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Cronaca

Torna a rifiorire a Monteverde lo storico glicine amato da Pasolini, nonostante tutto

Il glicine che incantava Pier Paolo Pasolini è tornato a fiorire a Monteverde Vecchio, precisamente in via Giacinto Carini 45, dove il poeta visse con sua madre Susanna. “Io ero morto, e intanto era aprile, e il glicine era qui, a rifiorire” scriveva Pasolini nel 1961 nella sua raccolta di poesie “La religione del mio tempo”, dedicata ai suoi tormenti interiori tra il Friuli e le borgate romane. Quel glicine, simbolo di una storia poetica, è risorto dopo essere stato vittima di imprudenti potature.

Il Glicine di Monteverde

Negli anni Sessanta, questa pianta rampicante era un punto di riferimento all’angolo tra gli archi di Villa Sciarra e via delle Mura Gianicolensi, amata da tutti i monteverdini. Ma due interventi comunali nel 1975 e alcuni lavori privati nei primi anni Duemila hanno cambiato il volto del quartiere, sacrificando la storia e l’architettura locale. Così, il quartiere che ha visto crescere personalità come Caproni, Fuksas e Rodari, ha perso per un po’ il suo celebre glicine. Tuttavia, la natura ha saputo fare il suo corso e la pianta è ricomparsa.

La Rinascita e l’Ammirazione

Due anni fa, in occasione del centenario della nascita di Pasolini, il glicine era già ben visibile. Quest’anno, la sua fioritura ha raggiunto le dimensioni di un tempo, suscitando lo stupore dei residenti e l’entusiasmo dei turisti, che non perdono occasione per immortalare la bellezza di questo “misero glicine fiorito agli angoli di Monteverde” con le loro fotografie. La rinascita di questa pianta è un piccolo miracolo della natura che riporta alla luce un pezzo di storia poetica e urbana di Roma.

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