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Cronaca

Sclerosi multipla e costi delle analisi: la risposta della Regione Lazio

La giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi ha denunciato su social la difficoltà di accedere a esami medici necessari, a causa delle lunghe attese per ottenere un appuntamento. «Ogni sei mesi devo fare la mia terapia di Ocrelizumab per la Sclerosi Multipla», ha dichiarato, spiegando che il Recup ha risposto solo dopo giorni, offrendo un appuntamento a luglio 2025 a Frosinone, a 90 chilometri da casa sua.

Il racconto

In seguito, Mannocchi ha contattato una clinica privata per informazioni sui costi e sulla disponibilità degli esami, ottenendo una risposta più rapida: «Costa 680 euro e c’è posto dopodomani», ha raccontato, sottolineando che è «urgente», e di avere la fortuna di poterselo permettere. Ha dichiarato che «è così che si demoliscono le democrazie», richiamando l’Art. 32 della Costituzione Italiana, che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.

Rocca: «Liste d’attesa sono priorità»

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha dichiarato di essere dispiaciuto per l’accaduto e ha sottolineato che il tema delle liste d’attesa è una priorità assoluta. Ha affermato: «Abbiamo raggiunto un livello di rispetto dei tempi che si avvicina al 96%», ma il suo impegno è concentrato sul restante 4% dove ci sono storie e sofferenze.

Regione Lazio: mancava priorità nella ricetta

In una nota, la Regione Lazio ha spiegato che la ricetta di Mannocchi conteneva classe di priorità ‘altro’, impedendo di prenotare l’esame secondo i normali criteri. La Regione ha già preso provvedimenti per correttezza dell’assistenza sanitaria, specificando che le prestazioni necessarie sono ora prenotabili nelle strutture indicate, con dettagli sui tempi di attesa e priorità degli esami.

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