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Cronaca

ROMA Operazione della Finanza: sequestrati 10 milioni

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ROMA Operazione della Finanza: sequestrati 10 milioni

Importante operazione dei militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma. In esecuzione di una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal tribunale sezione specializzata misure di prevenzione hanno sequestrato tra le province di Roma, Frosinone, Latina, Livorno, Milano e Reggio Calabria, un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare del valore di circa 10 milioni di euro.

Il patrimonio sequestrato dalla Finanza risulta riconducibile a una famiglia calabrese dedita a numerosi reati. I beni sottoposti a vincolo sono risultati, a vario titolo, nella disponibilità della famiglia, da anni residente tra Roma e provincia. F.M., capostipite imprenditore ottantottenne, la moglie C.F., ottantenne, e dai due figli, G.M. di 53 anni in carcere e A.M. di anni 51. Tutti gravati da precedenti penali e sentenze definitive di condanna per reati contro il patrimonio. Reati commessi, anche in forma associativa, nella provincia di Roma.

Il provvedimento, eseguito dalla compagnia di Frascati, è il risultato di complesse indagini economico patrimoniali condotte, ai sensi del codice antimafia, sotto la direzione della Procura di Roma. Si fonda inoltre sul riconoscimento, a carico della famiglia, di un’allarmante pericolosità sociale. Definendoli “stabilmente dediti al compimento di attività delittuose compiute, nel corso di vari anni, in forma associativa e altamente remunerativa. E nessun effetto deterrente o rieducativo hanno prodotto, non solo le numerosissime condanne emesse a loro carico, ma nemmeno i periodi di detenzione scontati come pene o in forza di misure cautelari”.

Gli accertamenti dei finanzieri hanno rilevato un rapporto sproporzionato tra redditi dichiarati, quasi inesistenti, e il tenore di vita e il patrimonio loro riconducibile. I militari hanno sequestrato, in quanto ritenuti acquisiti con proventi di attività illecite, 24 immobili tra appartamenti, villa e terreni, 32 autovetture, un’imbarcazione a vela, conti correnti, quote societarie, capitale e un intero compendio aziendale costituito da cinque società operanti nei settori immobiliare e del commercio di autoveicoli. Gestito dai due fratelli anche un locale della movida romana, in zona Tiburtina, particolarmente attivo nell’organizzazione di eventi e concerti. Anch’esso oggetto dell’odierno provvedimento.

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Cronaca

Una monetina alla volta: il percorso verso 20.000 euro

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Una monetina alla volta: il percorso verso 20.000 euro

#FurtoSottoTerra Hai mai immaginato che un semplice tecnico potesse rubare migliaia di euro dalle macchinette della metropolitana, trasformando il suo lavoro in una miniera d’oro? Scopri i dettagli scioccanti di questa storia che ha fatto tremare Roma!

I FATTI

In soli quattro mesi, un tecnico incaricato di riparare le biglietterie elettroniche dell’Atac ha messo a segno un colpo da maestro, sottraendo monete una dopo l’altra durante i suoi turni. Immagina la sorpresa quando si è scoperto che aveva accumulato ben 19.236,87 euro, una somma che ora deve restituire per intero. La Corte dei conti ha accolto le accuse della Procura, condannandolo per danno erariale, mentre in tribunale ha patteggiato due anni di reclusione per peculato. Ma come è stato possibile? Le indagini interne e i video delle telecamere lo hanno immortalato mentre svuotava le macchinette e riempiva la sua borsa di monetine.

L’INDAGINE

E se ti dicessimo che tutto è iniziato con una semplice verifica delle rendicontazioni? Dal 1° ottobre 2021 all’11 febbraio 2022, questo dipendente di una ditta esterna all’Atac ha sistematicamente depredato le macchinette nelle stazioni della metropolitana. La denuncia del responsabile della sicurezza ha innescato controlli rigorosi: appostamenti, analisi dei filmati e verifiche incrociate hanno puntato il dito su di lui, colpendolo quasi in flagrante. Da lì, l’inchiesta penale ha preso forma, portando al processo e alla condanna che ora fa scalpore. Chissà quanti altri segreti nasconde il mondo dei trasporti pubblici!

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Scoperto un nascondiglio pericoloso nella casa di un 60enne: il ruolo inaspettato di un militare in pensione

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Scoperto un nascondiglio pericoloso nella casa di un 60enne: il ruolo inaspettato di un militare in pensione

#Hai mai immaginato di trovare una molotov per strada e finire dritto in tribunale? #MisteroAGarbatella #ArrestoSconvolgente

L’Incredibile Inseguimento

Un militare fuori servizio ha notato qualcosa di strano in un parco della zona Garbatella: un uomo di 60 anni, Valerio A., che si aggirava con una busta sospetta. All’interno, una molotov che, secondo il testimone, l’uomo avrebbe tentato di accendere. Con precedenti per droga, Valerio è stato seguito fino a una chiesa, dove ha appoggiato la bottiglia sugli scalini, venendo immediatamente arrestato. La scena ha tutti i contorni di un thriller urbano che lascia senza fiato.

Le Dichiarazioni Sbalorditive

In aula, durante il processo per direttissima, Valerio A. ha cercato di spiegare l’accaduto con una storia che ha suscitato non poca curiosità: “L’ho trovata per terra e volevo solo buttarla via”. Ma il pubblico ministero non ha creduto a questa versione, chiedendo la custodia cautelare in carcere. I giudici, però, hanno convalidato l’arresto senza disporre la detenzione, lasciando l’uomo libero in attesa del processo per detenzione di materiale esplosivo. Chissà quali altri segreti emergeranno?

Gli Scoperta Shock a Casa Sua

Le indagini non si sono fermate all’arresto: durante una perquisizione nell’abitazione del 60enne, sono saltati fuori altri materiali esplosivi, simili a fuochi d’artificio di Capodanno, nascosti in una scatola insieme a un fregio con stella rossa e falce e martello. Interrogato sui possibili legami politici, Valerio ha negato tutto: “Non ne so nulla, l’ho comprata così”. Ha poi raccontato di aver trovato la molotov per strada durante le pulizie post-Capodanno, cercando invano di smaltirla senza destare sospetti. Ma è davvero tutto un equivoco, o c’è di più in questa vicenda intrigante?

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