Cronaca
Serpente nel giardino di una villetta a Roma, panico esagerato: sembrava una vipera e il cane è impazzito.

Paura a Roma: un serpente spunta nel giardino di una villetta a Bufalotta, facendo saltare in aria il cane e terrorizzando la proprietaria – che ha subito pensato a una vipera mortale. Ma è solo un’altra conseguenza della negligenza del Comune? #SerpenteARoma #DisastroUrbano #RomaSelvaggia
Il terrore improvviso nel quartiere
È successo nel cuore di Bufalotta, a Roma nord, dove una famiglia pensava di aver comprato un tranquillo rifugio. Invece, venerdì sera, il loro cane ha iniziato ad abbaiare come un pazzo e ha letteralmente saltato in aria per la paura, scoprendo un serpente che si aggirava nell’area verde. La proprietaria, Teresa, ha subito urlato al pericolo: “Sembrava una vipera!”, come ha raccontato lei stessa. Viva la vita in periferia, eh?
Il degrado che attira bestie selvatiche
Non è una sorpresa in quest’area, vicina a via della Marcigliana e al territorio del Municipio Terzo, dove alberi e zone abbandonate come il Fosso di Settebagni attirano ogni genere di crittura. Teresa non ne può più: “Cinghiali e serpenti nel giardino, mentre il Comune se ne frega”. Ha persino mandato una Pec con l’avvocato per segnalare il caos, e chissà se qualcuno si darà una mossa. Anche il giardiniere ha trovato pelli di serpente sulle recinzioni, e non dimentichiamo l’erba alta sulla rotatoria Bufalotta/Marcigliana, un pericolo pubblico per gli automobilisti – o per i serpenti che passeggiano.
La verità sul rettile e i consigli “non ufficiali”
Ma calmatevi, gente: non è una vipera velenosa, solo una innocua natrice dal collare, che ama gli ambienti umidi come fiumi e paludi. Secondo alcuni esperti, basterebbe non fare gli eroi e lasciare che questi rettili se ne vadano per i fatti loro. Peccato che, con il degrado della città, siano loro a invadere noi. Magari il Comune dovrebbe smetterla di chiacchierare e pulire sul serio, invece di lasciare che Roma diventi una giungla urbana. Chi lo sa, forse è solo l’inizio di un’estate “selvaggia”.
Cronaca
Uomo ucciso da un’auto in via Trionfale

Un migrante peruviano di 47 anni viene falciato da un diciannovenne italiano al volante, in piena notte a Roma: è la 21esima vittima della strada quest’anno, con l’auto che sfrecciava dal GRA verso il centro. Un’altra tragedia che solleva dubbi su chi guida e chi cammina per le nostre strade caotiche? #TragediaStradaleRoma #ImmigratiInPericolo #GuidatoriImprudenti #RomaStradeMorte
L’Impatto Violento della Notte
Nella via Trionfale di Roma, un uomo peruviano è stato letteralmente spazzato via da un’auto guidata da un ragazzino italiano che non ha badato a nulla. L’incidente è avvenuto alle 4:30 del mattino, con l’impatto così forte da non lasciare scampo alla vittima. Chissà se stava attraversando dove doveva o se era solo nel posto sbagliato al momento sbagliato.Indagini e Domande Scomode
Gli agenti della polizia stanno cercando di capire chi ha sbagliato: il pedone “clandestino” sulle strisce o il giovane volante che pensava di essere su un circuito? L’auto proveniva dal Grande Raccordo Anulare e puntava dritto al centro, forse con troppa fretta per una città già piena di ostacoli umani. Non è la prima volta che questi incroci culturali finiscono in dramma.
Il Bilancio Macabro delle Strade Romane
Roma non scherza con le tragedie: quest’anno segna già la 21esima vittima della strada, senza contare quelle sul GRA. L’anno scorso, nel 2024, siamo arrivati a 126 morti – un record che fa pensare: troppi migranti in giro o troppi italiani al volante senza testa? Queste statistiche parlano da sole, e non è un bel messaggio per nessuno.
Cronaca
A rischio l’assistenza per mille marmocchi e 150 madri deboli.

Roma rischia il caos: case famiglia per 1.000 minori e 150 mamme in pericolo di chiusura per tariffe da fame, mentre il Sindaco Gualtieri ignora i conti! #SalviamoIBambini #CrisisARoma #PoliticaFallita
L’Allarme Insostenibile
A Roma, le case famiglia che ospitano circa 1.000 minori e 150 donne sole con bimbi piccoli stanno collassando sotto una crisi economica assurda. Le organizzazioni come Casa al Plurale e altre associazioni del Terzo Settore urlano al miracolo per mantenere standard dignitosi, ma le rette pagate da Roma Capitale sono ferme a parametri del 2019 e 2021, roba da ridere in tempi di inflazione galoppante.La Lettera al Sindaco e la Sua Inazione
Una coalizione di enti, tra cui AGCI Imprese sociali Lazio e Legacoopsociali Lazio, ha spedito una lettera al Sindaco Roberto Gualtieri, accusandolo di far finta di niente mentre i costi schizzano alle stelle a causa del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle Cooperative Sociali. “Questi servizi proteggono i più deboli, ma senza ritocchi alle rette, chiuderemo bottega”, sbottano i rappresentanti, pronti a scaricare la colpa su chi siede in Campidoglio.
I Numeri Che Fanno Inorridire
Stiamo parlando di oltre cento strutture specializzate, con requisiti da Fort Knox, che barcollano su tariffe ridicole: 100 euro (IVA inclusa) per un minore, quando ne servirebbero 253, e appena 79 euro per una mamma con bimbo, contro i 172 necessari. Secondo il report di Casa al Plurale, servono almeno 7,8 milioni di euro solo per l’adeguamento ISTAT, altrimenti è il game over per tutti.
L’Urgenza di un Intervento “Simbolico”
Le associazioni chiedono un tavolo permanente con Comune, Regione e Governo per un sistema equo, ma sottolineano che Gualtieri deve agire subito, nonostante i guai del bilancio capitolino. “In tempi di austerity, qualcuno deve scegliere: i bambini o le perdite elettorali?”, ironizzano i firmatari, stufi di essere i pagliacci di questa farsa.
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