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Carlo e Camilla a Roma: caos per le strade chiuse durante le visite a Colosseo, Altare della Patria e Mattatoio

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Carlo e Camilla a Roma: caos per le strade chiuse durante le visite a Colosseo, Altare della Patria e Mattatoio

La visita dei reali d’Inghilterra a Roma dal 7 al 10 aprile causerà disagi con strade chiuse e bus deviati. Re Carlo III, ricoverato di recente per effetti collaterali del trattamento contro il cancro, e la regina Camilla, sbarcheranno nella capitale. #Roma #Reali #Disagi #CarloIII #Camilla

Strade chiuse, bus deviati: la visita dei reali d’Inghilterra a Roma, programmata dal 7 al 10 aprile, provocherà qualche disagio alla circolazione e agli spostamenti nel centro della città. Re Carlo III e la regina Camilla arriveranno a Roma appena dieci giorni dopo che il sovrano è stato ricoverato in ospedale a causa degli effetti collaterali del suo trattamento per il cancro.

Re Carlo e Camilla il 9 aprile in Parlamento: il discorso nell’aula di Montecitorio

Il re, che ha 76 anni, è rimasto brevemente sotto osservazione medica e per questo aveva annullato una visita in giornata a Birmingham, per poi rientrare nella sua residenza di Clarence House la sera stessa, in buona forma. Così come in ottima forma è apparso per l’intera settimana trascorsa, ha detto il commentatore reale Phil Damper all’Express, affermando che sarà impaziente di partire (per l’Italia) e non vedrà l’ora di farlo. Questi viaggi all’estero, dove sta facendo cose che ama davvero fare, sono il modo perfetto per aiutare la sua salute fisica e mentale. La coppia reale avrà una fitta agenda, dalla quale però è stata annullata la visita in Vaticano e l’incontro con papa Francesco a causa delle condizioni del pontefice che, pur in via di miglioramento, richiedono cautela.

Martedì 8 aprile la visita all’Altare della Patria e al Colosseo

In particolare, la visita dei reali all’Altare della Patria e al Parco Archeologico del Colosseo nella mattinata di martedì 8 aprile e all’ex Mattatoio in zona Testaccio nella mattina di mercoledì 9 aprile determineranno limitazioni temporanee al traffico e quindi agli spostamenti nelle zone interessate. Possibili temporanee chiusure, già dalla notte tra il 6 e il 7 aprile, e divieti di sosta anche in via Sardegna, in via Campania e nei pressi del Quirinale dove verrà creata un’area di sicurezza delimitata dalle seguenti strade: via XXIV Maggio, piazza e via del Quirinale, via delle Quattro Fontane, via Rasella, via in Arcione, vicolo Scanderberg, via della Dataria, piazza del Quirinale e via XXIV Maggio. Nella tarda mattina dell’8 aprile, visita all’Altare della Patria con chiusure e blocco della circolazione in un’ampia zona nell’area di piazza Venezia.

Piazza Venezia, le modifiche alla viabilità

In particolare dalle 11.50 verranno istituiti 2 varchi e 5 sbarramenti. I varchi di accesso saranno quelli in via dei Fori Imperiali all’altezza dell’attraversamento pedonale semaforico e in piazza Ara Coeli altezza Via del Teatro Marcello. Gli sbarramenti verranno creati in piazza San Marco, piazza Venezia angolo via Cesare Battisti, piazza Venezia angolo via del Plebiscito, piazza Madonna di Loreto angolo via dei Fornari, piazza Madonna di Loreto angolo vicolo di San Bernardo, via di San Pietro in carcere. Dalle 12.30, le chiusure interesseranno anche: via Celio Vibenna (tutta), via di San Gregorio in direzione e verso da via di Porta Capena fino al Colosseo. Sempre l’8 a partire dalle 12 saranno chiuse al transito: piazza di Santa Francesca Romana, via Sacra, via di San Gregorio, nel tratto compreso tra l’Arco di Costantino e Via Sacra, tutta Clivo di Venere Felice e un tratto di via di Santa Bonaventura.

Testaccio, ecco le strade chiuse

Nella giornata del 9 in occasione della visita all’ex Mattatoio sarà creata un’ampia zona di controllo in un’ampia zona di Testaccio: via Aldo Manuzio, via Beniamino Franklin, da Via Manuzio a via Galvani, via Nicola Zabaglia, piazza Vittorio Bottego, via Campo Boario, largo Testaccio, Ponte Testaccio e largo Marzi.

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Basaglia aveva ragione: la normalità è un’illusione.

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Basaglia aveva ragione: la normalità è un’illusione.

Ecco l’articolo riscritto:

Franco Basaglia, l’eroe o l’agitatore? 🤔 Celebriamo la sua eredità con un evento che promette "inclusione". Ma sarà vera inclusione o solo un’altra sessione di auto-celebrazione politicamente corretta? #Basaglia #SaluteMentale #InclusioneForzata #PoliticallyIncorrect

Un evento speciale per ricordare – o forse glorificare? – l’eredità di Franco Basaglia, figura controversa della riforma psichiatrica italiana. Venerdì 11 aprile, alle ore 17, presso la Sala Basaglia (Pad. 26, Santa Maria della Pietà in P.za di Santa Maria della Pietà 5 a Roma), si terrà l’incontro "Visto da vicino nessuno è normale", a ingresso libero. (Commento: Già il titolo fa drizzare i capelli. Chi decide cosa è "normale", e chi non lo è?)

