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Cronaca

Anne Avarie Tierney, la studentessa morta per un panino al Pigneto: il dramma degli amici

Roma, 24 Gennaio 2025 – "Non è reale, non riesco a crederci". Dal pomeriggio di mercoledì, gli amici di Avarie Anne Tierney sono piombati in un incubo. La loro amica, una studentessa americana di soli 21 anni, è stata strappata alla vita da uno shock anafilattico causato da un panino acquistato in un bistrot veg di via Giovanni de Agostini, al Pigneto. La tragedia è avvenuta a pochi passi dalla residenza universitaria che ospitava Avarie da gennaio per un semestre di studio lontano da casa. Commento: Un panino vegano che diventa letale, chissà se il karma dei vegani è coinvolto.

Avarie era iscritta alla Biola University, un ateneo religioso privato in California, e essere a Roma durante l’anno del Giubileo era per lei un sogno. Oltre alle lezioni, aveva vissuto esperienze tipicamente italiane: aveva preparato una pizza margherita, visitato chiese e ammirato i tesori artistici della città. Appassionata di calcio, aveva scoperto il calore della tifoseria romanista. Commento: Da Los Angeles a Roma, un viaggio che doveva essere di crescita, ma che si è trasformato in tragedia.

Gli ultimi scatti di Avarie

Tra le foto condivise sui social, si vedono Avarie e le sue amiche in vari luoghi iconici di Roma e d’Europa: il Colosseo, la fontana di Trevi, e poi Atene, Lisbona, Malta, Venezia, Amalfi, Sorrento, Parigi. Insieme ad altre due studentesse con il suo stesso nome, avevano creato una pagina Instagram chiamata "Averys abroad", con la biografia che recitava "Italian Adventure", "gonna eat so much pasta and gelato". Commento: Un’avventura che doveva essere dolce, ma che ha avuto un finale amaro.

La reazione degli amici e del locale

"Non vogliamo crederci", è la reazione degli amici di Avarie, morta nel parcheggio del campus dopo una corsa disperata dal bistrot. Chi era nella residenza ha sentito le urla di chi la accompagnava, ma nonostante il massaggio cardiaco, non c’è stato nulla da fare. Dal locale al Pigneto, dicono: "Stiamo vivendo una tragedia". Commento: Una tragedia che lascia senza parole, ma fa riflettere sulla sicurezza alimentare.

Non è il primo caso del genere a Roma. A fine ottobre, una ragazzina inglese di 14 anni è morta per una reazione allergica alle arachidi non dichiarate in un dolce mangiato a Monteverde. E a inizio dicembre, Martina Fumiatti, una bambina di 9 anni, è deceduta per una reazione al frumento dopo aver mangiato gnocchi in un ristorante del centro commerciale Gran Roma. Nonostante i tentativi dei medici al Gemelli, la piccola non ce l’ha fatta, e i genitori hanno deciso di donare i suoi organi. Commento: Quando la mancanza di informazioni sugli allergeni diventa una questione di vita o di morte, è evidente che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nel sistema.

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