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Cronaca

Francesco Albertelli: “C’è revisionismo anche sulle Fosse Ardeatine, lo smonto con i testimoni”

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Francesco Albertelli: “C’è revisionismo anche sulle Fosse Ardeatine, lo smonto con i testimoni”

In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, Repubblica non le manda a dire: regala un libro che sbatte in faccia ai revisionisti storici la cruda verità sulle Fosse Ardeatine, dove i nazisti fecero fuori 335 innocenti per coprire le loro porcherie, e oggi certi sapientoni cercano ancora di minimizzare tutto come se fosse una gita scolastica finita male. Preparatevi a un racconto che non edulcora la pillola, con eroi veri e non solo comunisti da bar! #Liberazione2025 #FosseArdeatineScandalo #ResistenzaSenzaFiltri #NoAlleBugieStoriche #RomaSveglia

Il libro che fa arrabbiare i negazionisti

Repubblica celebra l’80° della Liberazione dal nazifascismo regalando ai lettori, in edicola il 24 aprile, il volume “Roma Libera. 25 aprile 1945. 80 anni: Capitale della rinascita”. Verrà presentato il 22 aprile nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, con il sindaco Roberto Gualtieri, le storiche Michela Ponzani e Lidia Piccioni, l’assessore Massimiliano Smeriglio e la presidente di Anpi Roma, Marina Pierlorenzi. Uno dei capitoli, dedicato alle Fosse Ardeatine, è stato scritto da Francesco Albertelli, nipote di Pilo Albertelli, un capo partigiano del Partito d’Azione giustiziato dai nazisti. Lui lo definisce un racconto crudo di famiglie distrutte, senza cadere nelle solite sdolcinatezze, per contrastare i tentativi di riscrivere la storia come se fosse un brutto sogno.

Le Fosse Ardeatine: un massacro che i nazisti volevano seppellire

Albertelli spiega che i nazisti, dopo aver ammazzato cinque persone in più del previsto per non lasciare testimoni, fecero saltare in aria il sito con mine per coprirlo di terra e nascondere l’eccidio. Ma la verità è emersa lo stesso, nonostante i loro patetici tentativi di cancellare le prove. “È come se avessero provato a buttare la spazzatura sotto il tappeto, ma alla fine puzza esce fuori”, dice lui, sottolineando come oggi abbiamo fonti solide per smontare le frottole di chi minimizza.

La tragedia delle famiglie: dolore puro e problemi reali

Nel libro, Albertelli ripercorre la miseria delle famiglie colpite: uomini uccisi, che erano l’unico reddito, lasciarono vedove e figli a combattere da soli. “Anni duri, con bare che scarseggiavano e salme abbandonate nelle grotte fino al 1949, quando finalmente aprirono il mausoleo”, racconta. Furono tempi di famiglie sfasciate, con bimbi spediti al Nord o affidati a estranei – una roba che oggi farebbe impazzire i servizi sociali, ma all’epoca era solo sopravvivenza.

Perché questa storia brucia ancora oggi

La memoria storica non è una chiacchierata al bar, e Albertelli lo sa bene: “C’è chi sfrutta l’assenza di testimoni per ridimensionare fatti come le Fosse Ardeatine, dicendo che il Battaglione Bozen era una banda di vecchietti con gli strumenti musicali – che idiozia!”. Lui insiste che dobbiamo basarci sui fatti, non sulle favolette, per educare i giovani e smascherare il revisionismo che dipinge la Resistenza come una faccenda solo di comunisti. Se non lo facciamo, rischiamo di trasmettere una versione annacquata, e quella sì che è pericolosa.

