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Cronaca

Giubileo, il prefetto Giannini: nessun terrorismo in vista. Sui giovani e i migranti: evitiamo l’emarginazione

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Giubileo, il prefetto Giannini: nessun terrorismo in vista. Sui giovani e i migranti: evitiamo l’emarginazione

Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza durante il Giubileo, il disagio giovanile e l’integrazione dei migranti. Durante una lectio magistralis alla Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia di Roma, organizzata da Spes Academy, Giannini ha evidenziato l’importanza di un dialogo costruttivo con i legislatori, guardando anche a modelli internazionali.

Giubileo: c’è il rischio attentati?

"Sul Giubileo, al momento non abbiamo indicazioni concrete di minacce," ha dichiarato il prefetto. Tuttavia, ha sottolineato che l’evento ha una rilevanza mediatica enorme, rendendo qualsiasi azione ad esso legata di grande impatto. "Il modo per limitare e contenere questi fenomeni, a mio avviso, è quello di conoscerli, di studiarli e, se possibile, arrivare a dotare i nostri sistemi di tecnologie ma soprattutto di norme che ci consentano di darci la possibilità anche giuridica per contrastare alcuni momenti, alcune forme e poi per poter fare delle attività di prevenzione," ha aggiunto. "È molto importante l’idea dello studio, l’idea della formazione, l’idea di momenti di pensiero per cui ci si possa confrontare con certi temi, anche con il legislatore, per arrivare a delle norme quasi in anticipo, vedendo anche quello che accade in altri Paesi".

Giovani e migranti: «Non vanno marginalizzati»

"Sicuramente in Italia lavoriamo bene ma dobbiamo fare attenzione a non marginalizzare coloro che arrivano in Italia," ha affermato Giannini, rispondendo a una domanda sul perché in Italia non ci siano attentati terroristici. "Sono molto preoccupato per il crescente disagio tra i giovani, perché la marginalizzazione porta inevitabilmente a momenti di crisi. In Italia, siamo permeati da uno spirito di accoglienza che va preservato, ma dobbiamo fare in modo che non diventi un’opportunità per chi vuole destabilizzare il nostro equilibrio sociale". Commento: il prefetto sembra suggerire che una gestione inclusiva dei migranti potrebbe essere la chiave per prevenire non solo attacchi terroristici, ma anche il disagio giovanile, evitando che diventino terreno fertile per estremisti.

Cronaca

Gli equipaggiamenti dei vigili urbani: le rivelazioni del report comunale

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Gli equipaggiamenti dei vigili urbani: le rivelazioni del report comunale

MisteroNelleStrade #PistoleScomparse – Undici pistole Beretta calibro 9 sono sparite dalla Polizia Locale di Roma, e potrebbero essere finite in mani pericolose, pronte a scatenare il caos!

Il giallo delle armi scomparse

Immaginate undici pistole sparite nel nulla: rubate, smarrite o peggio? Queste Beretta calibro 9, destinate a proteggere le strade di Roma, potrebbero ora essere in possesso di chi sa usarle per intimidire o uccidere. Gli agenti della Polizia Locale le trasportano 24 ore su 24, per difendersi e svolgere i loro doveri, ma ora un vero enigma mette a rischio la sicurezza della città. Chi le ha prese? E cosa succederà se finiscono nelle mani sbagliate?

Quante armi hanno davvero gli agenti?

Per capire la portata di questo furto beffardo, scopriamo che gli agenti di Roma Capitale gestiscono un arsenale non da poco. Quest’anno, secondo i rapporti ufficiali, ci sono ben 4.102 pistole a disposizione: 3.166 Beretta calibro 9 con 13 proiettili ciascuna e 936 Heckler & Koch con 15 proiettili, acquistate di recente nel 2024. Ma attenzione, non tutti i 2.696 agenti armati le portano sempre: alcune sono di riserva o in attesa di assegnazione. Un sistema che sembrava solido, ma ora un buco di undici unità fa sorgere dubbi su come vengono gestite queste armi letali.

Negli ultimi anni, l’organico è cresciuto grazie all’amministrazione Gualtieri, passando da 2.500 armi nel 2020 a oltre 4.000 oggi. Ma con pensionamenti e controlli medici che hanno escluso 263 agenti l’anno scorso, il numero è in costante evoluzione. E se tra queste armi “extra” ci sono quelle scomparse? Un dettaglio che fa salire la tensione e lascia spazio a mille domande.

