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Manifesto Razza: Raggi, addio strade intitolate a firmatari. Saranno dedicate a scienziati che si opposero

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Manifesto Razza: Raggi, addio strade intitolate a firmatari. Saranno dedicate a scienziati che si opposero

Sindaca, “Sceglieremo insieme a residenti e studenti su rosa 10 nomi”

Un percorso partecipato con cittadini e studenti per scegliere i nomi da dare a due strade di Roma intitolate ora ad Arturo Donaggio ed Edoardo Zavattari, firmatari del Manifesto della Razza. La Sindaca di Roma Virginia Raggi ha incontrato questa mattina gli alunni di diverse scuole dei Municipi XI e XIV. Un incontro a cui sono stati invitati anche tutti i cittadini residenti nelle vie interessate dal cambio di denominazione. Presenti il vicesindaco di Roma Luca Bergamo, la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il direttore de La Stampa Maurizio MolinariPietro Suber, regista del documentario “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani”,  e Dario Coen, produttore del docufilm. Roma, 15 novembre 2018 – Un percorso partecipato con cittadini e studenti per scegliere i nomi da dare a due strade di Roma intitolate ora ad Arturo Donaggio ed Edoardo Zavattari, firmatari del Manifesto della Razza. La Sindaca di Roma Virginia Raggi ha incontrato questa mattina gli alunni di diverse scuole dei Municipi XI e XIV. Un incontro a cui sono stati invitati anche tutti i cittadini residenti nelle vie interessate dal cambio di denominazione. Presenti il vicesindaco di Roma Luca Bergamo, la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il direttore de La Stampa Maurizio MolinariPietro Suber, regista del documentario “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani”,  e Dario Coen, produttore del docufilm.

Ad 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla firma del Manifesto della Razza la Sindaca Raggi ha scelto di sostituire l’intitolazione delle seguenti vie: Largo Arturo Donaggio, Via Arturo Donaggio in zona Castel Romano nel Municipio XIV, via Edoardo Zavattari in zona Torrevecchia nel Municipio IX.

La commissione toponomastica, presieduta dal vicesindaco e Assessore alla Crescita Culturale Luca Bergamo, ha individuato una rosa di dieci nomi tra cui scegliere, attraverso il percorso partecipato, i due nomi che andranno a sostituire l’attuale intitolazione. Tra i nomi ci sono: Nella Mortara (fisica),  Mario Carrara (medico),  Pierina Scaramella (botanica),  Enrica Calabresi (zoologa),  Franco Rasetti (fisico), Emilio Segrè(fisico), Bruno Touschek (fisico), Francesco Ruffini (giurista e politico), Fabio Luzzato (giurista), Giorgio Levi della Vida (storico delle religioni).

In particolare si è immaginato che la riflessione degli studenti fosse indirizzata verso i primi sette, in quanto scienziati che non hanno sostenuto la teoria delle razze. Prima della fine dell’anno scolastico le scelte degli studenti verranno comunicate alla Sindaca.

I presidenti dei Municipi XI e XIV, Dario D’Innocenti e Alfredo Campagna, hanno coinvolto i propri territori. Presenti oggi all’incontro gli studenti e i docenti delle scuole I.C. Bernardini, plessi Ada Tagliacozzo e Antonio Gramsci, Paola Sarro, scientifico Louis Pasteur, istituto Vittorio Gassman, istituto De Amicis – Cattaneo, istituto tecnico industriale Enrico Fermi, istituto Luigi Einaudi.

“Vogliamo riconoscere il giusto tributo agli scienziati di quegli anni che si opposero fermamente al regime e si rifiutarono di firmare il Manifesto della Razza. Sono felice di condividere con i cittadini e con gli studenti del territorio la scelta di individuare le personalità a cui intitolare le vie. Abbiamo voluto che fosse un percorso partecipato e che iniziasse proprio oggi perché il 15 novembre del 1938 il regime fascista approvò il testo unico per la difesa della razza nella scuola italiana che portò ad estromettere i bambini e le bambine di religione ebraica dalle scuole e alla destituzione dall’insegnamento i docenti di religione ebraica. Roma non dimentica quella pagina buia della storia dell’umanità”, dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi.

Grande gesto della Roma verso Sean Cox

Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi
“A Tor Bella Monaca oltre 2100 le persone sottoposte a misure alternative al carcere, secondo uno studio condotto dall’agenzia Lapresse. In pratica, dopo Rebibbia e Regina Coeli, il Municipio VI delle Torri è la terza casa circondariale di Roma, pur essendo a cielo aperto.
Data l’elevata criminalità certificata da questi dati preoccupanti, il controllo del territorio non può essere affidato esclusivamente alle attuali Forze dell’Ordine locali che tanto fanno, nonostante le inadeguate disponibilità di risorse e mezzi. Per questo, come istituzione municipale chiediamo un maggior numero di presidi e uomini, proseguendo quel percorso avviato da due anni a questa parte insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Questore di Roma Roberto Massucci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Franzese e al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Pecci”.
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