Cronaca
ROMA Raffica di arresti e sequestri di cocaina a Tor Bella Monaca e Tor Vergata

ROMA Raffica di arresti e sequestri di cocaina a Tor Bella Monaca e Tor Vergata.
ROMA Raffica di arresti e sequestri di cocaina a Tor Bella Monaca e Tor Vergata. E’ il bilancio di un servizio ad ampio raggio svolto nelle ultime 48 ore dai Carabinieri della Compagnia di Frascati nelle aree comprese tra le due zone.
Nel corso di quest’attività di contrasto di ogni forma di illegalità, i militari hanno arrestato 16 persone e sequestrato oltre 150 dosi di cocaina e circa 21.000 euro in contanti.
Degli arrestati, otto – di età compresa tra i 15 e 43 anni – sono stati sorpresi a cedere dosi di in alcune note piazze di spaccio di via dell’Archeologia. Perquisiti, sono stati trovati in possesso, oltre che dello stupefacente, anche di denaro contante, provento delle attività illecite. Di questo gruppo faceva parte un 25enne romano, bloccato dopo essere stato notato a scambiare una dose con un giovane acquirente. Perquisito sia personalmente che presso la propria abitazione, è stato trovato in possesso di un bilancino e materiale per il confezionamento delle dosi. I Carabinieri hanno rinvenuto anche un blocco notes con appunti sull’attività di spaccio e circa 20.000 euro in contanti, provento dello spaccio.
Un 20enne è stato invece arrestato, sempre in via dell’Archeologia, dopo essere stato trovato in possesso di una decina di dosi di cocaina.
Dopo un controllo nella nota piazza di spaccio di via San Biagio Platani, i Carabinieri hanno fermato un 18enne, con precedenti negli ambienti della droga. Nascoste in un marsupio, che il ragazzo portava sotto il giubbotto, sono state rinvenute 50 dosi di cocaina. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Stesso provvedimento anche per una cittadina romena 44enne, accusata di furto aggravato. La donna, quando è stata bloccata, aveva appena oltrepassato le barriere antitaccheggio di un negozio di abbigliamento. In una borsa le sono stati trovati alcuni capi di abbigliamento risultati con le placche antitaccheggio forzate.
Manette ai polsi inoltre per 6 persone di età compresa tra i 25 e i 48 anni. Controllate dai Carabinieri, sono infatti risultate destinatarie di ordinanze di misure cautelari.
Nei pressi di via dell’Archeologia, è stato invece arrestato un 36enne romano per evasione. Già agli arresti domiciliari per reati inerenti gli stupefacenti, è stato riconosciuto dai Carabinieri. I quali, dopo aver certificato che non aveva autorizzazione, lo hanno subito bloccato e ammanettato.
Durante le attività i Carabinieri hanno identificato 145 persone e controllato 85 veicoli.
Cronaca
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Le Testimonianze
Immaginate la sorpresa quando Papa Francesco, con la sua umiltà disarmante, strinse la mano a nonna Rosina nella Casa della Carità della parrocchia di San Gregorio Magno, dandole la forza per affrontare la malattia. L’allora parroco Don Renzo Chiesa ricorda vividly quel momento: “Quando scese dall’utilitaria, chiese: ‘Ma questa è la famosa Magliana?'”. E non è finita qui: in un incontro esclusivo a Corviale con l’associazione Piacca, che aiuta chi ha avuto guai con la giustizia, Francesco volle ascoltare storie personali. Massimiliano Lustri, un tempo noto come “Er tapparella”, racconta: “Rise a crepapelle ascoltando i miei aneddoti, come quella volta che in un appartamento finii per pranzare con un’anziana”. Quell’incontro magico cambiò tutto: i ragazzi dell’associazione si reintegrarono nella società e ancora oggi portano al collo il rosario regalato dal Papa.
