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Fermiamo la strage sul lavoro: la Cgil di Roma e Lazio si mobilita per i cinque referendum” diventa: “Strage sul lavoro: la Cgil di Roma e Lazio si mobilita per i cinque referendum, sfidando i potenti

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Fermiamo la strage sul lavoro: la Cgil di Roma e Lazio si mobilita per i cinque referendum” diventa:

“Strage sul lavoro: la Cgil di Roma e Lazio si mobilita per i cinque referendum, sfidando i potenti

Salute e sicurezza al centro della mobilitazione della Cgil di Roma e Lazio per i referendum dell’8 e 9 giugno. Sabato 12 aprile assemblea all’ex Mattatoio Testaccio con Rls, Rlst, familiari delle vittime e testimoni. #SaluteSicurezza #Referendum #CgilRoma #Mobilitazione

Salute e sicurezza sono le parole chiave della mobilitazione della Cgil di Roma e Lazio in vista dei referendum dell’8 e 9 giugno. Sabato 12 aprile, a partire dalle ore 9:30, si terrà presso l’ex Mattatoio Testaccio (Piazza Orazio Giustiniani) una iniziativa dedicata alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’incontro vedrà la partecipazione di Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) e dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst) del Lazio, di familiari delle vittime di incidenti sul lavoro e di testimoni di gravi infortuni, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini su una delle questioni più cruciali del momento: la sicurezza sul lavoro, che è anche uno dei cinque quesiti della consultazione referendaria.

L’assemblea, che sarà aperta da Fabrizio Potetti, segretario della Cgil di Roma e del Lazio, vedrà anche gli interventi del segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola, di Emiliano Barbieri, formatore presso il Centro di Formazione Professionale Endofap Don Orione, di Emiliano Cingolani, anestesista-rianimatore e direttore della Uosd Shock e Trauma dell’Ospedale San Camillo Forlanini e dello scrittore Christian Raimo. Nel corso della mattinata è previsto un collegamento con la Cgil di Milano, che ospiterà le giornate di Futura 2025, dedicate ai referendum, per condividere temi e idee emersi durante l’assemblea. La giornata si concluderà con l’intervento di Francesca Re David, segretaria nazionale della Cgil.

"Continuiamo a mobilitarci per fermare la strage nei luoghi di lavoro. Il 12 aprile svolgiamo una grande assemblea per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori che sono stati eletti come rappresentanti della sicurezza nei luoghi di lavoro e nel territorio, che tutti i giorni si battono per migliorare le condizioni di lavoro, garantire la sicurezza, contrastare un sistema degli appalti fuori controllo – spiega Natale Di Cola, segretario generale Cgil di Roma e Lazio – Sarà anche un’occasione importante per chiedere a tutte le istituzioni e al sistema delle imprese di non voltarsi dall’altra parte e affrontare concretamente la più importante emergenza che vive il mondo del lavoro".

L’iniziativa vuole fare il punto sui dati infortunistici più recenti, che continuano a destare grande preoccupazione. Nel primo bimestre del 2025, sono state presentate all’Inail 6.231 denunce di infortunio sul lavoro, con un aumento del 6,3 per cento solo nel mese di febbraio. A sollevare particolare allarme sono alcuni settori, come l’agricoltura, il commercio, i trasporti, la sanità e l’assistenza sociale, così come alcune province del Lazio, tra cui Frosinone e Viterbo, con incrementi degli infortuni rispettivamente del +16,6 per cento e del +4,4 per cento. Inoltre, si registra un aumento significativo degli infortuni tra le fasce di età più avanzate, con un incremento dei casi tra i lavoratori dai 60 ai 69 anni (+80 rispetto al 2024) e anche tra gli over 75 (+2 rispetto al 2024).

