Post per Twitter: Solo 24 ore dopo l’omicidio di Ilaria Sula, il suo assassino Mark Samson è stato visto tranquillo al Pantheon. Un racconto choc dal suo amico Maher. #Roma #Cronaca #Giustizia #Delitto
Meno di 24 ore dopo l’omicidio di Ilaria Sula, 21 anni, il suo corpo è ancora chiuso in una valigia, forse nel bagagliaio di una Ford Puma nera parcheggiata nei vicoli del centro storico. Intanto, il suo assassino, Mark Samson, si gode un drink al Pantheon, sorridente e pronto a flirtare con due turiste polacche. Come se nulla fosse accaduto. È Maher, 23 anni, metà filippino metà egiziano, barista e amico di Mark, a raccontare questa storia choc. Ora è al centro delle indagini, menzionato nell’ordinanza di arresto del Gip di Roma. «Ero a lavoro e non ho nulla da nascondere: nelle ore in cui non ero al bar dormivo. Mark è un mostro, in quei giorni ha usato me e altri amici per depistare tutti».
Mark Samson vuole inviare «una lettera alla famiglia di Ilaria Sula per chiedere scusa per il suo gesto insensato»
LE 24 ORE DOPO
Il primo incontro tra Mark e Maher avviene il giorno dopo il delitto. «Quando l’ho visto quella sera, aveva la mano gonfia, rossa, dolorante. È arrivato con la sua macchina intorno a mezzanotte e mezza. C’era anche un altro ragazzo. Gli abbiamo chiesto cosa fosse successo. Ci ha detto che la sera prima aveva fatto a botte con due ragazzi, sotto casa di Ilaria. Ma era una bugia. Era solo l’inizio delle sue menzogne». Mentre sui social iniziavano a circolare i primi appelli per la scomparsa di Ilaria, Mark era fuori con gli amici, in centro, tra musica, cocktail e risate. «All’inizio era pensieroso, sembrava scosso. Ma pensavo fosse dovuto alla rottura con lei. Poi è tornato il solito Mark. Quello che conoscevo da sempre. Rideva, scherzava, cantava. Abbiamo fatto serata e rimorchiato due turiste. Siamo stati con loro fino alle tre del mattino. Ci hanno persino invitato nel loro appartamento. Io ero quasi contento: credevo gli servisse una serata di sesso. Non potevo immaginare che Ilaria fosse già morta».
IL MISTERO DELL’AUTO
La serata però non si conclude. Dopo aver salutato le ragazze, Maher e gli altri due decidono di andare a mangiare il kebab nella zona dell’Arco di Travertino. «Quando gli ho proposto a Mark di lasciare la macchina lì e di tornare insieme a casa – perché doveva dormire da me – si è opposto. Non voleva lasciarla incustodita nemmeno per qualche ora. È stata una reazione strana. Sembrava terrorizzato all’idea di separarsene. Voglio sperare che non ci fosse il cadavere di Ilaria». Il giorno seguente, ognuno torna alla propria vita. E con ogni probabilità, il corpo di Ilaria, è ancora in giro per Roma. Le indagini oggi puntano proprio su quelle ore, sull’ipotesi che qualcuno abbia aiutato il killer a depistare.