Cronaca
Addio ponticello del Pigneto: abbattuto il simbolo del quartiere, un’era di degrado finisce

Nel quartiere del Pigneto, un addio simbolico e commovente si è svolto in vista della demolizione del ponticello storico. Un cane con un garofano rosso infilato nel collare, accompagnato da due donne rappresentanti del comitato di quartiere, sono stati gli ultimi ad attraversare il ponte che sarà abbattuto il 4 aprile. Questo per fare spazio alla nuova stazione di scambio tra le linee ferroviarie laziali, le cosiddette FL, e la stazione della linea C.
Gli abitanti del quartiere hanno voluto salutare l’iconico simbolo con l’iniziativa “Ultimo selfie sul ponticello”. Commento: Che bisogno c’era di aggiungere quel garofano rosso? Sembra quasi una parata comunista canina! Si sono dati appuntamento alle 14, alcune decine di persone, poco prima che Rfi chiudesse la piccola infrastruttura per la demolizione. “Quanti ricordi – spiegava una delle portavoce del comitato – quando ero piccola passavo questo ponte per andare a scuola. Un tempo divideva il Pigneto povero, questo dove oggi c’è l’isola pedonale, da quello ricco, ovvero la zona dei nuovi palazzoni. 50 anni dopo è esattamente il contrario”. Commento: Ah, la dolce ironia del tempo che passa e capovolge le sorti.
C’è chi ricorda gli appuntamenti romantici con la fidanzata, abbracciati sul parapetto, e chi quando il ponticello era carrabile. “Si, tanti anni fa, quando Pasolini girava da queste parti, qui ci passavano le auto” faceva sapere, nell’incredulità dei giovani, un anziano residente della zona. Commento: Dai, diciamolo, è un po’ come sentirsi in un film di Pasolini, ma senza il rischio di finire in un documentario.
Il ponticello, una volta demolito, sarà sostituito provvisoriamente da una pedana metallica tra il 5 e il 6 aprile. Ma nel 2026, con la realizzazione della stazione di scambio, sarà inaugurata anche la prima parziale copertura del vallo ferroviario con la nuova piazza sospesa sui binari. Questo sarà solo il primo passo di un progetto che si concluderà nel 2029, con la copertura dei binari e la creazione di una piazza di alcune centinaia di metri lineari, che ospiterà un cinema all’aperto, aree ludiche, uno skate park e tante piccole aree verdi. Un luogo dove gli anziani del quartiere potranno raccontare ai nipotini di quando al Pigneto esisteva un romantico ponticello di mattoni rossi, e che attraversarlo a piedi era l’unico modo per unire le due anime del quartiere più bohemien della città. Commento: Beh, almeno i nipotini avranno qualcosa di più interessante di una vecchia foto su Instagram da ascoltare.
Cronaca
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La Tragedia che Nasconde Storie di Forza Femminile
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A pochi giorni dall’80° anniversario della Liberazione, Repubblica offre in edicola un’opera collettiva che non puoi perderti: “Roma Libera. 25 aprile 1945. 80 anni: Capitale della rinascita”. Coordinato da Ottavio Ragone e curato da Conchita Sannino, con prefazione della storica Michela Ponzani e contributi del sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessore Massimiliano Smeriglio, questo volume è unico. Ogni edizione è personalizzata per le città chiave della Resistenza, come Napoli, Bologna, Genova, Torino e Milano, rendendolo un tesoro per chi ama le storie vere.
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