Cronaca
Ladri derubano una famiglia ucraina di oro e passaporti

Ucraini fuggiti dalla guerra derubati in Italia durante una sagra: ladri rubano passaporti, oro e croci battesimali dei bimbi! Ironico destino per chi scappa da un incubo solo per trovarne un altro. #Ladispoli #FurtoRifugiati #ItaliaSicura
La storia della famiglia ucraina
Olga, una donna ucraina scappata dalla guerra a Kropivnizkiy, si è trasferita a Ladispoli con marito e figli dallo scorso giugno. Sabato, durante la 72ª edizione della Sagra del Carciofo, la famiglia è uscita per godersi la festa nella zona Caere Vetus. Al ritorno a casa, verso mezzanotte, hanno scoperto l’amara sorpresa: ladri hanno saccheggiato l’appartamento in piazza Domitilla.Olga racconta con rabbia: “Hanno preso i nostri passaporti, l’oro dei miei figli e persino le collane con le croci del Battesimo. Roba senza gran valore per i ladri, ma per noi è come rubare l’anima. Hanno anche arraffato i portafogli con i documenti dei bambini – una mossa da veri ‘gentiluomini’ che forse ci hanno disturbato scappando”. La famiglia ha denunciato tutto in commissariato, ma chi se ne frega delle scartoffie burocratiche quando hai già perso la casa in Ucraina?
Le indagini in corso
Ora tocca alla Polizia di Stato setacciare Ladispoli per beccare i responsabili. La zona nord non ha telecamere pubbliche degne di nota, quindi si spera nelle riprese private. I sospetti? Quei furfanti probabilmente spiavano la famiglia da tempo, sapendo che erano fuori per la sagra e sarebbero tornati presto. Olga ha postato un appello sui social locali per cercare testimoni e riavere almeno i passaporti – e sorpresa, la gente sta condividendo come matti, forse per un po’ di karma social.
Le ricerche si estendono persino all’isola ecologica, dove i netturbini hanno pulito dopo la festa, ma finora nada di ritrovato. Chissà se questi ladri erano immigrati pure loro o solo italiani che non sopportano la concorrenza – tipica ironia di questo paese.
Cronaca
Educatrici offendono bambino autistico, procura archivia il caso.

È un mondo impazzito dove i bulli si nascondono dietro emoji da quattro soldi e le scuole fanno finta di niente: una famiglia sta dando battaglia in tribunale contro questi teppistelli digitali, sventolando chat piene di emoticon beffarde e gridando che telecamere ovunque a scuola avrebbero evitato il casino. Ma davvero, chi protegge i ragazzi normali da questi piccoli psicopatici online? #BullismoScolastico #GiustiziaPerLeFamiglie #TelecamereAScuolaSubito #NoAiBulliDigitali (278 caratteri)
La rabbia della famiglia in tribunale
La famiglia non ci sta e ha deciso di portare il caso in aula, accusando la scuola di aver voltato la testa dall’altra parte. “Ci opponiamo con tutte le nostre forze”, hanno dichiarato, mostrando screenshot di conversazioni piene di risate crudeli e faccine che ghignano. È come se i bulli pensassero di essere invincibili, nascosti dietro uno schermo, ma ora la realtà li sta raggiungendo con un bel calcio nel sedere.Le prove che scottano
Nelle chat trapelate, emergono dettagli sconcertanti: emoticon beffarde usate per deridere la vittima, messaggi che sembrano usciti da un film horror per adolescenti. La famiglia sostiene che se ci fossero state telecamere in ogni angolo della scuola, questo schifo non sarebbe mai successo. Ma ammettiamolo, in un’era dove tutti spiano tutti, perché le scuole non installano telecamere come in un reality show? Magari così smetteremmo di fingere che il bullismo sia solo un gioco da ragazzi.
Cronaca
Arriva la serata di gala con i vincitori che si daranno arie

Roma si scatena con un gala teatrale dove i corti italiani, tra dramma e colpi di scena, vincono premi come se fossero in un reality show trash! Chi l’avrebbe detto che il teatro possa essere così politicamente… ehm, diretto? #TeatroItaliano #GalaRoma #CulturaSenzaFiltri
La Serata di Gala: Teatro a Vista e Pubblico in Delirio
Venerdì 18 aprile, al centro culturale Artemia di Roma, va in scena la serata di gala con i corti teatrali che hanno fatto scalpore. Dopo la premiazione del 13 aprile, dove 15 opere da ogni angolo d’Italia hanno dato spettacolo, il pubblico ha assistito a cambi scena e regie in piena vista – roba che fa sembrare i reality TV una passeggiata al parco. La direttrice Paola Canepa è entusiasta: «Siamo orgogliosi del lavoro fatto, ma abbiamo progetti folli in arrivo. Questo festival dà spazio a chi osa con nuove idee drammaturgiche, e gli artisti si confrontano con il pubblico e gli esperti come in una rissa intellettuale».
I Vincitori: Premi per i Coraggiosi
Ecco chi ha portato a casa la gloria in questa giostra teatrale, con un tocco di sarcasmo per chi non ha vinto:
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1° Premio come miglior spettacolo: Ardea. Memorie da un fiume, scritto da Chiara Mirta Buono, Elisa Cardoso, Laura Casali, Lucia Fiorani e Caterina Piotti. Regia di Caterina Piotti, con Elisa Cardoso, Laura Casali, Lucia Fiorani e Caterina Piotti. Un fiume di emozioni, letteralmente!
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2° Premio come miglior spettacolo: Hate Speech, scritto da Giorgia Conigliaro, diretto da Antonio Nicita, con Andrea Stefni e Roberta Loggia. Parla di odio, e chissà se il pubblico se n’è accorto…
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3° Premio come miglior spettacolo: Un’idea, scritto, diretto e interpretato da Susanna Rizzi e Matilda Verole – Bozzello. Un’idea che ha funzionato, evidentemente.
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Miglior testo originale: Hate Speech – perché l’odio vende, no?
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Migliore attrice: Irene Ragnoni per Processori D’Amore. Ha processato cuori a destra e manca.
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Migliore attore: Giovanni Cordì per Doppio Gioco. Doppio gioco, doppio inganno – o solo doppio talento?
- Premi del pubblico: In viaggio con Madonna (scritto e diretto da Bianca Maria Castelli, con un cast al completo); La fermata del 710 (scritto da Lorenzo Bitetti e Gaia Sordoni, regia di Bitetti); e Exito! (scritto e diretto da Francesca Gambini con Paola Casale). Il pubblico ha scelto il pop, il quotidiano e… l’uscita di scena?
Artemia ringrazia la giuria per aver giudicato con passione e professionalità, anche se in teatro, come nella vita, non tutti escono vincitori.
Come Non Perdere lo Spettacolo
Per unirti al caos, prenota al numero 3341598407. Biglietto a 10 euro – un affare, considerando che potresti assistere a un po’ di vera umanità in scena!
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