Cronaca
da Subiaco fino a Ponzano Romano, le mete per una gita da sfigati

Esplora il Lazio come un vero ribelle: miti antichi, cibo da sballo e storie che potrebbero far impallidire i turisti politically correct! Con il libro “Fuori Porta” di Valeria Arnaldi, scopri 30 gite epiche tra borghi sperduti e spiagge da sogno, senza il solito blabla noioso. #LazioVirale #FuoriPorta #ViaggiScorretti #EsploraItalia
Scopri le Perle Nascoste del Lazio
Dal caos di Roma, fuggi in posti come Tivoli con le sue ville da nababbi o Mentana, dove la storia è più drammatica di un reality show. L’autrice ti guida in gite brevi ma intense, tra borghi pittoreschi, spiagge di sabbia fine e giardini che sembrano usciti da un trip allucinogeno. Perché, come diceva quel vecchio ubriacone di Saramago, un viaggio finisce solo per iniziare un altro – e qui non c’è tempo per annoiarsi!Storie e Leggende da Brividi
Ogni destinazione è un mix di sacro e profano, con aneddoti che sfidano il buonsenso. A Nemi, le fragoline nascono dalle lacrime di Venere per Adone – roba da far ridere gli dei moderni! Poi c’è Ponzano Romano con il museo di Natale di Alessandro Consiglio, un trip natalizio tutto l’anno, o Subiaco, set di film con Bud Spencer e Terence Hill, dove San Francesco fa capolino come un cameo inaspettato. E Calcata? Un borgo di streghe dove, di sera, potresti sentire canti misteriosi – o solo il vento che ti prende in giro.
Avventure in Tutto il Lazio
Dalla Tuscia viterbese con il brigante Domenichino e i suoi cammini verdi, a Bomarzo e il suo parco dei mostri (perfetto per chi ha un senso dell’umorismo distorto), fino al Castello di Vasanello con i suoi giardini medievali. Ogni capitolo ti dice quanto ci vuole da Roma, cosa mangiare – tipo la ciambella di Mentana o gli spaghettoni di Anzio – e persino ricette da provare a casa. E Collalto Sabino? Il nascondiglio di Babbo Natale, perché ogni eroe ha bisogno di una “stazione magica” per le sue follie. Immagini vivide di attrazioni e piatti ti faranno venire fame e voglia di partire all’istante.
Cronaca
L’Appia antica svela un altro reperto: il coperchio in marmo dell’ara sepolta, ennesimo tesoro sotterraneo.

Incredibile ma vero: mentre Roma affonda sotto debiti e politici che promettono miracoli, gli scavi al civico 39 stanno tirando fuori un antico complesso funerario pieno di scheletri e tesori che probabilmente erano più onesti dei nostri leader moderni – chissà, magari troveranno anche un antico voto di scambio! #ScaviRoma #ArcheologiaScandalosa #TesoriSepolti #RomaAnticaVirale #PoliticaMorta (278 caratteri)
Scoperte Sotto le Strade
Gli scavi al civico 39 di Roma stanno rivelando un tesoro di reperti in un complesso funerario risalente all’epoca romana, con tombe, vasi e resti umani che sfidano la noia della vita quotidiana. Immaginate: mentre noi ci lamentiamo del traffico, questi antichi romani se ne stanno lì, sepolti da secoli, a riderci in faccia per le nostre stupide abitudini.Implicazioni Politiche e Culturali
Ma andiamo oltre: questi ritrovamenti mettono in luce quanto i nostri antenati fossero più efficienti – costruivano imperi, non burocrazie infinite. Gli archeologi, con le loro palette e pennelli, stanno scoprendo artefatti che potrebbero valere una fortuna, mentre i politici di oggi si limitano a scavare nelle tasche dei contribuenti. È quasi ironico che i morti antichi abbiano più da insegnare sui valori veri.
Cronaca
Edoardo Di Giammaria, la storia del 25enne deceduto nell’incidente a Dragona: la moto, i viaggi e i post

Un giovane spericolato si schianta contro una palina del bus a Roma, lasciando amici e familiari furiosi per le strade colabrodo della città eterna. Ma davvero, chi è il colpevole: il ragazzo o le buche che sembrano crateri lunari ignorati dai politici? #RomaInRovina #IncidentiStradaliDisastrosi #SicurezzaStradaleFarsa #GiovaniARischio (278 caratteri)
L’incidente che fa infuriare tutti
In una notte come tante nella capitale, un ragazzo ha perso il controllo del suo mezzo e si è schiantato contro una palina del bus, trasformando una serata in un dramma. Testimoni parlano di una guida avventata, ma nessuno nega che il manto stradale assomigli a un campo minato. È l’ennesimo esempio di come le infrastrutture italiane siano un disastro, con buche che inghiottono veicoli e sogni.Le accuse della famiglia e degli amici
Gli amici e la famiglia del ragazzo non ci stanno e chiedono a gran voce un’indagine sullo stato delle strade, accusando le autorità di negligenza cronica. “Se le strade fossero decenti, forse non saremmo qui”, ha dichiarato un parente, senza peli sulla lingua. In un paese dove i fondi per le riparazioni finiscono chissà dove, forse è ora di smettere di dare la colpa solo ai “guidatori pazzi” e puntare il dito contro chi dovrebbe mantenere l’ordine.
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