Le critiche dal fronte sindacale

Gabriele Di Bella, segretario provinciale Ugl, non ci sta e punta il dito contro i buchi nel sistema: “Perché le armi non hanno un posto sicuro nei singoli gruppi del Corpo?”. Secondo lui, i vigili sono costretti a portarsele a casa, senza armadietti blindati come quelli della polizia o dei carabinieri. “È assurdo dover spendere soldi propri per custodirle, con il rischio di furto e procedimenti disciplinari o penali”, denuncia. E se questa mancanza di sicurezza fosse la chiave del mistero? Un problema che potrebbe far tremare l’intera forza dell’ordine romana.

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Lazio: il motore hi-tech d’Italia con export in crescita e distretti attivi

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Lazio: il motore hi-tech d’Italia con export in crescita e distretti attivi

Scopri come il Lazio sta conquistando il mondo con un boom di esportazioni che lascia tutti a bocca aperta! #LazioInnovation

L’Esplosione delle Esportazioni Regionali

Il Lazio si sta affermando come una potenza economica italiana, con un mix sorprendente di innovazione e industria che spinge le esportazioni a livelli mai visti. Nel 2024, la regione ha toccato quota 32 miliardi di euro, segnando un incremento del 8,5% rispetto all’anno precedente, mentre il resto d’Italia rimaneva pressoché stabile. Chissà quali segreti nascondono i suoi settori trainanti?

I Settori che Stanno Rubando la Scena

Cosa rende il Lazio così dinamico? Il settore farmaceutico è il vero campione, rappresentando quasi il 40% dell’export regionale con un balzo del 21,6%. Seguono l’agroalimentare, con un +18,4%, e l’elettronica, che cresce del 18,5%. Ma attenzione: non tutto è rose e fiori, con cali inaspettati nell’aerospazio (-7,6%), nell’automotive (-16,8%) e nella metallurgia (-34,4%). Quali sorprese riserva il futuro?

I Poli Tecnologici al Centro dell’Attenzione

I poli tecnologici del Lazio sono i veri eroi di questa storia, con il polo farmaceutico e l’ICT di Roma che registrano crescite mozzafiato del 22,6% e del 19,9%. Anche l’aerospazio sta recuperando terreno, mentre distretti tradizionali come la ceramica di Civita Castellana rimangono stabili (+0,4%). E l’ortofrutta dell’Agro Pontino? Un piccolo calo del 2,4% che nasconde opportunità nascoste.

Gli Eventi che Stanno Accendendo i Riflettori

Al centro di tutto, un convegno stellato con interventi di esperti come Paolo Musso di Intesa Sanpaolo, Giovanni Foresti e Rosa Maria Vitulano, che hanno svelato “Strategie ed opportunità per l’economia laziale”. Non manca Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma. Che novità emergeranno da questi dibattiti?

Fatturato e Occupazione in Crescita Esplosiva

Immagina un’economia che corre: il manifatturiero laziale ha visto il fatturato salire del 4,6% nel 2023 rispetto all’anno prima, e addirittura del 23,3% dal 2019. Settori come i mezzi di trasporto (+15,5%), la farmaceutica (+10,2%) e l’alimentare (+7,3%) sono in piena espansione, con margini operativi migliorati. E l’occupazione? L’aerospazio ha aggiunto 3.400 posti, il comparto alimentare 1.500 e la metallurgia 1.300, mentre i servizi professionali e l’ICT sono cresciuti di 72.000 e 26.000 addetti in un decennio.

L’Ecosistema Innovativo che Supera le Aspettative

Ecco il colpo di scena: il Lazio ospita circa 1.400 start-up innovative, piazzandosi al terzo posto in Italia dopo Lombardia e Campania. Roma, con 1.262 start-up, è seconda solo a Milano. Come fa una regione a brillare così tanto in un mondo sempre più digitale?

Il Ruolo dei Leader che Stanno Cambiando le Regole

Roberto Gabrielli, responsabile della Direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, afferma: “Le imprese laziali dimostrano una forte capacità di adattamento e innovazione”. Con oltre 85.000 aziende clienti e 900 milioni di euro di credito erogato nel 2024, il gruppo bancario è un alleato strategico per chi punta su tecnologia e sostenibilità. Quali mosse segrete adotteranno ora?

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