Picchia gli agenti che gli chiedono il documento: processato, condannato e rimesso in libertà il giorno dopo, torna in strada e li picchia ancora: arrestato due volte in 24 ore. È successo alla stazione Termini di Roma, dove un uomo di origini somale, mercoledì aveva mandato in ospedale un agente impegnato nei controlli in piazza dei Cinquecento.
Il poliziotto gli ha chiesto i documenti. L’uomo l’ha aggredito prendendolo a calci e sputi, causandogli una frattura giudicata guaribile in 30 giorni. Arrestato e giudicato per direttissima, è stato condannato a otto mesi con pena sospesa. Dopo l’udienza è tornato a Termini, è incappato subito in un nuovo controllo e ha aggredito per la seconda volta gli agenti.
Solidarietà agli agenti feriti
Il segretario del Silp Cgil di Roma e Lazio Massimo De Angelis testimonia solidarietà agli agenti feriti: “I poliziotti sono vittima di un sistema che purtroppo non è efficiente – dice – serve lavorare per una maggiore collaborazione tra tutte le articolazioni del sistema di sicurezza e per rendere alcune pene più certe”. Perché continua De Angelis, “i nostri poliziotti devono essere messi nelle condizioni di operare, sempre nel rispetto dei diritti della persona, sempre attuando leggi che già ci sono”.
Commento: Ecco il risultato di un sistema giudiziario che sembra più un gioco di ruolo che una vera giustizia. Meno male che c’è chi ancora si preoccupa per i nostri agenti, anche se sembra che il sistema li lasci sempre più soli.