Cronaca
Esposto dei residenti in seguito alla situazione di disagio

Musica ad alto volume e comportamenti poco rispettosi stanno causando disagi ai residenti di Testaccio, in particolare nei pressi del mercato rionale. I cittadini hanno presentato un esposto a causa di serate caratterizzate da urla e schiamazzi. Inizialmente, la situazione sembrava migliorata grazie a modifiche nel genere musicale, con una transizione da dj set a musica dal vivo e la cessazione della musica entro gli orari stabiliti. Tuttavia, secondo quanto riferito dai residenti, la tranquillità è durata poco, con il ripetersi dei problemi a partire dal 15 marzo.
Disagi e richieste dei cittadini
I residenti hanno denunciato che durante gli eventi del mercato si torna a vivere situazioni insostenibili. «In questa data, si è dato il via alla nuova stagione degli open day del mercato Testaccio, durante questo primo evento, la musica era prettamente da discoteca. C’erano nuovamente centinaia di ragazzi ubriachi che, trovando sempre occupati i quattro bagni all’interno del mercato, hanno pensato di andare a fare i bisogni in giro, sotto le nostre finestre». Nonostante la musica sia stata fermata a mezzanotte, i partecipanti hanno continuato a sostare e a chiacchierare rumorosamente per oltre un’ora.
Richieste di maggiore sicurezza
I residenti sottolineano che il mercato di Testaccio è pensato per il commercio e non per ospitare eventi di massa, che vanno oltre la mia pazienza e tolleranza. Lamentano che «questo è solo il primo dei nove eventi in programma nel 2025» e chiedono l’annullamento o una riorganizzazione degli eventi. Chiedono anche l’implementazione di misure di sicurezza maggiori. A sostegno della loro causa, la consigliera Federica Festa si attende risposte concrete da parte delle autorità locali già in occasione del prossimo open day del 19 aprile.
Cronaca
Femminicidio a Sula: Ritrovato il cellulare di Ilaria in casa di Mark Samson, che dichiara di averlo dato a sua madre.

SvoltaChocNelCaso: Il killer cambia versione sul telefono della vittima, e la verità è più inquietante di quanto si pensi!
La confessione inaspettata
In un colpo di scena che sta accendendo i riflettori sulle indagini, il killer ha rivelato ai pubblici ministeri di aver passato il telefono della giovane vittima a sua madre, Nors Manlapaz. Questa ammissione ha lasciato tutti a chiedersi cosa altro potrebbe emergere da questa intricata storia di inganni e misteri.
La storia che si sgretola
Prima di questa rivelazione, l’uomo aveva sostenuto di aver gettato il dispositivo in un tombino, una narrazione che ora è stata smascherata come falsa. Gli inquirenti sono in fibrillazione, e i dettagli di questo voltafaccia stanno alimentando speculazioni su possibili nuovi indizi nascosti.Cronaca
L’ex fidanzato e il segreto della valigia misteriosa

MisteroUccisioneARoma Scopri i dettagli scioccanti sul cellulare ritrovato della studentessa uccisa, che potrebbe svelare segreti inimmaginabili! #Roma #Femminicidio #IndaginiSegrete
Il Ritrovamento Scioccante
È stato finalmente ritrovato il cellulare di Ilaria Sula, la giovane studentessa tragicamente uccisa con tre coltellate al collo dal suo ex fidanzato Mark Samson. L’apparecchio, ora sotto sequestro, è stato scoperto a casa di Samson, il reo confesso che ha abbandonato il corpo della vittima in un dirupo nella zona di Capranica Prenestina. Ma cosa potrebbe nascondere questo telefono? Gli inquirenti sono già al lavoro per analizzarlo, alimentando la curiosità su possibili messaggi o prove nascoste che potrebbero cambiare tutto.
Le Indagini in Corso
Intanto, le autorità stanno approfondendo gli esami disposti dalla Procura di Roma sul tablet e sul computer di Ilaria, oltre al cellulare di Samson. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano a Samson l’omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l’occultamento di cadavere. È incredibile pensare a quante tracce digitali potrebbero emergere, rivelando lati oscuri di questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso.Il Racconto Drammatico della Madre
«Sembrava un demonio, ho avuto paura che mi facesse del male». Sono queste le parole agghiaccianti di Nors Man Lapaz, la madre di Mark Samson, durante un interrogatorio in Questura. La donna, ora indagata per concorso in occultamento di cadavere, ha descritto le ore successive al femminicidio avvenuto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano. Ha sentito i due discutere animatamente quella mattina, e quando ha bussato alla porta, ha trovato il figlio in uno stato terrificante. Tremava e farfugliava frasi confuse, come «se non lo facevo io, ammazzavano me», lasciando intendere un possibile scenario alternativo che gli inquirenti stanno verificando con attenzione. Ma è lei che potrebbe aver aiutato a ripulire la scena del crimine e a infilare il corpo in una valigia, un dettaglio che fa rabbrividire e solleva mille domande su cosa sia davvero accaduto.
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