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Vecchia Roma quartiere Testaccio Non criminale edition VIDEO

Una passeggiata nel cuore di uno dei quartieri più iconici di Roma: Testaccio, rione popolare per eccellenza, con una doppia anima. Da una parte il passato criminale e ribelle, dall’altra il volto autentico della romanità fatta di artisti, attori, grandi lavoratori e famiglie storiche.
Un racconto scanzonato e genuino del quartiere, narrato da chi ci è nato, cresciuto e invecchiato, sempre con il sorriso sulle labbra e la battuta pronta.
Testaccio è il luogo delle amicizie che durano una vita, dei primi amori diventati mogli, dei bar storici e delle panchine della memoria.
Anche la storia di Stefano Antonucci storico attore testaccino che nella sua carriera annovera oltre 100 film con registi ed attori celebri, da Paolo Villaggio a Federico Fellini a Walter Matthau, passando per Gigi Proietti e Roberto Benigni, una carriera di oltre 50 anni che riporta tantissime perle del cinema e della tv italiana.

Un quartiere che ha fatto la storia della città, sorto sulle rovine dell’antico Monte dei Cocci, un’altura artificiale formata dai frammenti delle anfore romane usate per trasportare olio nel porto fluviale. Testaccio è stato anche il cuore pulsante della classe operaia romana grazie al Mattatoio e al mercato rionale, ancora oggi attivissimo.
Ma Testaccio è anche gastronomia vera: qui si mangia ancora come una volta. Dalla trippa alla romana alla coda alla vaccinara, dai carciofi alla giudia alla carbonara fatta come Dio comanda, passando per le fraschette e le trattorie dove il tempo sembra essersi fermato.

Il turismo non ha ancora scalfito del tutto l’anima del rione, ma la movida notturna e la pressione immobiliare lo mettono a dura prova. Eppure, la voce dei testaccini resiste, forte, autentica, come Roma sa essere solo nei suoi quartieri veri.

Se vi piacciono questi racconti dal vivo dei rioni storici di Roma, scrivete nei commenti quale zona vi piacerebbe vedere nel prossimo video.
Roma è una città fatta di mille anime, e noi vogliamo raccontarvele tutte, una passeggiata alla volta.


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