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Pazzo per te: A processo per stalking

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Pazzo per te: A processo per stalking

Un tizio di 40 anni si convince di essere Romeo moderno e perseguita una speaker radiofonica che non lo fila per un anno intero, con fiori, cioccolatini e visite creepy – perché l’amore è cieco, o forse solo stalker? #StalkingInnamorato #FolliaRomantica #NotizieVirali

L’Ossessione Incontrollata

Marco D.C., quarant’anni e zero filtri, ha iniziato a bombardare di regali una speaker radiofonica di nome Valentina (nome fittizio, ma la storia è fin troppo reale). Tutto è partito l’1 aprile 2023 con una cesta di fiori, libri e un biglietto sdolcinato: “Per la più brava speaker e anche la più bella”. Peccato che lei non lo conoscesse neanche di vista. Lui si è presentato al suo posto di lavoro, fissandola come un fanatico, e quando lei l’ha mandato al diavolo dicendogli “Sei matto”, lui ha risposto con un ghigno: “Sono matto di te”. Ah, l’amore ai tempi dei social – o forse solo un ego smisurato.

La Sfacciataggine che Non Conosce Limiti

Non contento, Marco ha continuato con altri regali e avances, ignorando i rifiuti secchi di Valentina. Si è ripresentato sul posto di lavoro, le ha porto un braccialetto con cuoricini e messaggi del tipo: “Stavi dando tutta te stessa a un altro uomo, ma io non me ne vado”. Lei gli ha detto chiaro e tondo di sparire, ma lui ribatteva sempre con frasi patetiche come “Resto un fan”. Nemmeno una denuncia l’ha fermato: ha mandato lettere che inventavano una relazione inesistente, e via Messenger le chiedeva dettagli sul suo avvocato. Roba da far impallidire persino i reality show trash.

Il Giudizio Inevitabile

Ieri, all’udienza preliminare, Marco è stato rinviato a giudizio per stalking, dopo un anno di persecuzioni che hanno terrorizzato Valentina. L’avvocato della donna, Jennifer Palombaro, ha spiegato che la sua cliente ha dovuto cambiare abitudini per colpa di questo “ammiratore” ossessivo. Chissà se imparerà la lezione, o se continuerà a confondere l’amore con l’invasione – intanto, la rete è pronta a condividere questa follia.

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Cronaca

Mark Samson mi ha fregato e ha tentato di incastrarmi

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Mark Samson mi ha fregato e ha tentato di incastrarmi

Mark Samson, quel genio del male, ha rubato una foto da Tinder di un tizio innocente per coprire l’omicidio della sua ex, Ilaria Sula, fingendo che fosse scappata a Napoli per “fare la birichina”. Che fiasco! #TinderNightmare #OmicidioSula #FolliaSocial

La Testimonianza di Fabrizio

Fabrizio – chiamiamolo così, perché è solo un povero cristo finito per sbaglio in questa soap opera del crimine – giura di non c’entrare nulla con l’omicidio di Ilaria Sula. Mark, il 23enne figlio di genitori filippini e aspirante attore di depistaggi, ha preso la sua foto da Tinder (quella con lui a petto nudo su un’altalena, perché nulla dice “innocente” come un profilo da rimorchiatore) per far credere che Ilaria fosse fuggita con lui a Napoli. Peccato che Fabrizio fosse a Roma, al lavoro, e non in qualche avventura da quattro soldi. “Mi ha incastrato come un idiota”, sbotta lui, che ha chattato con Ilaria solo due giorni prima della sua scomparsa, il 24 marzo, senza mai incontrarla. Roba da far passare la voglia di app di dating – o no?

Le Chat con le Amiche

Mark, dopo aver accoltellato Ilaria, si è messo a fingersi lei nelle chat con le sue amiche, sparando storie di viaggi improvvisi e “birichinate” con un misterioso napoletano. Ma indovinate un po’? Fabrizio è romano doc, e l’unico dettaglio che Mark ha carpito da Tinder era vago come una promessa elettorale. “Ha inventato tutto da zero, povero sfigato”, ride amaro Fabrizio, che si è ritrovato sommerso da messaggi e screenshot delle amiche di Ilaria, convinte che lui fosse il fuggitivo. “Mi hanno contattato ovunque, è stato un incubo. Ho dovuto spiegare che non c’entravo, mentre lui giocava al detective fallito”. Quando la polizia ha beccato Mark e lui ha confessato, hanno trascinato anche Fabrizio in questura. Lui ha collaborato, chiaro – “Non avevo nulla da nascondere, a differenza di quel pazzoide”. Ora, Fabrizio pensa che Mark volesse coprire un altro tizio, un certo Alessandro, con cui Ilaria chattava in modo “esplicito”. Ma Fabrizio? Si sente solo una pedina usata, e non lo denuncerà: “Tanto finirà all’ergastolo, ma ha rovinato la mia faccia per niente”. Che mondo, eh?

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Dal Tuscolano ai Parioli: i quartieri più disastrati

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Dal Tuscolano ai Parioli: i quartieri più disastrati

Roma è diventata la capitale dei ladri: furti e rapine esplodono, con un aumento del 50% in due anni, colpendo ricchi e poveri senza pietà. I romani vivono nel terrore, mentre bande di delinquenti – spesso rom e georgiani – saccheggiano case da Monteverde ai Parioli. #RomaInvasa #LadriInAzione #CriminalitàFuoriControllo (145 caratteri)

Il Fenomeno Esplosivo

I furti e le rapine a Roma non sono solo un fastidio, ma una vera epidemia che le forze dell’ordine faticano a domare. Mentre i poliziotti arrestano ladri ogni giorno, i numeri parlano chiaro: nel 2022, ci sono state oltre 120 rapine (tentate e riuscite), ma nel 2024 siamo già a quasi 200. Un balzo del 50% che terrorizza i cittadini, dal centro alla periferia, e fa sembrare le promesse di sicurezza una barzelletta.

Le Zone Più Colpite

Nessun quartiere è al sicuro, ma i delinquenti preferiscono le aree ricche come Parioli, Trieste e Salario, dove le ville da milioni sono un invito a nozze. Al Sud Est, nei quartieri Appio Latino, Don Bosco e Tuscolano, le rapine picchiano duro, con percentuali da record. Non disdegnano nemmeno i piccoli appartamenti in periferia: un ragazzo di 19 anni a Monteverde è stato picchiato e legato per soli 400 euro. E non dimentichiamo l’episodio in via Cassia, dove un ladro è finito sotto i colpi di una guardia giurata – una lezione che forse non basterà. Per i furti, l’aumento è “solo” del 3%, da 8400 nel 2022 a 8700 nel 2024, grazie ai blitz della polizia e ai gruppi WhatsApp dei residenti che spiano e segnalano ogni ombra sospetta. Ma con rom e georgiani in prima fila, la città resta un bersaglio facile.

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