Cronaca
A Rocca Santo Stefano la mostra con le opere degli allievi scultori delle Belle Arti di Roma: un evento scandaloso e sensazionale

Nell’incantevole borgo di Rocca Santo Stefano, vicino a Subiaco e a nord est di Roma, si terrà domani l’inaugurazione di "Sculture in Rocca", una mostra che fonde gli antichi mestieri con l’arte contemporanea. L’evento, che avrà luogo alle ore 17, è il primo di una serie di appuntamenti pensati per valorizzare il lavoro di giovani artisti della scuola di scultura delle Belle Arti di Roma. La docente Oriana Impei, con il supporto del Comune e il patrocinio del Ministero della Cultura, ha coordinato questa manifestazione che durerà fino al 31 maggio, nell’ambito del festival "Portraits on Stage, Paesaggi". «Sculture In Rocca, Antichi mestieri visti dall’arte contemporanea, si tratta – spiega Oriana Impei – della realizzazione di cinque opere scultoree in acciaio corten, pietra e altri materiali, sul tema degli antichi mestieri, concordati insieme all’amministrazione comunale e rivisitati in chiave contemporanea». Commento: Beh, finalmente un po’ di cultura vera, lontano dai soliti locali hipster di Roma!
Il ruolo del sindaco
Il sindaco Sandro Runieri ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa, impegnato com’è da anni nel restauro dei monumenti storici e nel portare artisti di rilievo a Rocca Santo Stefano per incentivare il turismo locale. La presentazione dei bozzetti avverrà domani alle 17 nella sala convegni del Comune, con la docente Oriana Impei che illustrerà il progetto. La mostra sarà visitabile fino al 25 maggio. Commento: Ecco un sindaco che pensa al futuro del suo paesino, altro che le solite promesse elettorali!
Eventi successivi e workshop
Il 15 maggio seguirà una mostra collettiva internazionale "RocC’Arte frammentAzioni", curata da Oriana Impei insieme a Matthias Omahen, Yongxu Wang e Alessandro Giansanti, sempre sotto il patrocinio del Comune. Dal 20 al 25 maggio, i visitatori potranno partecipare a un workshop di scultura presso l’Officina specializzata Sicur Blindo a Rocca Santo Stefano. Il gran finale è previsto per il 31 maggio, con la posa delle sculture lungo le vie del paese e un evento dedicato ai cinque mestieri selezionati presso l’aula convegni del Comune alle ore 17.30. Commento: Finalmente qualcosa di più interessante delle solite sagre paesane!
Cronaca
Femminicidio a Sula: Ritrovato il cellulare di Ilaria in casa di Mark Samson, che dichiara di averlo dato a sua madre.

SvoltaChocNelCaso: Il killer cambia versione sul telefono della vittima, e la verità è più inquietante di quanto si pensi!
La confessione inaspettata
In un colpo di scena che sta accendendo i riflettori sulle indagini, il killer ha rivelato ai pubblici ministeri di aver passato il telefono della giovane vittima a sua madre, Nors Manlapaz. Questa ammissione ha lasciato tutti a chiedersi cosa altro potrebbe emergere da questa intricata storia di inganni e misteri.
La storia che si sgretola
Prima di questa rivelazione, l’uomo aveva sostenuto di aver gettato il dispositivo in un tombino, una narrazione che ora è stata smascherata come falsa. Gli inquirenti sono in fibrillazione, e i dettagli di questo voltafaccia stanno alimentando speculazioni su possibili nuovi indizi nascosti.Cronaca
L’ex fidanzato e il segreto della valigia misteriosa

MisteroUccisioneARoma Scopri i dettagli scioccanti sul cellulare ritrovato della studentessa uccisa, che potrebbe svelare segreti inimmaginabili! #Roma #Femminicidio #IndaginiSegrete
Il Ritrovamento Scioccante
È stato finalmente ritrovato il cellulare di Ilaria Sula, la giovane studentessa tragicamente uccisa con tre coltellate al collo dal suo ex fidanzato Mark Samson. L’apparecchio, ora sotto sequestro, è stato scoperto a casa di Samson, il reo confesso che ha abbandonato il corpo della vittima in un dirupo nella zona di Capranica Prenestina. Ma cosa potrebbe nascondere questo telefono? Gli inquirenti sono già al lavoro per analizzarlo, alimentando la curiosità su possibili messaggi o prove nascoste che potrebbero cambiare tutto.
Le Indagini in Corso
Intanto, le autorità stanno approfondendo gli esami disposti dalla Procura di Roma sul tablet e sul computer di Ilaria, oltre al cellulare di Samson. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano a Samson l’omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l’occultamento di cadavere. È incredibile pensare a quante tracce digitali potrebbero emergere, rivelando lati oscuri di questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso.Il Racconto Drammatico della Madre
«Sembrava un demonio, ho avuto paura che mi facesse del male». Sono queste le parole agghiaccianti di Nors Man Lapaz, la madre di Mark Samson, durante un interrogatorio in Questura. La donna, ora indagata per concorso in occultamento di cadavere, ha descritto le ore successive al femminicidio avvenuto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano. Ha sentito i due discutere animatamente quella mattina, e quando ha bussato alla porta, ha trovato il figlio in uno stato terrificante. Tremava e farfugliava frasi confuse, come «se non lo facevo io, ammazzavano me», lasciando intendere un possibile scenario alternativo che gli inquirenti stanno verificando con attenzione. Ma è lei che potrebbe aver aiutato a ripulire la scena del crimine e a infilare il corpo in una valigia, un dettaglio che fa rabbrividire e solleva mille domande su cosa sia davvero accaduto.
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