Seguici sui Social

Ultime Notizie Roma

Sequestrati 75.000 scarpe dal valore di 2 milioni. Ecco perché

Pubblicato

il

Sequestrati 75.000 scarpe dal valore di 2 milioni. Ecco perché

La Guardia di Finanza ha sequestrato ben 75.000 scarpe dal valore di 2 milioni di euro

Sono state sequestrate le calzature perché contraffatte, venivano importante dalla Cina con i marchi di: Nike, Adidas, Saucony e Balenciaga tutti modelli dell’anno in corso e riprodotti alla perfezione. Infatti erano compresi tutti gli accessori di marca per non far notare le differenze. Un italiano e un bangalese, caricavano insieme la merce in un capannone collocato nella zona dell’uscita Prenestina Grande Raccordo Anulare. Mentre erano nelle vicinanze, i finanzieri del Gruppo Fiumicino in servizio, hanno notato questi movimenti sospetti e così hanno notato il tutto e si sono messi a seguire i due. Non utilizzavano solo quel capanno, ma alla fine sono arrivati a un magazzino più piccolo vicino la Casilina e hanno beccato i due mentre scaricavano la merce nel deposito utilizzato i tir. Questi, sarebbero serviti per il smistamento delle scarpe sul territorio. I militari, a quel punto, sono entrati all’interno dei locali trovando migliaia di colli contenenti delle anonime calzature con marchi apparentemente regolari, per le Adidas venivano utilizzate delle ”striscette di congiunzione” a coprire le tre del noto brand e delle ”toppe di stoffa”, mentre per i modelli Saucony il logo era realizzabile semplicemente asportando tre piccoli cerchietti dalla fascia di pelle a ”S” stilizzata. Questa merce se venduta, avrebbe fatto guadagnare 2 milioni di euro al mercato clandestino. I responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria Capitolina, per concorso nei reati di contraffazione, introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi e ricettazione.

ECCO LE CONDIZIONI DEL GEMELLO DEL BAMBINO CIRCONCISO

 

Ultime Notizie Roma

Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Pubblicato

il

Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

Continua a leggere

Ultime Notizie Roma

Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

Pubblicato

il

Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025