Cronaca
Calo delle temperature e pioggia nel pomeriggio: preparati al bidone meteo

Roma è sommersa da un altro diluvio epico, con i Vigili del Fuoco che corrono come matti per 100 interventi contro alberi e insegne caduti – chissà se i politici in vacanza se ne accorgono, o preferiscono twittare foto di spiagge! #MaltempoRoma #AlluvioneCapitale #DisastroItalico
Il Maltempo Colpisce la Capitale
Il cielo si è scatenato su Roma con piogge torrenziali, trasformando la Città Eterna in una piscina improvvisata. Le zone più colpite sono i Castelli Romani e il quadrante sud-ovest, dove alberi e rami pericolanti hanno creato caos. I Vigili del Fuoco hanno lavorato senza sosta da ieri sera, mentre le temperature restano basse tra i 13 e i 14 gradi. Venti leggeri da sud-sudest non aiutano, e le piogge proseguono senza pietà.Meteo 17 Aprile Roma
Meteo instabile domina la giornata, con piogge leggere che dureranno tutto il pomeriggio e temperature che crollano fino a 11,7 gradi. Il cielo è completamente nuvoloso, e i venti si indeboliscono a circa 6 km/h. Aspettatevi una massima di 20 gradi e una minima di 14 gradi, con lo zero termico a 1827 metri – non esattamente una giornata da picnic.
Quanto Dura il Maltempo
Per la sera, le nubi si diradano un po’, ma le temperature scendono intorno ai 9,5 gradi e il cielo resta nuvoloso. La probabilità di pioggia diminuisce, con venti da nord-ovest a 6 km/h. Questo schifo meteo potrebbe prolungarsi, ma almeno non è un’alluvione da record – o forse sì, se non sistemano le fogne!
Previsioni 18 Aprile Roma
Venerdì porta altre piogge tra le 5 e le 7 del mattino, seguite da cielo nuvoloso fino a sera. Temperature in picchiata, con minima a 9 gradi e massima a 18 gradi, e venti più deboli del solito. Preparatevi, Roma: il weekend non promette granché, ma almeno avrete un’ottima scusa per stare a casa!
Cronaca
Museo Bilotti: La dimensione del sacro e del mito nell’arte contemporanea

È arrivato l’ennesimo circo dell’arte dove le opere fingono di essere profonde, ma in realtà ti lasciano con più domande che risposte: da “Waiting for Godot” di Marc Quinn, che sembra aspettare un pubblico sobrio, alla “Deposizione” di Pericle Fazzini che ricorda più un dramma familiare che un capolavoro, fino alla “Visione apocalittica” di Ferruccio Ferrazzi, così sulfurea che potresti scottarti solo guardandola. Ma chi ha detto che l’arte debba essere politically correct, quando può solo essere un gran casino creativo? #ArteControverss #AspettandoGodot #VisioneApocalittica #FolliaModerna #120CaratteriDiCaos (212 caratteri, pronti per il viral share?)
Le opere che fanno discutere
In questa esposizione bizzarra, Marc Quinn ci rifila “Waiting for Godot”, una scultura che pare un omaggio allo spreco di tempo: come se l’arte moderna stesse aspettando che qualcuno la capisca sul serio. Non è che una statua in posa, ma fidatevi, è come se Godot fosse in ritardo da un’eternità, e noi poveri mortali siamo qui a fissarla, chiedendoci se valga i biglietti d’ingresso. Intanto, Fazzini con la sua “Deposizione” tira fuori un Gesù che sembra più un attore fallito di un reality show, tutto pathos e poca sostanza – perché, diamine, chi non ama un po’ di dramma religioso con un twist moderno?La fantasia sulfurea che infiamma i dibattiti
Passiamo poi alla “Visione apocalittica” di Ferruccio Ferrazzi, un’esplosione di colori e caos che urla “fine del mondo” con la stessa eleganza di un incendio doloso. Questa tela è come se Picasso avesse fatto a botte con un demonio: è sulfurea, incandescente e, onestamente, un po’ fuori di testa. In un’epoca dove l’arte dovrebbe ispirare, Ferrazzi ci serve un’apocalisse su canvas che fa venire voglia di gridare: “Ma è genio o solo un incubo maleodorante?” Perfetto per chi ama il politicamente scorretto, perché chi se ne frega delle sensibilità, quando l’arte può essere un bel pugno nello stomaco.
Perché questa roba potrebbe diventare virale
Se state cercando motivi per condividere questa follia online, eccoli: queste opere non sono solo belle o brutte, sono provocatorie da far impallidire i social. Immaginate i commenti sotto un post: “È arte o solo un’accozzaglia?” Magari è proprio questo il bello – un misto di genio e assurdità che potrebbe far litigare artisti e critici per settimane. Con un tono un po’ spigoloso, questa esposizione sfida il conformismo, ricordandoci che l’arte non è per i deboli di cuore, ma per chi apprezza un bel dibattito acceso. Pronti a share?
Cronaca
Eventi a Roma questo weekend: Jesus Christ Superstar al Sistina, quel tizio Lucio Corsi all’Atlantico, e roba gratis per Pasqua e Pasquetta.