L’Abbraccio
E se vi dicessimo che un semplice abbraccio del Papa ha consolato un bimbo e lasciato un segno indelebile? Durante la visita alla parrocchia San Paolo della Croce al Serpentone, Francesco abbracciò Emanuele, un ragazzino di 8 anni, che con voce tremante gli chiese: “Mio papà è morto, era ateo, ma ci ha fatto battezzare, ora dov’è? Sta in paradiso?”. Il parroco Don Roberto Cattaneo, ancora emozionato, rivela: “Negli anni, il Pontefice mi chiamava per sapere come stava Emanuele”. Oggi, a 17 anni, Emanuele si è commosso profondamente alla notizia della scomparsa di Francesco, sostenuto dalla mamma Elisabetta Pacciotti: “Per lui è come aver perso un altro papà; il Papa lo rassicurò dicendo che suo padre era sicuramente in paradiso”. Ma le sorprese non si fermano: durante la pandemia, Francesco chiamò inaspettatamente per una benedizione in streaming, dimostrando un’umiltà che lascia senza parole. E poi, c’è la storia di Cinzia Desiati, la mamma di Fabrizio Di Bitetto, morto in un incidente: “Ricevetti una telefonata da un numero privato: ‘Sono Papa Francesco, non è uno scherzo’. Quella chiacchierata fu come una carezza, e mantenne la promessa invitandoci in Vaticano”.
L’Incontro
Preparatevi a storie che vi faranno riflettere: Francesco era maestro nell’incontrare chi ne aveva più bisogno, come quando abbracciò Serena, una mamma che aveva perso la figlioletta Angelica. Oppure, nella parrocchia di Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, dove in un ritrovo informale ascoltò i giovani dell’oratorio, rispondendo a domande su come pregare: “È importante sentire lo sguardo di Dio e vivere la ‘chiesa in uscita’, scendendo in strada per aiutare”. E chi dimentica quando si riunì in preghiera nel cortile di un condominio in via della Palmarola, senza preavviso, raccomandando alle famiglie: “Ascoltate i vostri figli”. Persino in centro, fece capolino nel negozio di dischi in via della Minerva o dal fidato ottico Alessandro Spiezia in via del Babuino: “Venne di persona per le lenti, dicendo che ‘dall’ottico si va di persona’. La sua umiltà mi ha sempre spiazzato; non voleva sprechi e con me aveva un’amicizia che mi ha riempito il cuore”.
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A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

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L’Incidente Sconvolgente nel Cuore di Roma
Un pomeriggio apparentemente sereno si è trasformato in un momento di puro terrore per una mamma e il suo bambino, mentre camminavano nei pressi di piazza Dante, nel vivace rione Esquilino. L’uomo, di origini straniere e visibilmente alterato dall’alcol, brandiva il collo di una bottiglia di vetro, creando un’atmosfera di paura e tensione inaspettata.
La Testimonianza della Mamma Terrorizzata
Anna M. ha raccontato i dettagli di quell’incontro agghiacciante: “Erano circa le 18 e io e mio figlio stavamo tornando a casa dopo una giornata al parco. Il bambino era stanco ma felice, e le giornate più lunghe rendevano tutto così piacevole”. Ma improvvisamente, l’uomo ha iniziato a seguirli, accelerando i passi e gridando insulti, lasciando la donna in preda al panico.
L’Aggressione e il Momento di Paura
Nonostante i tentativi di distrarre il piccolo e accelerare, l’aggressore li ha raggiunti, afferrando il braccio della mamma e puntandole il collo della bottiglia quasi in faccia. “Voleva soldi e il bambino ha iniziato a piangere, mentre lui rideva in modo inquietante”, ha spiegato Anna. Per liberarsi, ha dovuto cedere 50 euro, sperando che l’incubo finisse lì e che l’uomo scomparisse. Da quel momento, il piccolo è rimasto profondamente scosso, e la mamma ora si chiede come vivere in un quartiere dove eventi del genere sembrano all’ordine del giorno.
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