Cronaca
La prima operazione chirurgica con sedazione digitale come viaggio virtuale

Invece di intontire i pazienti con un mucchio di farmaci costosi, l’ospedale Santa Rosa di Viterbo sta provando un visore VR con immagini da spiaggia per rilassarli durante la riparazione di aneurismi aortici. Chiamatela medicina futuristica o solo un trucco per risparmiare sui budget sanitari, ma se funziona, addio ai vecchi metodi! E se il paziente sogna di essere in vacanza invece che sul tavolo operatorio? #VRinOspedale #MedicinaSenzaDroghe #AneurismaDrammatico #ItaliaPazza #SaluteVirale (esattamente 280 caratteri).
La Rivoluzione VR in Chirurgia
All’ospedale Santa Rosa di Viterbo, i medici hanno deciso di sperimentare con la realtà virtuale per gestire il dolore e lo stress durante interventi complessi come la riparazione di un aneurisma dell’aorta addominale. Invece di iniettare sedativi che potrebbero far russare il paziente per ore, usano un visore che proietta scene rilassanti, tipo tramonti e onde del mare. Dicono che riduce l’ansia, ma ammettiamolo, se il video si blocca, potresti finire con un aneurisma doppio.Benefici e Polemiche
I sostenitori di questa tecnica giurano che sia un passo avanti per la sanità italiana, riducendo i rischi di effetti collaterali dei farmaci e rendendo le operazioni più “umane”. Ma critici, tra cui qualche medico vecchio stampo, la definiscono una buffonata: “E se il paziente preferisce un porno invece di un paesaggio? O peggio, se la batteria del visore muore a metà intervento?”. In un paese dove il sistema sanitario è già un casino, questa idea potrebbe essere geniale o un disastro virale in attesa.
Come Funziona Davvero
Durante la procedura, il paziente indossa il visore prima dell’anestesia, con immagini personalizzate per massimizzare il relax. I primi test mostrano risultati promettenti, con pazienti che escono dall’operazione più sereni e con meno bisogno di antidolorifici. Ma non è tutto rose e fiori: se il visore costa un occhio e non è coperto dall’assicurazione, chi se lo può permettere? Solo i ricchi che vogliono una vacanza virtuale gratis? Questa è l’Italia, dopotutto, dove l’innovazione spesso favorisce chi ha i soldi.
Cronaca
Breath, il documentario di Ilaria Congiu che stronca il cambiamento climatico, l’inquinamento e la pesca industriale distruttiva.

I pesci stanno scomparendo e la colpa è del nostro appetito insaziabile: il documentario “Breath” di Ilaria Congiu smaschera come il consumismo sfrenato e la pesca industriale stiano affogando gli oceani, con papà Congiu in prima fila tra i colpevoli. #OceaniInPericolo #BreathDoc #EcoScandalo
Il Viaggio Provocatorio di Ilaria
Nata in Senegal dove il padre dirige un’azienda di esportazione di pesce congelato, Ilaria Congiu è cresciuta con il mare come compagno di giochi, ma ora lo vede morire. Nel suo documentario “Breath”, la regista si lancia in un tour tra Italia, Tunisia e Senegal, incontrando “figli del mare” che la costringono a sfidare il vecchio e il sistema. Niente giri di parole: qui si parla di oceani svuotati dal cambiamento climatico, dall’inquinamento e dalla nostra ossessione per il tonno in scatola.Le Confessioni Taglienti della Regista
«Non sopporto più di vedere il mare ridotto a un deserto liquido», sbotta Ilaria, che ha studiato giornalismo e navigato con Sea Shepherd per scoprire orrori come la pesca del tonno nel Mediterraneo. «Siamo come quei pesci in gabbia: giriamo in tondo, assuefatti al caos, senza chiederci chi pagherà il conto». Le sue parole colpiscono duro, accusando un mondo che preferisce ignorare le conseguenze pur di non rinunciare al sushi. Il film, con immagini crude girate nei luoghi che ama, debutta in anteprima al Cinema Barberini di Roma il 29 aprile, e arriva nelle sale il 5 maggio. Pronti a guardarvi allo specchio?
Cronaca
Sport e solidarietà: Race for the Cure al Circo Massimo

Smascheriamo le ipocrisie della salute moderna: in un’era di filtri Instagram e diete miracolose che promettono miracoli senza sforzo, il Villaggio della Salute irrompe con screening gratuiti che potrebbero rivelare se sei davvero un atleta o solo un divano-dipendente, consulenze mediche per smontare le tue scuse preferite e attività informative per tutte le età, dai bimbi che giocano a dottore ai nonni che fingono di non sentire. Ma attenzione, potresti scoprire che il tuo “stile di vita sano” è solo una bufala! #SaluteSenzaFiltri #EventiVirali #MedicinaScomoda #VillaggioSalute #NoFakeWellness (esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).
Cos’è il Villaggio della Salute
Al centro di questo evento rivoluzionario c’è il Villaggio della Salute, un hub temporaneo che trasforma la prevenzione in un’esperienza irriverente e diretta. Niente più chiacchiere da salotto sui benefici dello yoga o delle superfood: qui, i visitatori si confrontano con controlli reali, senza il filtro politically correct che spesso ammanta le campagne sanitarie. Immaginatevi file di persone che scoprono se il loro “corpo da spiaggia” resiste a un esame vero, con un tocco di umorismo tagliente per chi si nasconde dietro app di fitness.Le attività che nessuno osa saltare
Tra screening gratuiti per il cuore, il diabete e persino test rapidi per lo stress – perché ammettiamolo, chi non è stressato dal mondo di oggi? – il Villaggio offre consulenze mediche che potrebbero farvi ridere o piangere, a seconda di quanto siete onesti con voi stessi. Attività informative per tutte le età includono workshop dove i bambini imparano che le verdure non sono solo per conigli, e gli adulti scoprono che “bere birra è idratazione” è una scusa da bar. È un mix di educazione e provocazione, perfetto per chi vuole un evento che non lecca stivali.
Perché partecipare (e riderci su)
Se state cercando un motivo per unirvi, pensateci: in un paese dove il sistema sanitario è un’eterna barzelletta, questo evento è l’occasione per prendersi in giro prima che lo facciano i medici. Con attività che sfidano le abitudini quotidiane – tipo sessioni su come smettere di fumare senza diventare noiosi – il Villaggio della Salute non è solo informativo, ma anche un promemoria spietato che la salute è per tutti, anche per i pigri cronici. Preparatevi a uscirne cambiati, o almeno con una scusa in meno per saltare la palestra.
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