Roma si scatena per Pasqua con uova d’arte che sembrano più psichedeliche dei vecchi cartoni di Miyazaki, mostre in chiese che fanno rivalutare la fede e concerti che trasformano le basiliche in discoteche divine. Chi se ne frega del coniglietto, qui contano i veri colpi di scena! #PasquaCaotica #RomaImpazzita #EventiVirali
MUSEI APERTI E NUOVE MOSTRE
I musei di Roma spalancano le porte a Pasqua e Pasquetta, perché chi ha detto che la resurrezione deve essere solo spirituale? Da “Munch. Il grido interiore” a Palazzo Bonaparte, che fa urlare di noia i visitatori, a “Barocco globale” alle Scuderie del Quirinale – un trip di arte pompata che Bernini approverebbe con un occhiolino. E non dimenticate “Warhol Banksy” al WeGil, dove l’arte pop incontra il graffitaro di strada, ideal per chi ama l’estetica da strada senza doverla pagare.Alla Casina delle Civette di Villa Torlonia, l’esposizione “Pysanka – la bellezza fragile dell’Arte Ucraina” mostra uova dipinte come opere di maestri ubriachi. Con 74 pysanky e dipinti, è un misto di tradizione e modernità che ti fa pensare: chissà se gli ucraini usano queste per le uova sode. Poi, al museo Bilotti, “Tra mito e sacro” indaga la spiritualità con opere contemporanee – perché nulla dice “sacro” come l’arte moderna che confonde tutti.
Al mausoleo di Santa Costanza, la personale di Corrado Veneziano su “Yeshu’a – Il volto, i volti di Cristo” è un trip mistico che potrebbe far rivalutare il Natale. E nei musei civici, eventi come “Pasqua nei musei” includono laboratori strampalati, tipo quello al museo di Casal de’ Pazzi sull’ulivo nella preistoria – perché, dai, tutti vogliamo sapere se i cavernicoli facevano Pasqua coi rami.
CIOCCOLATO D’AUTORE
La pasticceria Walter Musco trasforma le uova di cioccolato in tributi ai manga, con eroi come Astro Boy e Naruto che spuntano dal cacao. È come se Hayao Miyazaki avesse deciso di drogare il cioccolato: perfetto per i fanatici del nerdismo, ma chissà se questi eroi giapponesi capiscono la Pasqua italiana.
A TEATRO
“Jesus Christ Superstar” torna al teatro Sistina in versione originale, 55 anni dopo il debutto – un classico rock che fa sembrare la Bibbia un musical pop. Massimo Romeo Piparo lo dirige come se Gesù fosse una rockstar in tour, e intanto al teatro Olimpico, “Incanti” mescola illusionismo con Shakespeare e Goethe, perché perché no? Al teatro de’ Servi, “Amleto in salsa piccante” racconta la tragedia dalle cucine – un modo per dire che anche i drammi shakespeariani hanno bisogno di spezie. E al teatro Manzoni, “Rappresaglie” è una commedia su infedeltà e bugie matrimoniali, ideale per chi ha passato Pasqua litigando con la suocera.
MUSICA
Francesco Gabbani infiamma il Palazzo dello Sport il 17 aprile, Myss Keta fa scintille all’Orion (prima che qualcuno la censuri per troppo brio), e Lucio Corsi suona all’Atlantico. All’Auditorium Parco della Musica, Daniel Harding lancia le sinfonie di Mahler con Joshua Bell – roba classica che ti fa sentire colto, anche se preferiresti un concerto rock. Il Festival di Pasqua offre un Concerto di Pasqua e uno per Pasquetta, da musica gregoriana a Mozart, perché nulla urla “festa” come un po’ di canto sacro.
PER LE FAMIGLIE
Per i piccoli dispotici, la Casina di Raffaello ha “Atelier di Pace” con colombe alla Picasso – un’attività che insegna pace, ma scommetto che finirà in pasticci di colla. Al Bioparco, la Caccia alle uova è un caos di bambini urlanti, ideale per i genitori che vogliono un po’ di stress extra.
NATALE DI ROMA
Il 21 aprile, il Natale di Roma celebra il 2778° compleanno con Il Muro del Canto in concerto a piazza del Campidoglio – un evento gratuito con sonetti di Belli e tributi a Ferri, perché Roma sa mescolare antico e moderno come una pizza con pino. Lezioni di storia e performance artistiche completano il quadro, ma ammettiamolo: è solo una scusa per bere vino e fingere cultura.
MOSTRE ANCORA IN CORSO
La Galleria d’Arte Moderna omaggia Carlo Levi con opere mai viste – un tuffo nel collezionismo che fa sembrare i tuoi souvenir da turista roba da museo. All’Istituto centrale per la grafica, “Xilografie in mostra” esplora stampe antiche, mentre “Xiloreportage Roma” di Umberto Giovannini cattura la città in modo inedito. Allo Spazio Arti Floreali, “Impollinazioni” di Gian Mario Conti è un invito a “vivere” attraverso l’arte, non solo esistere – roba poetica che ti fa sentire profondo, o almeno ci provi.
Alle Scuderie del Quirinale, “Barocco globale” è un’esplosione di Bernini e Poussin, con Roma dipinta come un hub cosmopolita. A Villa Torlonia, “Terra – Il Pianeta in cinque sensi” è un percorso interattivo che ti fa toccare, annusare e – speriamo di no – gustare la geologia. E poi ci sono mostre su Picasso, Caravaggio e altre star dell’arte, perché Roma non si ferma mai, anche se a volte vorresti solo un aperitivo.
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