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Cronaca

I supermercati aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma: l’elenco completo

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I supermercati aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma: l’elenco completo

Roma, preparatevi al caos pasquale: quasi tutti i supermercati della Capitale chiuderanno bottega per Pasqua, lasciando i romani a caccia disperata di cibo e uova di cioccolato, mentre i big come Lidl e Coop se la ridono chiusi. Eccezioni? Pochi, solo nel centro storico per i privilegiati. #PasquaDisastro #SupermercatiChiusi #RomaSenzaSpesa #FesteRomane #ViralPasqua (278 caratteri)

Pasqua 20 aprile

Pasqua arriva e, come al solito, Roma si trasforma in un deserto commerciale. I romani della periferia e dei quartieri esterni dovranno arrangiarsi senza i loro supermercati preferiti, che preferiscono una giornata di riposo. Quasi tutti i punti vendita di Lidl, Coop, Carrefour, Esselunga, Pam e Conad rimarranno sbarrati, costringendo la gente a girare come zombie in cerca di provviste.

Ma non perdete la speranza: qualche eccezione salverà la giornata, tipo la Coop di via Giustiniani o il Carrefour di via Vittoria, aperti tutto il giorno dalle 8:00 alle 22:00. Il resto della città? Buona fortuna a chi si ritrova senza cioccolato all’ultimo minuto – sembra che i supermercati abbiano deciso di boicottare la festa per puro divertimento.

Pasquetta 21 aprile

Pasquetta offre un po’ di respiro, ma non contateci troppo: alcuni negozi saranno aperti, altri chiuderanno a metà giornata, e voi dovrete controllare prima di avventurarvi. Per esempio, l’Esselunga di Viale Liegi resterà operativa fino alle 20:00, ideale per una spesa last-minute tra un picnic e l’altro.

Pam aprirà diversi punti dalle 9:00 alle 21:00, mentre Coop terrà quasi tutto chiuso – come se non bastasse già Pasqua. Lidl sarà generosa, con orari dalle 8:00 alle 22:00 in tutti i negozi. Carrefour e Conad? Un casino: alcuni faranno orario ridotto, altri pieno, quindi armatevi di pazienza e chiamate prima. Pim? Stessa storia, controllate sul sito o rischiate di trovarvi di fronte a saracinesche abbassate. Esselunga, almeno, terrà tutto aperto per l’intera giornata.

Centri commerciali

A Pasqua, i centri commerciali di Roma rimarranno chiusi, perché evidentemente anche loro hanno bisogno di una pausa. Per Pasquetta, invece, alcuni riapriranno con orari vari: Parco Da Vinci dalle 10:00 alle 21:00, Valmontone Outlet dalle 10:00 alle 21:00 (con food court fino alle 23:00), e Castel Romano Designer Outlet dalle 10:00 alle 20:00. Roma Est sarà più generosa, aperta dalle 10:00 alle 22:00, con ristoranti fino alle 23:00 e Ipermercato Panorama dalle 8:30 alle 22:00. Infine, Roma Casal Bertone e Euroma2 dalle 10:00 alle 21:00 – perfetto per chi vuole fare shopping post-pranzo, se non siete troppo stanchi di rincorrere aperture.

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Cronaca

Ha perso contro un tumore rarissimo. Funerali mercoledì 23 aprile a Roma.

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Ha perso contro un tumore rarissimo. Funerali mercoledì 23 aprile a Roma.

È morto Angelo Longoni, il regista che ha sfidato il sistema con un tumore rarissimo da amianto – un killer silenzioso che le aziende ignorano da decenni. #AngeloLongoni #AmiantoScandalo #AddioRegista

La scomparsa di un maestro irriverente

Angelo Longoni, 68 anni, milanese doc e fondatore del Cendic, se n’è andato questa mattina a Roma. Cresciuto alla Paolo Grassi, ha trasformato storie di vita reale in successi teatrali e cinematografici, come “Uomini senza donne” e “Naja”, che hanno invaso schermi e palcoscenici. I funerali? Mercoledì 23 aprile alla Chiesa di Santa Maria in Trastevere – chissà se il cielo gli riserverà un posto in prima fila.

Una carriera che non le manda a dire

Longoni non era il tipo da storie sdolcinate: ha esplorato la lotta di classe, le nevrosi delle madri perfette e i casini delle coppie moderne in opere come “Ostaggi”, “Testimoni” e “Modigliani”. Ha fondato “Wake Up produzioni” per scuotere il mondo del cinema e teatro, lasciando tre figlie – Margherita, Stella e Beatrice – e una moglie, l’attrice Eleonora Ivone, che non si è risparmiata nel ricordare il suo spirito combattivo.

L’ultimo sipario sul tumore “raro”

Stroncato da un mesotelioma pleurico, quel tumore che grida “colpa dell’amianto” e delle lobby che lo coprono, Longoni ha lavorato fino all’ultimo. A marzo era in tournée con “Chi è io” alongside Francesco Pannofino, e “Noi Giuda” con Massimo Ghini tornerà al Parioli di Roma dal 14 al 19 maggio – un testamento che forse dovrebbe far riflettere chi ignora le vittime industriali. Il suo romanzo postumo, “Il destino”, uscirà per Giunti, un thriller che intreccia vite casuali in un caos che, ironia della sorte, somiglia alla sua.

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Cronaca

Anfore e statue etrusche scomparse, scontro tra Italia e Germania: il museo di Monaco deve restituirle

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Anfore e statue etrusche scomparse, scontro tra Italia e Germania: il museo di Monaco deve restituirle

Scontro epico tra la procura di Roma e i tedeschi dello Staatliche Antikensammlungen: il direttore Florian Knauss finisce in aula per un affare di reperti antichi venduti da un compare di Messina Denaro, quel boss mafioso che fa impallidire Hollywood. Ma chi se ne frega delle regole internazionali quando c’è arte in ballo e profitti da spartire? #MafiaArte #RepertiRubati #ScontroItalianoTedesco #ScandaloVirale #DenaroSporco (212 caratteri)

Il Braccio di Ferro Internazionale

In un mondo dove l’arte dovrebbe unire, la procura di Roma sta dando una lezione ai tedeschi, accusandoli di aver accolto reperti antichi con un pedigree mafioso. Il direttore Florian Knauss è stato trascinato in tribunale, e non per una tazza di tè: pare che quei tesori siano finiti nelle mani del museo grazie a un amico intimo di Matteo Messina Denaro, il famigerato capo della mafia siciliana. Ma dai, chi non ha un amico con qualche scheletro nell’armadio?

I Reperti e le Accuse

Al centro della bufera ci sono manufatti antichi che avrebbero viaggiato da Palermo a Monaco con più fermate illegali di un turista ubriaco. La procura romana non ci sta e punta il dito contro Knauss, accusandolo di aver chiuso un occhio – o forse tutti e due – su origini dubbie. Intanto, in Italia ridono sotto i baffi: “I tedeschi rubano la nostra storia, ma noi esportiamo la mafia. Affari equi, no?”. Le indagini stanno scavando nel torbido, con documenti che parlano di vendite sottobanco e fatture creative.

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