La giovane Ilaria Sula, di soli 22 anni, è stata brutalmente assassinata con tre coltellate al collo dal suo ex, Mark Samson, che poi ha nascosto il corpo della ragazza in una valigia e l’ha gettata in un burrone. L’autopsia ha confermato che la morte è stata causata da un violento shock emorragico, sopraggiunto in pochi minuti. La vicenda, che ha scosso l’opinione pubblica, presenta ancora molti punti oscuri, nonostante l’esame autoptico abbia fornito alcuni tasselli di verità.
Mark Samson e la fuga del corpo
Mark Samson, quei sentieri percorsi con la bici: così il killer si è disfatto del corpo di Ilaria Sula. La ricostruzione dei suoi spostamenti. Le indagini della Procura di Roma stanno cercando di fare luce sugli ultimi momenti di vita della studentessa, uccisa nell’appartamento dove Samson viveva con i suoi genitori. Proprio il ruolo dei genitori di Samson è al centro dell’attenzione degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. I coniugi Samson, sebbene non indagati, erano in casa durante l’aggressione, avvenuta al culmine di un diverbio, come hanno confermato durante un’audizione in questura.
Le indagini in corso
Non è ancora chiaro l’orario preciso della morte di Ilaria, con un buco di 22 ore tra l’ultimo messaggio vocale della ragazza, la sera del 25 marzo, e il momento in cui una telecamera ha ripreso l’auto di Samson vicino al burrone, intorno alle 18 del giorno successivo. Il video ha catturato la targa dell’auto, ma non chi fosse a bordo. Durante il primo confronto con gli inquirenti, Samson non ha fornito dettagli su quando ha colpito Ilaria o sul movente, limitandosi a dire che tutto è avvenuto nella sua camera, dove sono state trovate tracce di sangue. Gli investigatori stanno ora cercando di capire se qualcuno abbia aiutato Samson a ripulire la scena del crimine e a trasportare il corpo di Ilaria nella valigia fino all’automobile. Commento: Ecco il classico caso di “mamma e papà non hanno visto nulla”, che fa tanto comodo in questi frangenti.
La Scientifica ha continuato il suo lavoro sull’auto di Samson e nell’appartamento sotto sequestro, mentre venerdì è previsto l’interrogatorio di convalida nel carcere di Regina Coeli. Intanto, Samson si è avvalso della facoltà di non rispondere, chiedendo solo «scusa per quanto fatto».