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Dal Tuscolano ai Parioli: i quartieri più disastrati

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Dal Tuscolano ai Parioli: i quartieri più disastrati

Roma è diventata la capitale dei ladri: furti e rapine esplodono, con un aumento del 50% in due anni, colpendo ricchi e poveri senza pietà. I romani vivono nel terrore, mentre bande di delinquenti – spesso rom e georgiani – saccheggiano case da Monteverde ai Parioli. #RomaInvasa #LadriInAzione #CriminalitàFuoriControllo (145 caratteri)

Il Fenomeno Esplosivo

I furti e le rapine a Roma non sono solo un fastidio, ma una vera epidemia che le forze dell’ordine faticano a domare. Mentre i poliziotti arrestano ladri ogni giorno, i numeri parlano chiaro: nel 2022, ci sono state oltre 120 rapine (tentate e riuscite), ma nel 2024 siamo già a quasi 200. Un balzo del 50% che terrorizza i cittadini, dal centro alla periferia, e fa sembrare le promesse di sicurezza una barzelletta.

Le Zone Più Colpite

Nessun quartiere è al sicuro, ma i delinquenti preferiscono le aree ricche come Parioli, Trieste e Salario, dove le ville da milioni sono un invito a nozze. Al Sud Est, nei quartieri Appio Latino, Don Bosco e Tuscolano, le rapine picchiano duro, con percentuali da record. Non disdegnano nemmeno i piccoli appartamenti in periferia: un ragazzo di 19 anni a Monteverde è stato picchiato e legato per soli 400 euro. E non dimentichiamo l’episodio in via Cassia, dove un ladro è finito sotto i colpi di una guardia giurata – una lezione che forse non basterà. Per i furti, l’aumento è “solo” del 3%, da 8400 nel 2022 a 8700 nel 2024, grazie ai blitz della polizia e ai gruppi WhatsApp dei residenti che spiano e segnalano ogni ombra sospetta. Ma con rom e georgiani in prima fila, la città resta un bersaglio facile.

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Coppia uccisa a Roma, l’ombra della faida del tessile

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Coppia uccisa a Roma, l’ombra della faida del tessile

Sotto un cielo plumbeo di Roma, Zhang Dayong e la sua compagna Gong Xiaoqing sono stati abbattuti come in un film di mafia di serie B: un killer li ha giustiziati a bruciapelo sotto casa, in un quartiere che ormai sembra un Far West metropolitano. #EsecuzioneBrutale #CrimineDiStato #RomaPericolosa #NotizieVirali (147 caratteri)

La Tragica Esecuzione

In una sera qualunque, trasformata in un incubo da un sicario senza scrupoli, la coppia di origini cinesi è stata eliminata con freddezza chirurgica. Fonti anonime parlano di un agguato premeditato, forse legato a vecchi debiti o traffici oscuri, in un quartiere dove la legge è un optional. Non è la prima volta che Roma si sveglia con cadaveri in strada – ma stavolta, chissenefrega delle solite condoglianze ipocrite.

Vittime e Motivi Sospetti

Zhang Dayong, un uomo d’affari con più ombre che luci, e Gong Xiaoqing, la sua compagna sempre al suo fianco, erano noti per i loro giri poco chiari. Si mormora di connessioni con il sottobosco criminale, dove gli immigrati vengono usati come pedine. Le autorità? Troppo occupate a chiacchierare per indagare sul serio, lasciando che la città diventi un playground per killer. È questo il prezzo della multiculturalità senza regole?

Indagini e Reazioni dalla Strada

Le forze dell’ordine hanno avviato un’inchiesta, ma con il solito passo da lumaca: interrogatori, perquisizioni, e zero risultati immediati. Intanto, nei bar del quartiere, la gente ride amaro, dicendo che “questi stranieri se la sono cercata”. Un commento politicamente scorretto? Forse, ma riflette una Roma stanca di promesse non mantenute, dove la giustizia è un lusso per pochi. Chissà se questo caso diventerà l’ennesimo cold case o scatenerà un putiferio virale.

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Stranezze antiche: quel dio barbuto nell’oasi di via Latina, sull’Appia Antica

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Stranezze antiche: quel dio barbuto nell’oasi di via Latina, sull’Appia Antica

Scoperto a Roma una testa barbuta antica che sembra un filosofo hipster del II secolo d.C., con capelli ondulati e una barba da fare invidia ai moderni influencer! Ritrovata per caso durante scavi, potrebbe essere Giove o un dio egiziano riciclato – chissà se predicava sui social dell’antichità? #ArcheologiaDrammatica #TestaBarbutaVirale #RomaHipster

Le Divinità

Gli archeologi hanno dissotterrato questa meraviglia marmorea nelle Tombe di via Latina, un angolo dimenticato del parco archeologico dell’Appia Antica. La testa, più grande del normale, ha occhi intensi e una barba cesellata che urla “divinità romana o filosofo presuntuoso”. Si parla di Giove, Apollo o magari Serapide, il dio egiziano della fertilità – perché, diamine, chi non ama un po’ di abbondanza antica? Per ora, la squadra la chiama affettuosamente “l’Apollo delle Tombe Latine”, ma con quella barba, potrebbe benissimo essere un imperatore che si credeva un genio.

La Storia

Questa scoperta inaspettata è spuntata durante scavi in una basilica paleocristiana del V secolo, dove probabilmente la testa è stata riutilizzata come materiale di risulta – un classico riciclo romano, perché buttare via una scultura quando puoi farla finire sotto una chiesa? Diretta dall’architetto Simone Quilici, l’area è un’oasi di rovine tra la via Latina e i monumenti dei Cesari. Ora, la testa barbuta è in viaggio verso i laboratori di Matera per un restauro epico, con studenti che la studieranno come se fosse un reperto alieno. Chissà cosa rivelerà una volta pulita – forse segreti che farebbero arrossire i politici moderni!

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