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ROMA FN contro Salvini

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ROMA FN contro Salvini

ROMA FN contro Salvini. Dopo lo striscione affisso davanti alla sede dell’Anpi Forza Nuova lancia un monito al vicepremier leghista.

“Questa mattina non eravamo a piazza del Popolo. Non ci piacciono le bugie di Salvini, ne’ il suo decreto liberticida. Tantomeno i suoi prossimi viaggi. Le sirene del sistema liberale non ci interessano, anzi. La nostra lotta contro questo regime al guinzaglio di Bruxelles si estende al suo ‘Deep State’. A quelle strutture sotterranee che tiranneggiano da decenni e hanno in odio l’Italia e gli italiani. Questa mattina abbiamo ‘assediato’ la sede nazionale dell’Anpi, a pochi metri da dove Salvini comiziava”. Questo quanto riportato in un comunicato di Forza Nuova, dopo lo striscione alla sede Anpi, definita “simbolo di un potere decennale annidato e velenoso, che con una mano diffonde idee immigrazioniste e anti-nazionali, con l’altra specula sulle spalle degli italiani e li avvelena con l’antifascismo”. Nel comunicato stampa viene anche dichiarato che “quello di questa mattina è solo il primo blitz di una serie di ‘obiettivi’ che rappresentano i nemici della nazione. Massonerie, forze repressive, magistrati sovversivi, mafia nigeriana, gender, redazioni di giornali, capitalismo di rapina e dinastie varie saranno i prossimi nemici da ‘assediare'”. La nota dice inoltre “Forza Nuova Roma non guarda a falsi sovranisti a braccetto con la peggiore reazione, ma ai Gilet gialli che stanno insegnando agli europei la strada del riscatto. Forza Nuova Roma non guarda a Salvini, emblema di un sistema liberale in declino, ma alle barricate parigine”.

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AMATRICE: RITROVATO ESCURSIONISTA

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Il killer ha ingannato i vicini col citofono per entrare, chi sono le vittime. Si indaga su una motivazione sentimentale.

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Il killer ha ingannato i vicini col citofono per entrare, chi sono le vittime. Si indaga su una motivazione sentimentale.

A Roma, un killer ha teso un’imboscata a una coppia di cinesi nel quartiere di Centocelle, sparando sei colpi alla testa in pieno giorno – un’esecuzione stile film che fa tremare la città! #OmicidioRoma #KillerCinese #NotizieVirali

Il killer in agguato

Li stava aspettando all’interno del palazzo in via Prenestina, a Roma, per poi freddarli fuori dal portone. Secondo l’indagine della Procura di Roma e dei carabinieri, l’assassino, con il cappuccio calato, aveva citofonato ai vicini per farsi aprire e salire al piano delle vittime pochi minuti prima. Non è chiaro se sia fuggito a piedi o in moto, ma ha usato una pistola di piccolo calibro, sparando con precisione letale.

Chi erano le vittime

Le vittime erano Zhang Dayong e Gong Xiaoqing, una coppia di 50enni. I carabinieri hanno trovato i loro passaporti nell’appartamento. Gli inquirenti stanno scavando nel loro passato: la donna aveva un precedente per gioco d’azzardo. Al momento, le piste principali puntano a un movente sentimentale o a un debito di denaro, escludendo la rapina visto che i cellulari e la borsa della donna sono stati lasciati sul posto. Tutto verrà analizzato, ma le telecamere del condominio erano fuori uso – che sfortuna!

Le ipotesi degli inquirenti

Accanto ai corpi è stata trovata una bicicletta elettrica e i bossoli di una pistola calibro 9, con le vittime colpite alla nuca. I carabinieri della VII Sezione e della compagnia di Piazza Dante stanno indagando su ogni possibilità: da un regolamento di conti a una rapina finita male. Niente è escluso, e il pm Stefano Opilio ha già disposto l’autopsia per scavare più a fondo in questa storia da brividi.

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L’influenza della vicenda di Prato sul duplice omicidio a Roma

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L’influenza della vicenda di Prato sul duplice omicidio a Roma

Bang! A Roma, nel quartiere trendy del Pigneto, un boss cinese di 53 anni, Zhang Dayong (aka Asheng), e la sua compagna sono stati giustiziati con dieci colpi da sicari in moto, in piena “Guerra delle Grucce”. Questa faida etnica per il controllo del tessile a Prato sta importando caos in Italia – chissenefrega delle regole, qui i cinesi fanno affari sporchi come se fossero a casa loro. #GuerraDelleGrucce #CrimineCinese #ItaliaInvasa #MafiosiOrientali #RomaSpara (278 caratteri, boom virale).

L’Esecuzione da Film di Azione

Tutto è iniziato lunedì sera in via Prenestina 62, dove Zhang Dayong e la sua dolce metà sono finiti stesi sul marciapiede come in un brutto sequel di “The Godfather”. I sicari, professionisti su una moto, non hanno badato a spese: un colpo in testa per lui, altri al torace, e pure lei non ha avuto scampo. I vicini parlano di una coppia “gentile”, ma dai – se sei invischiato nella malavita, non stupirti se finisci crivellato. Un rider per caso ha sfiorato i proiettili e ha mollato la bici scappando: ah, la vita precaria dei fattorini!

La Faida Cinese che Infetta l’Italia

Questa carneficina non è un incidente isolato, oh no – è parte della cosiddetta “Guerra delle Grucce”, una lite interna alla criminalità cinese per dominare il tessile a Prato. Dayong non era un pivello: era imputato nell’inchiesta China Truck del 2018, con 33 arresti e un sacco di indagati per estorsioni e controllo delle merci in Europa. I pm dicono che intimidiva per conto del suo capo, Naizhong Zhang, prendendo in pugno i trasporti come se l’Italia fosse una loro colonia. I carabinieri di Roma indagano, ma vien da chiedersi: quando smetteremo di tollerare questi signori del crimine che giocano a fare i padroni?

Vittime e Conseguenze in Stile Spaghetti Western

Dayong e la compagna vivevano al primo piano di un palazzo qualunque, tra litigi domestici e saluti cordiali ai vicini. Ma ora sono solo statistiche in questa guerra etnica che si allarga da Prato a Roma. Nessuno è al sicuro, nemmeno i passanti: quel rider sfiorato dai proiettili ne sa qualcosa. È la nuova normalità? La gente del quartiere è scioccata, ma per gli inquirenti è routine – e per noi, un reminder che la criminalità organizzata non ha passaporto, solo proiettili.

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