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PD LAZIO Astorre attacca Casapound: “Iperbole, per me…”

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PD LAZIO Astorre attacca Casapound: “Iperbole, per me…”

L’esponente del PD Lazio Astorre attacca Casapound: le dure parole su Facebook.

PD Lazio Astorre attacca Casapound. “Il mio ragionamento e’ stato evidentemente piu’ ampio e articolato, la mia iperbole su Casapound era da incorniciare con virgolette enormi. E’ giusto, anzi doveroso, che io faccia chiarezza in particolare su questa provocazione“. Le parole su Facebook del senatore e candidato alla segreteria del Pd Lazio.

Considero Casapound – aggiunge – un’organizzazione nazi-fascista, che andrebbe chiusa e messa al bando – aggiunge – perche’ e’ una fabbrica di odio, dall’antisemitismo alla xenofobia in un brodo di sottocultura che si muove sulle paure sociali, sui disagi e come abbiamo visto da numerose inchieste non solo di alcune Procure d’Italia anche da inchieste giornalistiche che hanno fatto luce non solo sui metodi, ma anche sul business che fa capo ai vertici dell’organizzazione“.

E’ evidente – sottolinea – che Casapound e’ lontana chilometri dai miei valori, dalla mia cultura e dalla mia visione di una societa’ democratica. Il mio riferimento era relativo alla presenza quotidiana tra le persone. Il Pd ha dato troppo l’impressione di andare col cachemire e meno con le scarpe impolverate a fianco delle persone. Essere percepiti come elite, che ogni tanto scende tra il ‘popolo’ e fa la grazia di ascoltarlo. Io sottolineavo questo, aver perso per tanti motivi che ho ben chiari, l’umilta’, la sensibilita’, il piacere di essere parte delle nostre comunita’“.

Chi mi conosce sa quanto sia presente sui territori – conclude – quanto segua da vicino le istanze dei sindaci, degli amministratori cosi’ come dei cittadini che legittimamente cercano un confronto, un dialogo e giustamente anche di capire meglio l’attivita’ del Pd che cerca ogni giorno di denunciare le nefandezze del governo di Salvini e Di Maio“.

LEGGI ANCHE LE SCRITTE INGIURIOSE CONTRO MONTINO E CIRINNA’

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi
“A Tor Bella Monaca oltre 2100 le persone sottoposte a misure alternative al carcere, secondo uno studio condotto dall’agenzia Lapresse. In pratica, dopo Rebibbia e Regina Coeli, il Municipio VI delle Torri è la terza casa circondariale di Roma, pur essendo a cielo aperto.
Data l’elevata criminalità certificata da questi dati preoccupanti, il controllo del territorio non può essere affidato esclusivamente alle attuali Forze dell’Ordine locali che tanto fanno, nonostante le inadeguate disponibilità di risorse e mezzi. Per questo, come istituzione municipale chiediamo un maggior numero di presidi e uomini, proseguendo quel percorso avviato da due anni a questa parte insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Questore di Roma Roberto Massucci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Franzese e al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Pecci”.
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