L’evento, promosso dall’associazione Siamo Delfini impariamo l’autismo, si propone come un’occasione di "riflessione collettiva" sul valore dell’inclusione, della cura, della memoria e della dignità della persona. (Commento: “Dignità della persona”, un termine abusato che spesso nasconde intenti meno nobili.) Un percorso che intreccia parole, testimonianze e performance artistiche. (Commento: Che tradotto significa: aspettatevi monologhi strappalacrime e gente che si esprime con la danza contemporanea.)

Un Programma che Promette…

Dopo i saluti istituzionali del Consigliere del Municipio XIV, Lorenzo De Santis, e della Presidente dell’associazione Siamo Delfini, Paola Nicoletti (Commento: ovviamente non possono mancare i politici a prendersi meriti non loro), si entrerà nel vivo dell’iniziativa con un intenso percorso narrativo e artistico. Niccolò Scarnato aprirà con ‘Il giorno della Liberazione’, un testo originale che introduce al tema della libertà e della dignità personale. Seguirà l’intervento della Dott.ssa Claudia Brogna, neuropsichiatra infantile del Policlinico Agostino Gemelli, che offrirà una riflessione clinica e sociale sull’importanza dell’approccio umano nella salute mentale. (Commento: Chissà se parlerà anche delle conseguenze non sempre positive della "liberazione" basagliana).

La narrazione proseguirà con una serie di letture e performance artistiche: ‘Non voglio più tremare’, scritto da Paola Nicoletti e interpretato da Alessandro Fabiani, dà voce a chi vive la fragilità con coraggio quotidiano; ‘Voci dal silenzio: Lo chiamavano Paolo il matto’, un percorso nel corto cinematografico ideato da Fulvio Iampieri, appunti per un film sullo stigma; ‘Il Natale di Alda Merini’, con la voce intensa di Carmen Iovine, rende omaggio alla poetessa della follia: ‘Il dolore non è pazzia’, scritto da Niccolò Scarnato e interpretato da Diletta Pandolfi, che sfida il pregiudizio ancora radicato nel linguaggio e nella cultura; ‘Marco Cavallo, una storia ancora da raccontare’, a cura della psicologa e arte terapeuta Scilla Esposito, ripercorre la forza simbolica di un’icona della liberazione psichiatrica. Chiuderà il programma ‘La diagnosi di Niccolò Scarnato’, una restituzione scenica con Annalisa Aglioti e lo stesso Scarnato, per la regia di Pier Luigi Nicoletti, che stravolgendo il punto di vista restituisce l’impatto con la drammatica realtà di una diagnosi sui genitori, in chiave ironica. (Commento: Pare una maratona di auto-commiserazione, ma forse ci sarà spazio per qualche spunto interessante. Forse.)

Ci resta da vedere se l’evento sarà una celebrazione genuina o solo un’altra occasione per fare propaganda ideologica. Ne riparleremo.

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La libreria indipendente Coreander rinasce alla Balduina, un anno dopo il trasloco da via Merulana. La scelta, definita "vincente", ha portato nuova vita all’attività, che dal 2016 si trovava all’angolo tra via Merulana e piazza San Giovanni in Laterano.

La decisione di trasferirsi è nata dall’urgenza di adattarsi a una Roma che cambia volto, complice un centro storico sempre più svuotato dai residenti e invaso dai turisti mordi e fuggi.

Fuga dal Centro: Un "Non Luogo"

Cristina Pavone, titolare della libreria, non ha dubbi: «Trasferirsi alla Balduina è stata la scelta migliore che potessimo fare, è stato un cambio felice». La nuova sede ha ridato equilibrio e radici a un’attività che, diversamente, rischiava la chiusura. La Pavone spiega senza mezzi termini: «San Giovanni si è trasformato in un non luogo, praticamente un enorme albergo diffuso. E questo si ripercuote sulle attività commerciali che non offrono prodotti per turisti». Commento: Un’analisi spietata della gentrificazione selvaggia che sta trasformando Roma in un parco giochi per turisti.

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Alla Balduina, Coreander ha trovato un tessuto urbano "ancora riconoscibile". «È un quartiere, con i suoi abitanti e i piccoli negozi di prossimità», afferma Pavone, sottolineando il valore di un contesto sociale ancora vivo e coeso. Ma la battaglia non è vinta del tutto.

C’è ancora un gigante contro cui combattere: «Amazon? È un problema che non nasce oggi. Il Covid ha reso il delivery un’abitudine anche per chi non ne aveva mai fatto uso prima. Fortunatamente però c’è ancora chi ha voglia di contatto umano, di un consiglio, di parlare con qualcuno per avere un libro». Commento: La speranza è l’ultima a morire, ma contro i colossi del web serve ben altro che buoni sentimenti.

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