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AUTOSTAZIONE TIBURTINA Meleo: “Non ci rinunciamo, ma per ora…”

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AUTOSTAZIONE TIBURTINA Meleo, Assessore alla Città in Movimento, ha fatto chiarezza sullo spostamento del capolinea ad Anagnina.

AUTOSTAZIONE TIBURTINA Meleo, Assessore alla Città in Movimento, ha parlato dello spostamento ad Anagnina del capolinea dei pullman. Uno spostamento che ha creato molte polemiche tra i pendolari romani e non solo. Linda Meleo ha spiegato che l’Assessorato alla Città in Movimento di Roma Capitale è al lavoro per realizzare una nuova autostazione dei pullman nell’area di Tiburtina: l’obiettivo è quello di mantenere un nodo di scambio strategico per la città.

IL COMUNICATO STAMPA

Voglio rassicurare i tanti pendolari che ogni giorno si recano a Roma per lavoro. E’ chiaro che non rinunciamo a Tiburtina, vogliamo recuperare nel più breve tempo possibile l’area del piazzale est di proprietà di Roma Capitale. La scelta di Anagnina è provvisoria, ma sarà comunque occasione per creare un altro nodo di scambio strategico per la nostra città. L’iter permetterà un servizio migliore e più funzionale e soprattutto metteremo fine a una situazione controversa. Siamo sempre aperti al confronto con cittadini e istituzioni per spiegare il percorso intrapreso, nel solco della legalità e della trasparenza. La nostra è stata una scelta di legalità. Ricordo ancora una volta che Tibus occupa gli attuali spazi dell’autostazione Tiburtina in modo abusivo da marzo del 2016. Come amministrazione, invece di procedere all’ennesima proroga abbiamo posto fine alla ‘surreale’ concessione sottoscritta nel 1999. Entro fine anno il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (Simu) bandirà la gara per l’esecuzione dei lavori della stazione Anagnina, operazioni che inizieranno dal 2019. Sottolineo comunque che Anagnina garantisce anche un collegamento diretto con la linea A della metropolitana fino al centro città.  Può quindi divenire un importante snodo strategico per chi arriva a Roma dalla direttrice sud”.

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Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi
“A Tor Bella Monaca oltre 2100 le persone sottoposte a misure alternative al carcere, secondo uno studio condotto dall’agenzia Lapresse. In pratica, dopo Rebibbia e Regina Coeli, il Municipio VI delle Torri è la terza casa circondariale di Roma, pur essendo a cielo aperto.
Data l’elevata criminalità certificata da questi dati preoccupanti, il controllo del territorio non può essere affidato esclusivamente alle attuali Forze dell’Ordine locali che tanto fanno, nonostante le inadeguate disponibilità di risorse e mezzi. Per questo, come istituzione municipale chiediamo un maggior numero di presidi e uomini, proseguendo quel percorso avviato da due anni a questa parte insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Questore di Roma Roberto Massucci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Franzese e al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Pecci”.
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