Attualità
Arrestati altri 6 ultras di Roma e Lazio dopo il derby, uno legato a Casapound

Scontri esplosivi al derby di Roma: la polizia ha arrestato altri 6 ultras di Roma e Lazio dopo gli incidenti, con uno legato a Casapound. È il caos nel calcio italiano, dove la passione sfocia in violenza e forse in agende politiche nascoste. #DerbyRoma #UltrasArrestati #CalcioItaliano
Gli Arresti in Dettaglio
Le forze dell’ordine hanno condotto un’operazione rapida post-derby, identificando e fermando i 6 ultras coinvolti negli scontri. Tra loro, un membro affiliato a Casapound, gruppo noto per le sue posizioni estreme, che ora si trova al centro delle indagini. Questo episodio sottolinea come il tifo possa intrecciarsi con tensioni più ampie.
Implicazioni per il Calcio e la Società
Gli arresti arrivano in un momento di crescente scrutiny sul mondo ultras, dove la linea tra sport e ideologia si sfuma. Con uno dei fermati collegato a Casapound, emergono domande su infiltrazioni politiche negli stadi, alimentando dibattiti virali online. Le autorità promettono tolleranza zero, ma i fan si chiedono se basti a fermare il circolo vizioso.
Attualità
Ultima ora, Lazio Roma il comunicato della Polizia

13 aprile 2025 – Derby Lazio-Roma, disordini: arrestati dalla Polizia di Stato 6 tifosi di Roma e Lazio
È uscito pochi minuti fa il comunicato stampa della polizia per i disordini avvenuti durante il derby Lazio Roma.
Lazio Roma arresti della polizia
Nella giornata di oggi, la Polizia di Stato ha arrestato 3 ultras della Lazio e 3 della Roma che hanno partecipato ai violenti scontri avvenuti nelle ore precedenti all’inizio del derby capitolino, disputatosi domenica 13 aprile alle 20.45.
Ventiquattro poliziotti feriti, diversi esercizi commerciali con vetrine infrante, numerosi veicoli sia privati che di servizio danneggiati: questo il primo bilancio dei gravissimi episodi di guerriglia urbana registrati nell’area di Ponte Milvio e Cardinal Consalvi.
Le violenze sono iniziate alle ore 17,30, quando un gruppo di 500 ultras della Roma, da piazza Mancini, ha cercalo di raggiungere Ponte Milvio dove si erano ritrovati i tifosi laziali, attaccando alcuni contingenti delle Forze di Polizia posti a sbarramento della strada.
In quei frangenti circa 1000 ultrà della Lazio, che a loro volta si stavano muovendo verso lo stadio Olimpico, richiamati dal movimento dei romanisti, hanno fatto marcia indietro e cercato lo scontro con i tifosi giallorossi, senza riuscirvi solo grazie all’intervento dei reparti di Polizia che hanno operato alcune cariche di alleggerimento.
Gli scontri a Ponte Milvio sì sono protratti per diversi minuti durante i quali, la Polizia, per disperdere i facinorosi, ha dovuto far ricorso anche al lancio di lacrimogeni ed all’uso dell’idrante.
Le indagini, avviate dagli agenti della DIGOS della Questura di Roma subito dopo la fine degli scontri, anche mediante la visione del materiale video girato dalla Polizia Scientifica e scaricato da emittenti televisive e dai social, hanno permesso di. individuare, tra i partecipanti alle violenze, e trarre in arresto in flagranza differita 6 tifosi, 3 della Roma e 3 della Lazio, tutti volti noti, appartenenti ai gruppi oltranzisti “Roma Violenta”,”Quadraro”, “Insurrezione” e ” Ultras Lazio”, uno di questi ultimi già gravato dal provvedimento del Daspo ed un altro appartenente alla compagine di estrema destra “Casapound”.
Gli stessi, tutti sottoposti a perquisizione domiciliare ai sensi dell’ art. 352 cpp, sono stati ripresi nello svolgimento di condotte attive pericolose e lesive della incolumità altrui, con violenza sulle persone e sulle cose, in concorso fra loro.
Per tutti sono state avviate le procedure l’irrogazione del DASPO.
Restano al vaglio della DIGOS le posizioni di numerosi altri tifosi, anche stranieri, in via di identificazione.
Gli arresti effettuati oggi rientrano nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati sono da considerare innocenti fino a sentenza definitiva.
Attualità
Cugino del finanziere che ha ucciso madre e sorella della ex ludopatico ha dilapidato 500mila euro

In un drammatico caso che sta scuotendo Roma, un finanziere accusato di aver ucciso la madre e la sorella della sua ex compagna ha un parente ancora più controverso: il cugino, un ludopatico che si è giocato ben 500mila euro al gioco. Questa storia esplosiva mette in luce i lati oscuri della dipendenza e della violenza domestica, con echi di scandali che fanno discutere l’opinione pubblica. "Si è giocato 500mila euro", come riportato, solleva interrogativi su come tali vizi possano intrecciarsi con tragedie familiari.
Un post che sta diventando virale sui social: "Scandalo a Roma: il cugino del finanziere killer è un ludopatico che ha perso 500k euro! La faccia nascosta del denaro e della dipendenza. #Femminicidio #Ludopatia #RomaNotizie"
Il contesto del caso
Le indagini rivelano che il finanziere, al centro di questa tragedia, ha agito in un contesto di tensioni personali, mentre il cugino – descritto come un giocatore compulsivo – ha alimentato ulteriori speculazioni. "Si è giocato 500mila euro" non è solo un dettaglio finanziario, ma un elemento che sottolinea i rischi della ludopatia, spesso ignorata nelle cronache di crimini passionali.
Le implicazioni sociali
Questa vicenda porta alla luce come la dipendenza dal gioco possa erodere vite e famiglie, intrecciandosi con atti di violenza estrema. Senza mezzi termini, è un campanello d’allarme per una società che spesso volta lo sguardo altrove, specialmente quando coinvolge figure apparentemente stabili come un finanziere.
Reazioni e dibattiti
Mentre le autorità proseguono le indagini, il pubblico online sta alimentando dibattiti accesi, con commenti che criticano il sistema di controllo sul gioco d’azzardo. Questa storia, , continua a catturare l’attenzione, evidenziando urgenze sociali che non possono essere ignorate.
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