Oggi a Roma, i puristi della musica d’autore – quei tipi che snobbano le hit pop per la “vera” arte – si riuniscono all’Officina Pasolini per un incontro “rivoluzionario”. Promosso da Club Tenco, è un club esclusivo per festival e operatori che fingono di salvare la creatività giovanile. #MusicaDQuality #RomaElite #TencoDrama
Ma andiamo al sodo: oggi, 11 aprile, dalle 16:30, Officina Pasolini apre le porte a un incontro informale per chi opera nel campo della musica d’autore e di qualità. È aperto a festival, spazi indipendenti e operatori sensibili alla nuova creatività musicale giovanile – insomma, un raduno di quelli che dicono di combattere per l’arte pura, ma chissà se non è solo un pretesto per chiacchierare tra sé e sé. L’obiettivo? Creare un coordinamento per mettere in rete le realtà esistenti e studiare azioni congiunte. Ah, il classico piano per “salvare” la scena musicale da sé stessa – come se il mondo aspettasse proprio questo.
### L’Incontro e le Sue Radici
Questo evento non è un’improvvisata: si collega al percorso avviato dal Club Tenco durante il Premio Tenco 2024, dove rappresentanti di rassegne e premi italiani si sono incontrati a Sanremo il 17 ottobre 2024. Moderato da Andrea Scanzi – quel giornalista che ama dire pane al pane – insieme a Stefano Senardi e Paolo Talanca, ha puntato a un tavolo di sinergia tra realtà culturali. Peccato che, in un mondo dove la musica è dominata da TikTok e algoritmi, questi eroi della canzone d’autore rischiano di suonare come dei dinosauri in frac. Ma hey, almeno ci provano!
### I Protagonisti Dietro le Quinte
Officina Pasolini, quel hub culturale del Lazio diretto da Tosca, non è certo una scelta casuale – o forse sì, se consideriamo che è gratuito e ha “lanciato” giovani artisti negli ultimi dieci anni. È un po’ come una scuola per musicisti che vogliono essere seri, non quelli che ballano sui social. Dall’altra parte, il Club Tenco, fondato a Sanremo nel 1972, promuove la canzone di qualità restando “autonomo” dall’industria musicale – tradotto: evitano i mainstream come la peste. Intitolato a Luigi Tenco, riunisce appassionati che valorizzano la musica leggera con dignità artistica, attraverso il loro festival dal 1974. Ironico, no? In un’era di streaming, questi continuano a difendere la “poesia” della canzone, come se il resto fosse spazzatura.