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Cronaca

30enne di Anzio in condizioni gravissime per incidente a luci rosse

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30enne di Anzio in condizioni gravissime per incidente a luci rosse

Un gravissimo incidente stradale frontale si è verificato sulla Nettuno – Velletri in località Campoverde nel comune di Aprilia intorno alle 18.30 di ieri. Due auto, una Fiat 600 e una Mini Minor Country, in un tratto rettilineo probabilmente durante una fase di sorpasso, si sono scontrate in direzione opposta molto violentemente. Ad avere la peggio un ragazzo di 30 anni di Anzio a bordo della Fiat 600 che è stato estratto dalle lamiere accartocciate della sua auto dai vigili del fuoco del locale distaccamento. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi per i politraumi accusati alla testa e in altre parti del corpo.

Intervento di emergenza

È stato necessario oltre che dell’ambulanza della postazione territoriale anche l’arrivo dell’elisoccorso "Ares 44" del 118, che lo ha trasportato in codice rosso in condizioni molto gravi presso l’ospedale San Camillo di Roma. Commento: Chissà se l’elisoccorso "Ares 44" è arrivato in tempo per salvare la situazione o se il traffico romano ha fatto perdere minuti preziosi.

L’altro conducente

L’altro conducente, un 58enne di Aprilia, è stato trasportato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dall’ambulanza del 118 con vari traumi, ma non sembrerebbe in pericolo di vita. Commento: Almeno uno dei due è uscito relativamente indenne, ma chissà come guidava per finire in un incidente del genere.

La strada è stata chiusa fino ad intorno alle 21:30, con conseguenti file lunghissime in entrata e in uscita verso Nettuno e Velletri. I rilievi del grave incidente stradale sono stati svolti dalla polizia locale di Aprilia.

Cronaca

Cinesi fatti fuori a Roma, agenda di Zhang scoperta (che fa tremare i criminali): nuovi legami con Prato

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Cinesi fatti fuori a Roma, agenda di Zhang scoperta (che fa tremare i criminali): nuovi legami con Prato

La mafia cinese scatena il caos in Italia: agenda segreta di un boss rivela usura, droga e omicidi in stile film, mentre le gang si scannano per il business sporco. Chi pagherà il conto? #MafiaCinese #GuerraSotterranea #ItaliaSottoFuoco

L’Agenda dei Segreti

Gli investigatori romani hanno messo le mani sull’agenda personale di Zhang Dayong, il fedelissimo di quell’ombra nera di Zhang Naizhong. Dentro ci sono nomi, date e affari loschi che odorano di usura, traffico di ketamina e prostituzione, tutti collegati a una rete che spadroneggia tra Roma, Napoli e Prato. Zhang è stato freddato con la compagna Gong Xiaoqing in un agguato al Pigneto, sotto la Tangenziale est, con quattro colpi di calibro 9. Roba da far impallidire i vecchi mafiosi locali.

La Faida tra Clan

Non è finita qui: a Prato, cuore pulsante di questa guerra delle grucce – una lotta feroce per il controllo del trasporto e dell’abbigliamento – una donna di 46 anni è stata colpita alla testa in un nuovo scontro. Gli esperti collegano il caso all’impero di Zhang Naizhong, con indagini che corrono veloci tra carabinieri e procure. Sembra che questi clan non amino condividere i profitti, preferendo le pallottole ai negoziati.

Le Piste delle Indagini

Con l’agenda sequestrata, gli inquirenti sperano di smontare questo puzzle di crimini, identificando i mandanti e le armi dietro gli agguati. Zhang Dayong, trasferitosi a Roma da Prato tre anni fa, era nel giro delle estorsioni e del riciclaggio, specialmente nei quartieri di Pigneto ed Esquilino. Il killer è fuggito, forse già oltre confine verso Francia, Spagna o Portogallo, dove la mafia cinese ha un impero di droga e sesso. Controlli serrati sono in atto, con l’Interpol in allerta.

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Cronaca

A Roma, multe scribacchiate a mano: un passo indietro nel tempo.

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A Roma, multe scribacchiate a mano: un passo indietro nel tempo.

Hacker mettono in ginocchio i tablet dei vigili urbani di Roma, costringendoli a tornare ai bloc notes come cavernicoli moderni! Che figuraccia per la capitale tech-fobica. #HackerVsPolizia #RomaFail #MulteASpillo

I vigili urbani della Città Eterna si sono ritrovati improvvisamente senza armi digitali a causa di un attacco hacker che ha mandato in tilt i loro tablet e cellulari. Invece di emettere multe con un semplice tap, gli agenti hanno dovuto rispolverare i vecchi bloc notes, scribacchiando come se fossimo ancora nel Medioevo. Il caos è iniziato mercoledì e, al momento, il sistema non è ancora tornato alla normalità, anche se fonti della polizia locale giurano che il problema informatico è stato “risolto” – chissà cosa significa davvero. A quanto pare, è stata colpita una società esterna che gestisce il servizio, lasciando i vigili senza accesso al cloud per archiviare i dati delle infrazioni. Risultato? Alcuni hanno improvvisato con i taccuini, mentre altri hanno semplicemente mollato il servizio. Tipico di Roma: sempre un passo indietro nella digitalizzazione.

IL SINDACATO

Il sindacalista Gabriele Di Bella, segretario provinciale di Ugl, non si è scomposto e ha ironizzato: «Questo è il bello della vita in strada, dove un tablet che dice “mancato collegamento al server” ti riporta alla realtà». Secondo lui, è quello che capita quando si investe in gadget “di quantità” senza testa, finendo per fare un passo avanti e due indietro. Per fortuna, i vigili hanno l’esperienza per arrangiarsi, copiando a mano i dati delle targhe multate sul sistema telematico. Ma ammettiamolo, in una città come Roma, dove il traffico è già un incubo, affidarsi a penne e carta è come combattere i gladiatori con un ombrello.

I PRECEDENTI

Non è la prima volta che Roma inciampa nei guai informatici. Ad esempio, a marzo, l’azienda dei rifiuti Ama è stata hackerata, lasciando il sito web irraggiungibile – immaginate la puzza metaforica. E nel 2023, i siti di Roma Capitale gestiti da Zètema sono finiti ko. Senza dimenticare il blocco durante le elezioni europee dello scorso giugno o i problemi con i servizi anagrafici, dove gli impiegati hanno dovuto tornare alla carta e penna per i cambi di residenza. Stavolta, però, sembra che non servano misure drastiche come migrare su un altro database – o almeno, lo speriamo, prima che gli hacker si divertano di nuovo.

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