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Nasce SitoWebSicuro.com: la prima piattaforma di hosting con cybersicurezza integrata per PMI

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Nasce SitoWebSicuro.com: la prima piattaforma di hosting con cybersicurezza integrata per PMI

Un nuovo alleato per le PMI contro i cyber attacchi

Le piccole e medie imprese sono sempre più spesso nel mirino di attacchi informatici, ma prive di strumenti accessibili per proteggersi. Secondo il Rapporto Clusit 2024, oltre il 40% degli attacchi ha coinvolto proprio le PMI, molte delle quali non dispongono né di piani strutturati né delle risorse per affrontare la minaccia. È in questo quadro che nasce SitoWebSicuro.com, la prima soluzione di hosting che integra nativamente sicurezza informatica, conformità normativa e performance elevate.

Hosting e sicurezza: un’unica soluzione, semplice e immediata

A differenza dei servizi tradizionali, per i quali la sicurezza è opzionale, SitoWebSicuro.com propone un serviziotutto incluso” con firewall, crittografia, aggiornamenti automatici e strumenti di monitoraggio già attivi al primo utilizzo. Il sistema è anche pensato per utenti senza competenze tecniche, quindi si propone come un ambiente sicuro e performante fin dal primo approccio.

Ideale per chi ha poco tempo o risorse interne

Molte PMI non dispongono di team IT dedicati o budget per soluzioni di fascia enterprise. SitoWebSicuro.com riduce le barriere all’accesso alla cybersicurezza con un approccio chiavi in mano, ideato per semplificare la gestione, aumentando nel contempo la velocità e l’affidabilità del sito web.

Tool gratuiti per analizzare e migliorare ogni sito

La piattaforma include strumenti immediati per esaminare certificati SSL, protocolli crittografici, vulnerabilità, conformità al GDPR, accessibilità (dal 28 giugno 2025) e direttiva NIS2. Inoltre dispone di un potente scanner WordPress, il quale consente di identificare rischi con un clic.

Supporto, formazione e consulenza su misura

A supporto degli utenti, il sito offre un blog ricco di guide pratiche, consigli e approfondimenti, oltre a un servizio di consulenza tecnica e legale personalizzata.

Prezzi competitivi e agevolazioni per il terzo settore

Il costo del servizio è inferiore a quello di una piattaforma streaming. Sono previste convenzioni con associazioni di categoria e imprese, oltre a una migrazione gratuita per enti no profit, per un accesso sicuro senza costi aggiuntivi.

Una risposta concreta a un’esigenza reale

SitoWebSicuro.com rappresenta una risposta efficace, completa e alla portata di tutti, per garantire alle PMI protezione digitale senza ostacoli tecnici o barriere economiche.

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Attualità

Inaugurato il nuovo tratto di ciclabile che porta a San Pietro, ma senza la presenza delle Autorità religiose. Foto

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Inaugurato il nuovo tratto di ciclabile che porta a San Pietro, ma senza la presenza delle Autorità religiose. Foto

Questa mattina é stato inaugurato il nuovo tratto di pista ciclabile che da Monte Ciocci collega a San Pietro.

Si tratta del prolungamento del già esistente percorso ciclopedonale di 5 km che da Monte Mario giunge fino a Monte Ciocci e che da oggi permette, attraverso questi ulteriori 1.5 km, di raggiungere direttamente il Vaticano.

Un’opera di grande rilevanza non solo dal punto di vista turistico e della mobilità sostenibile – essa infatti favorisce l’intermodalità in più forme grazie all’interscambio fra le linee ferrate del treno e della metro, i bus di linea, le biciclette e i monopattini – ma anche (soprattutto) per l’importanza e la bellezza dei luoghi interessati.

La ciclabile realizzata con i fondi del Giubileo 2025

L’opera é stata interamente realizzata con i fondi per il Giubileo, grazie ai quali si é potuto procedere alla rigenerazione dell’asset ferroviario dismesso la cui proprietà é di RFI, questo tratto infatti nasce come un segmento della ferrovia Roma-Viterbo, all’epoca costituita da un solo binario non elettrificato e che oggi oggi invece sorge a pochi metri di distanza con il nuovo tracciato.

La cerimonia di inaugurazione ma senza la presenza delle Autorità religiose

Al taglio del nastro questa mattina sono stati presenti il Sindaco Roberto Gualtieri, l’Assessore alla mobilità di Roma Capitale Eugenio Patané, i rappresentanti di RFI, gli uomini delle forze armate, i comitati di quartiere e diversi cittadini. Al primo cittadino però abbiamo fatto notare come, specie perché si tratta di un’opera per il Giubileo, sarebbe stato opportuno anche l’intervento delle autorità religiose. Il Sindaco ha precisato che queste sono state invitate, alla sua replica tuttavia gli é stato fatto notare che sebbene si volesse inaugurare l’opera prima di Pasqua, non era il caso di farlo il Giovedì Santo.

