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ROMA Bimbe avvelenate all’asilo comunale

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ROMA Bimbe avvelenate all’asilo comunale

ROMA L’erba alta oltre ad essere un problema di decoro è diventata ora questione di vita o di morte. Lo sanno bene i genitori di due bimbe di tre e due anni e mezzo.

Le due hanno colto e ingerito delle bacche di pan di serpe contenenti cianuro nel giardino dell’asilo nido ‘Il lirio d’oro’. Struttura con 69 bimbi sulla Portuense, adiacente alla Fiera di Roma. Le bimbe hanno rischiato di morire. La più grande è riuscita a dare l’allarme correndo verso le educatrici in lacrime e con la bocca gonfia. La più piccola è rimasta in un angolo sofferente con la lingua tumefatta cercando di trattenere la saliva che, complice l’orticaria alla gola e alla trachea, ha rischiato di soffocarla. Ore di paura, in cui la terapia e le flebo dei medici del San Camillo e del centro antiveleni del Bambin Gesù, hanno bloccato l’avvelenamento.

Il giardino ora è stato chiuso e i genitori delle bimbe denunceranno il Comune. Lunedì la Procura aprirà un fascicolo. I reati ipotizzabili sono abbandono di incapace e lesioni. Proprio un anno fa, il 21 giugno 2018, una delle due mamme, Emanuela Di Teodoro, aveva segnalato tutto. Ottenne allora una commissione municipale in cui emerse il rischio di un incendio per l’erba alta vicino a un serbatoio di combustibile. Il Servizio giardini metteva su però il solito ritornello: «Non abbiamo i mezzi e il Municipio non ha mai fatto schifo come in questi ultimi due anni».

Disse anche che il minisindaco Mario Torelli (sfiduciato lo scorso 9 aprile ma riconfermato alla guida del Municipio dalla sindaca Raggi, ndr) dopo aver sollecitato gli interventi sul verde per la visita di Papa Francesco «lo invitò per le vie brevi a non occuparsene più». Come scrive su Facebook la signora ammettendo di averla votata: «La sindaca Raggi è una sindaca social e si vanta della sua attenzione per i Nidi comunali. Peccato che questo non significhi soltanto aprirli ma anche manutenerli. Ero disperata, mia figlia poteva entrare in coma».

L’ambulanza ha impiegato 45 minuti per arrivare. Hanno sbagliato due volte l’ingresso perché l’asilo non è segnalato. Manca la segnaletica stradale. Ma sono le erbacce che impensieriscono più di tutto i genitori. Quando il Servizio Giardini avanzò il problema dell’asilo ‘Il Lirio d’oro’ alla dirigente del Dipartimento Ambiente Rosalba Matassa, lei consigliò di aumentare le risorse umane facendo lavorare detenuti, richiedenti asilo o pecore.

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ROMA – DONNE ROM INCINTE IN TRASFERTA A MILANO

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Museo della Shoah: respinto il ricorso dei residenti presso Villa Torlonia, lavori in corso

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Museo della Shoah: respinto il ricorso dei residenti presso Villa Torlonia, lavori in corso

#MisteroSvelatoSulCantiereControverso: Il TAR ribalta le accuse su un sito storico sensibile!

La Decisione Shock del TAR

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha fatto un passo decisivo acquisendo i documenti cruciali sul cantiere direttamente dal Campidoglio, alimentando la curiosità su cosa potrebbe nascondere questa inchiesta. Gli esperti si chiedono se questa mossa porterà a rivelazioni inattese che cambieranno il corso della vicenda.

La Tesi del Comitato Smentita

Il TAR ha respinto con forza le argomentazioni del Comitato, che insisteva sul rischio sicurezza come punto centrale. Ma cosa ha convinto i giudici a ignorare queste preoccupazioni? Si tratta di un colpo di scena che fa sorgere domande su quali prove nascoste abbiano influenzato la decisione, lasciando tutti in attesa di ulteriori dettagli.

Un Luogo di Memoria Diventa Obiettivo Sensibile

Definendo il sito come un “obiettivo sensibile”, il TAR ha evidenziato l’importanza storica e emotiva del luogo, che ora è al centro di un dibattito affascinante. Quali segreti custodisce questo posto e perché è finito sotto i riflettori? Questa classificazione potrebbe aprire la porta a sviluppi imprevedibili che tengono i lettori con il fiato sospeso.

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In nome del Papa, blocco dei bus nel centro di Roma: quali linee si fermano il 26 aprile

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In nome del Papa, blocco dei bus nel centro di Roma: quali linee si fermano il 26 aprile

#RomaInCaosPerIFuneraliDiPapaFrancesco: Scopri come i trasporti pubblici di Roma saranno sconvolti in modo epico per l’evento del secolo!

L’inevitabile stop al trasporto pubblico

Il 26 aprile, il centro di Roma si prepara a un vero e proprio blocco del traffico pubblico per i funerali di Papa Francesco, attirando orde di fedeli e curiosi. Immagina strade affollate e autobus fermi: Atac e il Comune hanno deciso di sospendere quasi tutti i mezzi di superficie che passano vicino al Vaticano o al percorso del corteo funebre. Solo la linea 514 dei tram continuerà a correre, sostituendo temporaneamente le linee 5 e 14.

Le linee più colpite: un elenco che ti lascerà a bocca aperta

Tra le sospensioni più eclatanti, decine di linee bus e tram andranno in vacanza forzata. Niente corse per i bus 30, 34, 40, 46, 51, 64, 70, 71, 100, 117, 119, 280 e 628, mentre i tram 2, 3, 8 e 19 saranno rimpiazzati da autobus. Ma non è tutto: altre linee subiranno deviazioni sorprendenti, come la 16 che aggira Santa Maria Maggiore, la 32 che si ferma a piazzale Clodio senza arrivare a Ottaviano, o la 49 sospesa tra piazza Irnerio e piazza Cavour. Anche la 60 limiterà il percorso tra piazza della Repubblica e piazza Venezia, e la 62 sarà interrotta tra piazza Barberini e la stazione di San Pietro.

Alternative smart per non rimanere bloccati

Per evitare il caos totale, Atac consiglia di affidarsi alla metropolitana, che sarà potenziata con corse fino all’1.30 già dalla notte precedente. Nelle notti tra il 25 e il 26, e tra il 26 e il 27 aprile, l’intera rete metro estenderà gli orari. Se stai puntando a San Pietro, scendi alle fermate Cipro o Ottaviano sulla linea A, o usa le ferrovie urbane FL3 e FL5 dalla stazione Roma San Pietro. Chissà quante sorprese ti aspettano in questa giornata storica!

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