Un dato drammatico riguarda gli infortuni mortali: nel 2024 nel Lazio, 107 persone hanno perso la vita sul luogo di lavoro, 18 in più rispetto al 2023, segnando un incremento che rende la nostra regione la peggiore in assoluto per l’aumento delle morti sul lavoro. L’incremento maggiore degli incidenti mortali ha riguardato i settori delle cave e miniere e manifatturiero, e si segnala un aumento dei decessi tra le donne (+1 rispetto al 2024). Un altro dato preoccupante riguarda i lavoratori tra i 60 e i 69 anni, che hanno subito 4 incidenti mortali, con un incremento di 3 decessi rispetto al 2024. "Con l’iniziativa del 12 aprile – si legge in una nota della Cgil – non vogliamo solo onorare la memoria dei lavoratori morti sul lavoro, ma anche sostenere concretamente i familiari che, troppo spesso, devono affrontare un vero e proprio calvario, non solo emotivo ma anche burocratico, dovendo destreggiarsi in un sistema complesso e farraginoso per ottenere giustizia e risarcimenti adeguati. La Cgil è al fianco di queste famiglie, per garantire loro la giustizia che meritano e per continuare a lottare per la sicurezza di tutti i lavoratori". SEGUI La Città che resiste

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Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica

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Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica

Il sangue trovato nella casa di via Homs potrebbe essere quello della vittima. La polizia ha scoperto le tracce durante i sopralluoghi nella proprietà. #CronacaNera #Roma #Delitto #Polizia #Sangue

Scoperta Choc nella Casa di Via Homs

Durante i sopralluoghi nella casa di via Homs, la polizia ha fatto una scoperta agghiacciante: tracce di sangue che “potrebbero trattarsi del sangue della vittima”. La notizia ha scatenato un’ondata di commenti sui social, con molti utenti che si chiedono come sia possibile che in una città come Roma, considerata la culla della civiltà occidentale, si verifichino ancora crimini così efferati.

Il Mistero del Sangue

Le indagini sono ancora in corso e non è chiaro se il sangue appartenga effettivamente alla vittima, ma la frase “potrebbe trattarsi del sangue della vittima” ha acceso l’immaginazione collettiva. Alcuni hanno già iniziato a speculare su chi potrebbe essere il colpevole, con teorie complottistiche che coinvolgono persino personaggi politici locali, in un mix di realtà e fantasia che solo il web può generare.

Reazioni e Commenti

La notizia ha generato un dibattito acceso sui social, con commenti che vanno dal preoccupato al satirico. “Ecco cosa succede quando tagli i fondi alla sicurezza,” ha scritto un utente, mentre un altro ha aggiunto: “Forse il colpevole cercava solo di fare una carbonara perfetta.” Nonostante la gravità della situazione, l’umorismo nero non manca mai di far breccia tra gli italiani, sempre pronti a sdrammatizzare anche nei momenti più bui.

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In moto si schiantano a Porta Ardeatina, gravi tre centauri. Chiusa la Colombo per gli idioti al volante.

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In moto si schiantano a Porta Ardeatina, gravi tre centauri. Chiusa la Colombo per gli idioti al volante.

Tre centauri hanno perso il controllo delle loro moto a Roma, schiantandosi contro gli archi di Porta Ardeatina. Ricoverati al San Giovanni, nessuno è in pericolo. Incidenti del genere sono all’ordine del giorno, ma quando si tratta di giovani su Instagram, la notizia diventa virale #Roma #Instagram #Incidente

Si erano dati appuntamento su Instagram, pensa te, per un raduno di motociclisti. Il punto di ritrovo? L’obelisco dell’EUR, icona di modernità e luogo di ritrovo per chi ama sentirsi “trendy”. Ma da lì, il gruppo di “centauri” ha deciso di fare la “passeggiata” sulla Cristoforo Colombo, una delle strade più trafficate di Roma, e guarda caso, hanno perso il controllo delle loro moto e si sono schiantati contro gli archi di Porta Ardeatina. “Tre centauri sono stati ricoverati all’ospedale San Giovanni”. Nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita, per fortuna, ma la questione è: era davvero necessario radunarsi lì per fare questa fine?

L’incidente, per il quale sono ancora in corso gli accertamenti della Polizia locale, è avvenuto intorno alle 17.30. Gli agenti, giunti sul posto, hanno chiuso la corsia centrale di via Colombo in direzione centro. Insomma, un pomeriggio tranquillo trasformato in caos per colpa di qualche “influencer” delle due ruote che forse voleva fare bella figura sui social. “Da accertare le cause dell’incidente” si legge, ma tra noi, sappiamo già che la colpa è di chi cerca il brivido facile e magari qualche like in più.

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