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Idee per Pasqua e Pasquetta: una passeggiata a Calcata o una visita agli etruschi a Tuscania fuori porta

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Idee per Pasqua e Pasquetta: una passeggiata a Calcata o una visita agli etruschi a Tuscania fuori porta

Stanno scappando dalla giungla urbana di Roma per gite fuori porta, ma attenzione: con il tempo ballerino e i politici che promettono mari e monti senza combinare nulla, rischiate di ritrovarvi bloccati nel traffico con un panino stantio! #GiteFuoriPorta #RomaCaotica #WeekendPazzo #ItaliaReale #EvadiLaCittà (278 caratteri)

Le mete imperdibili per un’evasione rapida

Se siete stufi della vita cittadina e volete evadere senza finire in un incubo di code, le gite a pochi chilometri da Roma sono l’ideale. Parliamo di posti come i Castelli Romani, dove il vino scorre a fiumi e i locali vi guardano come se foste alieni se ordinate un cocktail invece di un calice di Frascati. Tempo permettendo, oggi e domani potreste godervi paesaggi da cartolina, ma evitate di lamentarvi del caldo: qui, se non sudate, non è una vera gita.

Consigli per non rovinarsi la fuga

Prima di partire, ricordatevi che in Italia il traffico è un’arte nazionale, spesso colpa di chi guida come se fosse su un circuito di Formula 1. Scegliete mete come Ostia o Tivoli per un tocco di storia e mare, ma non fate i turisti snob: mescolatevi con la gente del posto, che vi dirà pane al pane e vino al vino. E se piove? Beh, tornate in città e date la colpa al meteo, non al governo – tanto, cambierà comunque.

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Condannato per aver perseguitato l’amante con violenze e minacce, estorcendo denaro per cene e sigarette.

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Condannato per aver perseguitato l’amante con violenze e minacce, estorcendo denaro per cene e sigarette.

Un uomo di 55 anni, M.P., ha vissuto la classica doppia vita da ipocrita: marito amorevole a casa e tiranno con l’amante, una 45enne pugliese che ha subìto stalking ossessivo, botte, abusi sessuali e persino estorsioni per pagargli le sigarette. Mentre lui sguazzava nella sua finta perfezione familiare, lei registrava chiamate e mandava foto su richiesta, finendo per denunciare e farlo condannare a sei anni e due mesi. Ma davvero, in questi casi, chi è il vero manipolatore? #StalkingReale #ViolenzaDomestica #DoppiaVitaDaIncubo #MeTooFail

La Doppia Vita dell’Uomo

M.P., 55 anni, ha condotto una esistenza da manuale del doppio gioco: sereno con moglie e figlie, ma un vero incubo per la sua amante. Tutto è iniziato nel 2015, quando i due si sono conosciuti e hanno cominciato a frequentarsi. Presto, però, l’uomo ha mostrato il suo lato ossessivo, pretendendo di sapere ogni mossa della donna: dove andava, con chi parlava, persino chi chattava online.

Controllo Ossessivo e Stalking

Le indagini hanno rivelato un livello di paranoia da film: l’uomo obbligava la 45enne a inviare messaggi e foto per tracciare i suoi spostamenti in tempo reale. Non contento, le ha fatto installare un’app per registrare le chiamate, così da ripassarsele come un sadico replay. Ha persino hackerato il suo profilo Facebook, contattando tutti i maschi tra i suoi amici per farle “terra bruciata” intorno. Insomma, un controllo da stalker professionista, senza un briciolo di ritegno.

Violenze Fisiche e Abusi

Le cose sono degenerate in aggressioni fisiche: schiaffi, calci e pugni al volto e al torace, spesso per costringerla a rapporti sessuali non consensuali. La povera donna si è ritrovata in un vortice di terrore, con l’uomo che usava la violenza non solo per dominarla, ma anche per estorcere soldi – fino a 50 euro al giorno – che spendeva per sigarette, cene o regali alle sue figlie legittime.

Estorsione e Conseguenze

Per mesi, la vittima ha dovuto cedere il suo misero stipendio all’uomo, che lo usava per la sua vita comoda, mentre lei affogava in un incubo. Terrorizzata per la sua sicurezza, alla fine ha cambiato città e, nel 2017, ha trovato il coraggio di denunciare. Le accuse? Stalking, violenza sessuale, lesioni aggravate ed estorsione. Risultato: M.P. è stato condannato a sei anni e due mesi di reclusione, anche se chissà se ha imparato la lezione.

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