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Cronaca

Prof di musica seduce studente e lo spinge a lasciare la ex: verso il processo sensazionale

La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per un professore di musica di 59 anni, accusato di violenza sessuale su un suo ex studente durante un viaggio in Sardegna. Secondo gli inquirenti, l’insegnante avrebbe sfruttato la fragilità psicologica del giovane. #ViolenzaSessuale #Giustizia #Roma

La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per un professore di musica di 59 anni, accusato di violenza sessuale nei confronti di un suo ex studente. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe approfittato della fragilità psicologica del ragazzo, convincendolo ad avere un rapporto sessuale con lui durante un viaggio in Sardegna.

I presunti abusi risalgono a quando lo studente aveva appena compiuto diciotto anni. I due si sarebbero conosciuti nell’ambito di un corso musicale, dove l’insegnante – descritto da diversi allievi come un uomo affascinante e carismatico – avrebbe instaurato un rapporto personale con lo studente. A spingerlo verso una confidenza più profonda, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe stato proprio il modo di porsi dell’insegnante.

Il viaggio in Sardegna e il racconto alla ex fidanzata

Convinto dal professore che il viaggio in Sardegna lo avrebbe aiutato a "capire meglio se stesso", il giovane aveva lasciato la fidanzata e accettato di partire. Durante la vacanza, però, ha iniziato a sentirsi a disagio. È stato proprio dopo la rottura del legame con il docente, racconta il Corriere della Sera, che il ragazzo ha deciso di ricontattare la ex fidanzata. A lei ha raccontato tutto: dal fascino esercitato dal professore, ai momenti di intimità, fino alla sensazione di essere stato manipolato.

La denuncia ritirata, ma il procedimento va avanti

Sostenuto dalla ragazza, il giovane ha sporto denuncia. Tuttavia, nei mesi successivi ha deciso di ritirarla. Il caso, considerata la natura del reato, procede ora d’ufficio. Sarà il giudice a dover decidere se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura oppure se archiviare il procedimento.

Nel cuore del fascicolo c’è il presunto abuso di potere relazionale, un tema particolarmente sensibile quando coinvolge figure educative. Il professore, secondo quanto ricostruito, avrebbe fatto leva sulle insicurezze del giovane per indirizzarne l’identità sessuale e indurlo a vivere una relazione che oggi lo studente definisce "confusiva e dannosa".

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