Cronaca
Lo schianto con l’auto contro l’albero, forse era distratto dal cellulare mentre fumava una canna

Post per i social (280 caratteri): Tragedia a Roma: Leonardo Scollato, 26 anni, perde la vita in un incidente stradale. La sua Mini Cooper si schianta contro un albero. Nessun altro coinvolto, forse distratto dal cellulare. #Roma #Incidente #Tragedia #SicurezzaStradale
Percorreva il viale a velocità sostenuta e, improvvisamente, forse per una distrazione ha perso il controllo dell’auto schiantandosi contro un albero di viale della Grande Muraglia, in zona Torrino, a Roma. A nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118 intervenuto sul posto: Leonardo Scollato, romano, 26 anni è morto sul colpo. Ennesima tragedia sulle strade della Capitale ma stando ai rilievi della Municipale – a intervenire gli uomini del X Gruppo Mare – il ragazzo avrebbe fatto tutto da solo. Stando anche alle testimonianze di alcuni automobilisti che sabato sera intorno alla mezzanotte sono passati sul luogo dell’incidente e hanno poi chiamato per primi i soccorsi, la Mini Cooper guidata dal 26enne non avrebbe avuto nessun contatto con altri veicoli né l’incidente sarebbe stato provocato da un sorpasso azzardato.
LE INDAGINI
L’ipotesi più probabile è che Scollato, assicuratore di professione, si sia distratto forse dall’uso del cellulare e abbia così perso il controllo su un tratto dove la velocità, pur con i limiti imposti, è sempre molto elevata trattandosi di una viale a lunga percorrenza. «Su questa strada si corre troppo, le rotatorie non sono bastate a fare desistere gli automobilisti a non spingere sull’acceleratore», affermano i residenti.
L’auto si trovava sulla corsia centrale e la direzione di marcia non era verso il centro. Scollato stava tornando a casa dalle parti di via del Pianeta Saturno, era da solo, aveva trascorso la serata fuori con amici. Grande la tristezza e lo sgomento di chi lo conosceva. L’auto è stata posta sotto sequestro e analogamente il cellulare per verificare se, ad esempio, il ragazzo abbia scritto o ricevuti messaggi o telefonate pochi istanti prima di perdere il controllo del mezzo.
IPOTESI MALORE
La salma, trasferita al policlinico di Tor Vergata mentre il pubblico ministero di turno ha disposto il nullaosta per la riassegnazione alla famiglia. Da valutare una possibile autopsia: non è esclusa, infatti, neanche l’ipotesi che il 26enne si sia sentito male e sia dunque finito contro l’albero svenendo nell’abitacolo. «Abbiamo sentito un grande rumore e abbiamo capito subito che si trattava di un incidente», hanno commentato alcuni residenti che abitano proprio dove è avvenuta la tragedia. La polizia locale ha acquisito le testimonianze dei primi soccorritori ma, al momento di testimoni diretti e oculari che abbiano assistito all’intera dinamica non ce ne sono. In fase di analisi anche le immagini dei sistemi di video sorveglianza di zona. Tra videocamere pubbliche e private, molto probabilmente si riuscirà a definire meglio la dinamica di questo ennesimo incidente.
I DATI
Ad oggi sulle strade della Capitale sono morte ventuno persone a seguito di incidenti stradali (esclusi, dunque, i pedoni investiti). L’anno scorso, fanno sapere dal Comando Generale dei vigili urbani, nello stesso periodo le persone morte a seguito di sinistri erano state trenta. Quindi un numero maggiore. In totale nel 2024 ci sono state 126 vittime.
Roma #Incidente #Tragedia #SicurezzaStradale
Cronaca
Roma, a Colli Aniene la XXI edizione del Certamen Romanum premia gli istituti del Benedetto da Norcia e dell’Aristotele, con un occhio di riguardo agli studenti più indisciplinati

