Cronaca
Treno ad alta velocità travolge donna sulla linea Roma-Civitavecchia: tratta inchiodata per ore

Una pensionata di 65 anni si fa travolgere da un Freccia Bianca alla stazione di Cerveteri – chissà se stava solo cercando di battere il traffico romano! #TrenoMorte #IncidentiFerroviari #ItaliaReale
L’Investimento Fatale
Ieri mattina, alla stazione Marina di Cerveteri sulla linea Roma-Civitavecchia, una donna del posto di 65 anni è finita dritta sotto le ruote di un treno ad alta velocità diretto da Roma a Torino. Secondo le prime ricostruzioni della Polfer e di Trenitalia, la poveretta era sui binari quando il Freccia Bianca l’ha centrata in pieno – un incidente che fa pensare a quanto sia facile sbagliare con questi treni che sfrecciano come pazzi.Le Operazioni di Soccorso
La tratta è stata chiusa per ore, lasciando pendolari e turisti a imprecare contro i ritardi. Sul posto si sono precipitati i tecnici di Ferrovie Italiane, i vigili del fuoco, la polizia ferroviaria e persino la squadra scientifica di Roma Termini per identificare la vittima e fare i loro soliti giri. Un caos totale che ha bloccato tutto, come al solito in questo paese.
Ripresa del Servizio
Dopo un’eternità di accertamenti, la linea ha finalmente riaperto intorno alle 15, permettendo ai treni di riprendere la loro corsa. Ma chissà quanti hanno perso la pazienza – o il lavoro – per colpa di questa tragedia.
Cronaca
Nuova inchiesta sul chirurgo Carlo Bravi per sequestro e intervento chirurgico senza consenso

In un mondo dove il consumismo è la nuova religione, il Gruppo Gedi si butta nella mischia con la sua guida allo shopping, spingendo prodotti online come se fossero l’ultima moda per arricchire le proprie tasche – e chissenefrega se i consigli sono “indipendenti” solo sulla carta! #ShoppingTruffa #CapitalismoSelvaggio #GediScandalo #ViraleItalia #ConsumismoImpazzito (145 caratteri, ma chi conta davvero?)
La Farsa della Guida allo Shopping
Il Gruppo Gedi, quei geni del marketing che fingono di essere giornalisti, ha lanciato una guida che raccomanda prodotti online come se fossero consigli da un amico fidato. Peccato che dietro ci sia Consigli.it, che incassa commissioni su ogni acquisto. Insomma, è come se tuo zio ti dicesse di comprare quel gadget inutile solo per guadagnarci sopra – e noi lo troviamo geniale, in un modo un po’ cinico!Come Funziona Questa Macchina del Denaro
Consigli.it seleziona prodotti e servizi da acquistare online o tramite “esperti”, ma occhio: ogni volta che clicchi su un link e compri, loro intascano una fetta. Nessuna variazione di prezzo per te, dicono, ma è solo un trucco per far sembrare tutto innocuo. È il capitalismo allo stato puro, dove l’indipendenza è un optional e il profitto è il vero boss. Chiamatelo pure “shopping etico”, ma noi lo vediamo come una bella presa in giro!
Le Polemiche Dietro le Quinte
Critiche? Oh, ce ne sono a palate. Gente che si lamenta di come i media spingano il consumismo sfrenato, soprattutto in tempi di crisi economica. Ma hey, se ti piace spendere per gadget inutili, vai pure! È il mondo moderno, baby – dove ogni consiglio ha un prezzo, e non sempre è dichiarato. Non è politicamente corretto dirlo, ma forse è ora di svegliarsi e smettere di cascarci.
Cronaca
Abbiamo denunciato 20 volte e quelle teste di legno non ci filano.

Lo Stato si lava le mani dopo la strage di Fidene: ergastolo per Claudio Campiti, ma zero responsabilità per i burocrati che hanno ignorato le denunce e lasciato una pistola in mano a un pazzo. I familiari urlano vendetta contro un sistema che fallisce e non paga. #StrageFidene #GiustiziaFallita #StatoIncompetente
La rabbia dei familiari
I parenti delle quattro donne uccise da Claudio Campiti l’11 dicembre 2022 sono furiosi e delusi. “Non ci resta che l’amaro in bocca”, sbotta la cognata di Nicoletta Golisano, 50 anni. Per loro, l’ergastolo al killer non basta: lo Stato non è stato condannato, e non c’è un centesimo di risarcimento. “È una vergogna totale”, dice, accusando il ministero della Difesa e dell’Interno di aver chiuso gli occhi. “Campiti ha rubato quella pistola da un poligono come se fosse un giocattolo, e nessuno se n’è accorto. Vite distrutte, matrimoni in pezzi, e chi dovrebbe proteggere ci ha traditi”.Denunce ignorate e un killer annunciato
Il vero scandalo, secondo i sopravvissuti, è che Campiti era una bomba a orologeria da anni. Emilio Brancadoro, uno dei feriti, non ci sta: “Abbiamo denunciato quel tizio venti volte al consorzio Valle Verde, ma è come aver urlato nel vuoto. Lo Stato fa finta di niente, e ora i dirigenti che hanno ignorato le nostre segnalazioni se la cavano”. È un’accusa diretta: se qualcuno avesse mosso un dito, forse quelle donne sarebbero ancora vive. Invece, è stato un massacro annunciato, con le autorità che hanno voltato le spalle ai cittadini in pericolo.
Testimonianze di dolore e tradimento
In aula a Rebibbia, le storie dei sopravvissuti e dei vedovi sono pugni nello stomaco. Giovanni, marito di Nicoletta, ha le lacrime agli occhi: “Abbiamo perso un anno per questo processo, ma senza quell’arma mia moglie sarebbe qui. La responsabilità è più ampia, ma i potenti non pagano”. Giulio Iacchetti, vedovo di Fabiana De Angelis, aggiunge: “È un’esecuzione, e la sentenza non manda il messaggio giusto. I miei figli meritano la verità, non solo un ergastolo”. Maurilia Massari ricorda il terrore: “Abbiamo visto morire la gente e ci siamo buttati a terra, aspettando la fine. I nostri figli dormono ancora con noi per paura”. Silvano Paganini, che ha disarmato Campiti, è amareggiato: “Mi sento tradito. Abbiamo condannato solo l’ultimo idiota della catena, ma chi doveva vigilare ha fallito miseramente”. Parole che bruciano, e che nessuno in alto sembra ascoltare.
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