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Finiscono in manette 11 guardie giurate, rubavano dalle macchinette Atac

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Finiscono in manette 11 guardie giurate, rubavano dalle macchinette Atac

Finiscono in manette 11 guardie giurate, sono stati beccati a rubare nelle macchinette Atac

11 persone sono finite in manette nell’ambito dell’operazione sulla scorta delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo Frascati. L’ordinanza emessa dal Comando Provinciale di Roma ha portato alla custodia cautelare degli arresti domicialiari di queste persone. Esse sono state ritenute responsabili di simulazione di reato. Invece due persone, hanno ricevuto l’obbligo giornaliero di apparizione alla polizia giudiziaria. Le operazioni condotte dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno portato a gravi condotte da parte delle guardie particolari giurate (G.P.D.). Erano dei dipendenti della società di vigilanza che si occupavano della gestione dei servizi come: prelievo, ricarica, trasporto e vigilanza dei titoli di viaggio e del denaro delle casse automatiche (parcometri, biglietterie, macchine distributrici di biglietti bus e metro), il tutto ai danni dell’Atac, visto che le proprietà, erano loro.
Sono stati eseguiti diversi controlli prima di procedere con l’arresto, sono state esaminate le macchinette distributrici di biglietti e a quel punto è uscito fuori il sistema criminale semplice messo a punto da queste persone. Riuscivano a togliere dalle macchinette, banconote e monete che alcune volte la macchinetta non riusciva a contare in modo elettronico, non risultando nell’arco della giornata. ondotte criminali sistematiche e fonte di danni costanti per ATAC. Tutto il ricavato, veniva speso per acquistare beni di consumo di varia natura e per il pagamento delle vacanze che si distrubuivano tra di loro. Alcuni preferivano agire individualmente o, comunque, senza dividere con il collega di turno il provento dell’attività illecita. Alla fine della giornata, guadagnavano tra i 250-500 euro a testa alla giornata. Quando gli venivano chiesti dettagli si queste mancanze dalla società titolare, le guardie trovano delle scuse da raccontare o ricorrevano alla simulazione di furto.

 

Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi
“A Tor Bella Monaca oltre 2100 le persone sottoposte a misure alternative al carcere, secondo uno studio condotto dall’agenzia Lapresse. In pratica, dopo Rebibbia e Regina Coeli, il Municipio VI delle Torri è la terza casa circondariale di Roma, pur essendo a cielo aperto.
Data l’elevata criminalità certificata da questi dati preoccupanti, il controllo del territorio non può essere affidato esclusivamente alle attuali Forze dell’Ordine locali che tanto fanno, nonostante le inadeguate disponibilità di risorse e mezzi. Per questo, come istituzione municipale chiediamo un maggior numero di presidi e uomini, proseguendo quel percorso avviato da due anni a questa parte insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Questore di Roma Roberto Massucci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Franzese e al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Pecci”.
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