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Al Convegno di Studi sul latino, premiati i vincitori del Certamen Romanum. Gabriele Lisi del Benedetto da Norcia trionfa tra i classici, Edoardo Minelli dell’Aristotele tra gli scientifici. Tradurre Vitruvio non è mai stato così popolare! #latino #cultura #studenti
Premiati i Campioni del Latino
Al XXI Convegno di Studi sul latino della scienza e della tecnologia “Ingegneria Civile a Roma, ieri e oggi” tenutosi al Liceo scientifico Croce Aleramo di Viale Bardanzellu a Colli Aniene sono stati premiati anche i vincitori del Concorso Certamen Romanum organizzato dall’istituto in collaborazione con il Centrum Latinitatis Europae e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Per i Licei Classici è arrivato primo Gabriele Lisi del Benedetto da Norcia, secondo, Nicolas Scarangella del Kant. Per i Licei Scientifici primo Edoardo Minelli dell’Aristotele seguito da Emanuele Mastrototaro del Croce Aleramo. Un’iniziativa (la prova consisteva in una traduzione dal latino di un brano tratto dal De architectura di Vitruvio e riguardava la domus romana, ndr) quella del Certamen Romanum nata dall’esigenza di far conoscere e di valorizzare il la cultura del “mondo latino” quali la produzione di testi di natura tecnico-scientifica, spesso legati alla vita quotidiana del passato e del presente.
Il Talento di Gabriele
«Gabriele, nonostante sia soltanto al primo anno del triennio classico, ha saputo interpretare in maniera impeccabile il testo e superarne tutte le difficoltà, guadagnandosi le lodi della commissione giudicatrice che non ha avuto alcun dubbio nell’assegnargli la palma della vittoria – le parole di Daniela Torella, insegnante di latino di Gabriele al biennio al Benedetto da Norcia – ha infatti uno spiccato talento per le lingue classiche; ama tradurre, è interessato agli autori classici e li approfondisce con letture personali, andando ben oltre il programma scolastico. Le lingue classiche non solo offrono spesso a chi le coltiva ampie soddisfazioni, ma sono ancora un valido terreno di studio, di lavoro, di discussione e possono entrare in maniera vantaggiosa nel curriculum di qualsiasi studente».
Il Concorso e i Vincitori
A partecipare al concorso letterario infatti sono stati gli alunni del triennio dei licei classici e dei licei scientifici d’Italia, che abbiano riportato però, al termine dell’anno scolastico precedente, la votazione di almeno 8/10 nella lingua latina. Alla fine della giornata la Commissione giudicatrice composta dai professori Maria Luisa Giampietro (delegazione CLE), Ilaria Di Mambro (Liceo Croce Aleramo) hanno consegnato ai quattro vincitori il premio in denaro di € 250,00 per i primi premi e € 150,00 per i secondi. #CertamenRomanum #studenti #concorso
Cronaca
Fiumicino, svastiche nel parco dedicato alla memoria del figlio ebreo dell’assessore Costa

INTRODUZIONE PER SOCIAL:
Vandali imbrattano il parco dedicato a Simone Costa con svastiche e scritte. Il simbolo nazista colpisce anche l’area giochi. L’assessore Costa e i cittadini sono furiosi. #Fiumicino #Vandalismo #Politica #NotizieLocali
Hanno sfregiato muri e panchine con svastiche e scritte varie, in un parco dedicato alla memoria di Simone Costa, il figlio dell’assessore all’ambiente di Fiumicino Stefano Costa. Le scritte vandaliche non risparmiano la memoria e neanche i bambini, colpiscono anche l’area giochi. E lo storico "Serbatoio", uno dei simboli della città. Una vernice spray, rigorosamente nera, ha imbrattato anche alcuni muri nelle vie adiacenti e la parete laterale della vicina in via Santa Maria della Salute.
I Volontari Denunciano
Sono stati i volontari dell’associazione ‘I love Simone" che si occupano anche di curare l’area giochi, a denunciare la vicenda: "Hanno sfregiato e profanato tutto il parchetto che cerchiamo, con amore ed attenzione di rendere vivibile ed accessibile per le famiglie – hanno spiegato – Non ci arrendiamo a questo spettacolo indegno ma siamo veramente dispiaciuti".
La Reazione dei Politici
Solidarietà è arrivata anche dai consiglieri del Pd Ezio Di Genesio Pagliuca ed Erica Antonelli: "Non si tratta di un episodio isolato – sostengono – Più zone e più punti della città hanno subito lo stesso sfregio. Non si tratta solo di condannare atti vandalici, ma di respingere con forza il messaggio pericoloso che veicolano. Chi compie questi atti lo fa con la consapevolezza di voler offendere e deturpare la nostra Città". Secondo Pagliuca "non ci si può svegliare solo ora. Basta fare un giro per la città per rendersi conto dello stato di degrado in cui versano interi quartieri". "Capisco l’amarezza di molti cittadini – aggiunge Antonelli – Spuntano simboli ignobili; il richiamo ai valori antidemocratici che dovrebbero essere solo un lontano ricordo e che invece tornano, inquieti. Mi domando se gli autori di questi sfregi ne siano consapevoli o meno. Mi dispiace che l’assessore Costa abbia visto imbrattato anche il luogo dedicato a suo figlio. Ne condivido l’amarezza e il disappunto. È per questo che credo fermamente che le istituzioni, tutte, abbiano il dovere di stigmatizzare non solo l’imbratto, che mai è bello, ma soprattutto la simbologia riprodotta, che non rende merito, né onore, ai valori della nostra Costituzione".
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