare riprovevolezza». La sentenza del 24 febbraio sottolinea che tali atti giustificano la rilevanza penale e mirano a prevenire conseguenze ancor più gravi, data «la specifica posizione lavorativa del ricorrente».

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Cronaca

Insediamento dell’Osservatorio per la disabilità in Campidoglio

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Insediamento dell’Osservatorio per la disabilità in Campidoglio

Nella Capitale, i soggetti fragili riceveranno maggiori tutele grazie all’Osservatorio per la disabilità, recentemente insediatosi in Campidoglio. Il primo incontro ha visto la partecipazione del Sindaco Roberto Gualtieri, insieme a rappresentanti di diverse istituzioni e associazioni, per discutere la nuova riforma e il decreto legislativo n. 62/2024, che entrerà in vigore il 30 giugno 2024, con importanti modifiche previste per il 2025.

Obiettivi dell’Osservatorio

L’Osservatorio mira a creare una sinergia per pianificare un programma dedicato alla promozione dei diritti e all’inclusione delle persone con disabilità nel contesto capitolino. Gualtieri ha sottolineato l’importanza del nuovo organismo: «È un grande traguardo, l’Osservatorio svolgerà un ruolo fondamentale. Dovrà fornire un supporto sia tecnico che scientifico ma anche una capacità di visione, indispensabili per mettere al centro della nostra azione i diritti e le politiche di inclusione in materia di disabilità».

Funzioni e Collaborazioni

L’Osservatorio affiancherà le consulte cittadine e municipali, integrando il lavoro già svolto da consiglio comunale e municipi. «Coniugare la rappresentanza con la rappresentatività è la sfida da vincere per dare risposte sempre più adeguate ai bisogni territoriali in base alle necessità concrete delle persone», ha aggiunto Gualtieri.

I membri dell’Osservatorio includeranno rappresentanti delle federazioni di associazioni delle persone con disabilità e delle aziende sanitarie locali, insieme a organizzazioni sindacali e cooperative.

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Commemorazione delle vittime del bombardamento di Pietralata e Portonaccio a Largo Beltramelli, Roma

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Commemorazione delle vittime del bombardamento di Pietralata e Portonaccio a Largo Beltramelli, Roma

Questa mattina, alle 11, si svolgerà una cerimonia in Largo Antonio Beltramelli a Pietralata per commemorare l’81° anniversario del bombardamento dei quartieri di Pietralata e Portonaccio, avvenuto il 3 marzo 1944. Durante l’evento, sarà deposta una corona presso il monumento eretto nel giugno 2004 dal IV Municipio, dall’Ancescao Provinciale e dal CSA Autog. Roma Est, in onore dei caduti di quel tragico giorno.

Tra il luglio ’43 e maggio ’44, Roma subì 51 bombardamenti, mirati a colpire infrastrutture strategiche come la stazione Tiburtina e altre zone. Questi attacchi causarono ingenti perdite umane, specialmente nei quartieri di Pietralata e Portonaccio. Il bombardamento del 3 marzo, effettuato da 84 aerei alleati che sganciarono 1800 bombe in un’ora e mezza, segnò un giorno di grande lutto per molte famiglie romane.

Da oltre 20 anni, il IV Municipio ricorda le vittime di questo evento con la deposizione annuale di una corona sotto una targa commemorativa che porta l’epigrafe: “in memoria delle vittime del bombardamento del 3 marzo 1944, ad affermazione dei diritti alla vita e al lavoro espressione di decisa volontà di pace”. Un gesto che sotto il monumento rappresenta un ricordo doloroso che si rinnova ogni anno.

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