I dettagli della pista ciclabile che collega Monte Ciocci a San Pietro

La nuova infrastruttura inizia con un tratto scoperto che si erge sullo storico ponte in muratura alto 15 metri e lungo 250 metri; la seconda parte sorge all’interno della storica galleria “Villa Arberici” la quale é stata consolidata e al cui interno é stato installato il sistema di videosorveglianza; successivamente sfocia all’interno di un c.d. camerone (galleria artificiale, collocata a circa 8 metri di profondità rispetto al PC) e si immette lungo una ciclabile nelle strade urbane. Il progetto include anche la breve linea ferroviaria vaticana e grazie alle piste ciclabili già esistenti permette di connettersi a viale delle Milizie, con la possibilità di recarsi sia in direzione Ponte Milvio che verso Piazzale Flaminio, nel cuore del centro storico. Come noto inoltre la pista ciclabile collega poli molto trafficati come quelli del Policlinico Gemelli.

Un pensiero per le maestranze

Nel corso della cerimonia di oggi sono stati ringraziati tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione dell’opera. Un applauso é scattato in modo particolare per le maestranze, che hanno lavorato incessantemente per 18 ore al giorno per 6/7 giorni a settimana. Il Sindaco inoltre ha voluto a rimarcare l’innalzamento delle misure di sicurezza per la protezione dei lavoratori.

Le prospettive per il futuro

La ciclabile nel suo complesso deve però guardare anche verso nord e ad oggi sembra esserci la volontà che questa prosegua verso La Giustiniana. Tuttavia questa dovrebbe essere integrata da un ulteriore potenzimento del Trasporto Pubblico Locale, primo fra tutti il prolungamento della Metro A fino a Monte Mario e un possibile raccordo ciclabile con un eventuale allungamento della Metro C fino alla zona San Pietro. Si tratta di opere non realizzabili nel breve periodo, ma per le quali é necessario iniziare a discutere maggiormente, così come fatto per il prolungamento appena realizzato dai comitati di quartiere. In altri punti della ciclabile inoltre si potrebbero realizzare giochi di luce, acqua e suoni per attrarre i turisti (eventi del genere si organizzano ad es. a Lione, la Croix-Rousse).

Ettore Durante

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Studio Usa: il ricorso alla Tac può far venire il tumore. Il dato che preoccupa

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Studio Usa: il ricorso alla Tac può far venire il tumore. Il dato che preoccupa

Secondo una recente ricerca condotta dall’Università della California a San Francisco (UCSF) e pubblicata su JAMA Internal Medicine, fino a cinque casi di tumore su cento potrebbero essere legati all’uso della tomografia computerizzata (TAC).

Gli autori dello studio sottolineano come l’esposizione alle radiazioni ionizzanti emesse durante questi esami diagnostici possa aumentare il rischio di sviluppare vari tipi di cancro, in particolare ai polmoni, al seno e ad altri organi. Il pericolo è particolarmente elevato per neonati, bambini e adolescenti, ma anche gli adulti sono potenzialmente esposti, dato il largo impiego di queste tecniche.

La TAC può salvare vite, ma spesso se ne sottovalutano i rischi”, ha affermato Rebecca Smith-Bindman, radiologa e prima autrice dello studio, nonché docente di epidemiologia, biostatistica e ostetricia alla UCSF. “Se l’attuale frequenza d’uso non cambia, potremmo assistere a un incremento significativo dei casi di tumore negli anni a venire”. 

Nel solo 2023, negli Stati Uniti sono stati eseguiti circa 93 milioni di esami TAC. Secondo le stime dei ricercatori, da questi esami potrebbero derivare circa 103mila nuovi casi di tumore, un numero tre o quattro volte superiore rispetto alle previsioni precedenti.

Smith-Bindman ha paragonato il rischio associato alla TAC a quello di altri fattori ben noti come l’abuso di alcol e l’obesità, ribadendo l’importanza di ridurre sia il numero delle scansioni effettuate sia la dose di radiazioni utilizzata per ciascuna.

Nonostante l’utilità clinica della TAC – fondamentale per individuare tumori e diagnosticare numerose patologie – l’uso intensivo di questa tecnologia, aumentato del 30% dal 2007 negli Stati Uniti, comporta un’esposizione significativa a radiazioni potenzialmente cancerogene.

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