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Cronaca

Marcisca in carcere: la madre del killer indagata per concorso in occultamento di cadavere

La madre del killer di Ilaria Sula è indagata per concorso in occultamento di cadavere, secondo quanto rivelato dall’avvocato del figlio. La famiglia della vittima chiede giustizia, mentre emergono dettagli inquietanti sul ruolo della madre nell’omicidio. #IlariaSula #MarkSamson #Giustizia #Roma

La madre di Mark Samson, il 23enne arrestato per l’omicidio di Ilaria Sula, è indagata per concorso in occultamento di cadavere. Lo ha detto Fabrizio Gallo, l’avvocato del ragazzo, lasciando la Questura di Roma dov’è in corso l’interrogatorio della madre di Samson.

Intanto ha chiesto «giustizia» la famiglia di Ilaria Sula, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato e lo ha fatto per bocca del padre Flamur al termine del funerale celebrato a Terni. «Deve marcire in carcere» ha affermato riferendosi a chi l’ha uccisa. «Abbiamo salutato per l’ultima volta mia figlia Ilaria che ora sta su in cielo» ha detto ancora il padre. «Non meritava questa fine perché era veramente una figlia d’oro, un angelo» ha aggiunto. Commento: Sembra proprio che la giustizia in questo caso sia una richiesta unanime e accorata.

Per poi ringraziare «tutta la polizia». «Una ragazza d’oro, ci sono poche parole. Parlano tutte le persone che sono venute» ha ribadito il fratello Leon con i giornalisti.

Mark Samson, la madre del killer di Ilaria Sula: «Non ho visto niente». Ma è stata smentita: potrebbe averlo aiutato a ripulire la stanza e a sbarazzarsi del corpo

Marks Samson e il ruolo della madre: cosa non torna

In base al suo racconto, Mark avrebbe caricato in auto e portato via il corpo di Ilaria in pieno giorno. Alle 14 del 26 marzo, un mercoledì. Una operazione che non sarebbe stata notata da nessuno, a cominciare dai condomini del palazzo di via Homs, nel trafficatissimo quartiere Africano a Roma. È uno dei tanti elementi, nella confessione di Mark Antony Samson, autore del femminicidio di Ilaria Sula, che fa nutrire dubbi agli inquirenti sulla versione offerta dal 23enne accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Una ricostruzione, soprattutto per quanto riguarda giorno e orario dell’aggressione, che non sembra convincere chi indaga. Samson sostiene di avere aggredito alle 11 di mattina Ilaria, dopo avere letto un messaggio sul cellulare di lei da parte di un altro ragazzo. Una azione rapida, due coltellate letali al collo mentre la ragazza era di spalle. Per il medico legale lo shock emorragico è stato violento, Ilaria è morta in pochi minuti.

Nella versione dell’indagato, che afferma di avere fatto tutto da solo, tutto è successo in poco meno di tre ore. Samson, dopo il delitto, ha infilato il corpo di Ilaria in una valigia lasciandola temporaneamente vicino alla porta di ingresso, per poi dedicarsi a pulire la sua stanza, utilizzando stracci e alcol che aveva in casa. E ancora: il giovane afferma di avere gettato vicino casa il coltello e un tappeto in un cassonetto assieme a tutto ciò che aveva utilizzato per cancellare le tracce ematiche. Quindi, sempre da solo, ha caricato la valigia sull’auto ed è partito per raggiungere la zona di Poli, a circa 40 chilometri dalla Capitale, è gettarla in un burrone. Commento: Una giornata davvero piena per un ragazzo così giovane, si direbbe quasi incredibile che abbia fatto tutto da solo.

Una frenetica attività per la quale è plausibile che il giovane abbia ottenuto l’aiuto di qualcuno, è il pensiero degli inquirenti. Parlando con gli investigatori, nelle ore successive al fermo, Samson ha affermato che in quelle ore in casa «era presente anche sua madre». Un dettaglio su cui non è più tornato, avvalendosi della facoltà di non rispondere quando è stato sollecitato sul ruolo svolto dai genitori in quel drammatico frangente. Commento: La mamma di Samson sembra essere stata più presente di quanto vorrebbe far credere.

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