Il 19 marzo Ilaria Sula e Mark Samson si erano definitivamente lasciati dopo una relazione turbolenta. Sei giorni dopo, il 25 marzo, Ilaria, una studentessa di 22 anni di Scienze Statistiche alla Sapienza, si era recata a casa del suo ex fidanzato in via Homs, nel quartiere Africano, per recuperare i suoi vestiti e piccoli effetti personali lasciati lì. Mark, un anno più grande di lei e studente di Architettura, l’aveva conosciuta oltre un anno fa al McDonald’s di piazzale Flaminio. Un lavoro part-time che entrambi utilizzavano per finanziarsi gli studi.
La tragedia di Ilaria Sula
Ilaria Sula è stata uccisa con tre coltellate al collo, come rivelato dall’autopsia, e la causa della morte è stata uno shock emorragico. La relazione tra Ilaria e Mark era iniziata in modo normale: lei frequentava assiduamente la casa di Homs, diventando una figura conosciuta tra i vicini e gli amici di Mark, ora accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Anche l’odontoiatra con lo studio adiacente all’abitazione di Mark, nato in Italia da genitori filippini, l’aveva curata più volte. Tuttavia, da quell’appartamento Ilaria è uscita solo dopo essere stata chiusa in una valigia, morta, con le gambe che sporgevano. Prima che Samson abbandonasse il corpo nelle campagne di Capranica Prenestina, a cinquanta chilometri da Roma, ci sono state circa 22 ore di silenzio.
L’omicidio e le indagini
Mark Samson ha ucciso Ilaria Sula mentre i suoi genitori erano in casa. Cosa rischiano il padre e la madre dello studente filippino? La stanza del delitto è stata ripulita. La sera del 25 marzo, Ilaria aveva inviato un ultimo messaggio a un’amica dicendo di trovarsi a casa di Samson, poi è stata uccisa. Le indagini sul movente sono ancora in corso, ma secondo quanto riferito da Samson durante l’interrogatorio, ci sarebbe stata la scoperta di messaggi che Ilaria avrebbe inviato a un altro ragazzo. Ilaria è morta in pochi minuti per un violento shock emorragico, ma è rimasta in quell’appartamento per diverse ore prima di essere abbandonata. Cosa ha fatto Samson in quelle ore? Considerato l’orario, è probabile che i genitori fossero in casa, anche se hanno dichiarato di non essersi accorti di nulla. Samson avrebbe potuto chiudere a chiave la porta della sua stanza per evitare intrusioni. Il corpo è stato abbandonato intorno alle 18 del giorno successivo, il 26 marzo, come confermato da un sistema di videosorveglianza che ha registrato l’auto di Samson passare per due volte sulla statale.
Commento: Un caso che fa riflettere su come una semplice lite tra ex possa trasformarsi in tragedia, con un ragazzo che perde la testa e genitori che, forse, chiudono gli occhi davanti all’evidenza.