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Cronaca

LATINA Sedicenne accoltella il patrigno

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LATINA Sedicenne accoltella il patrigno

“È vero. L’ho colpito. Ma non ce la faccio più a vederlo mentre aggredisce mamma e mia sorella”. Queste le parole rilasciate alla Polizia al termine di una fuga durata circa dodici ore da un sedicenne di Giulianello, frazione di Cori, in provincia di Latina.

Una brutta storia divenuta oggetto d’indagine quando al pronto soccorso dell’ospedale di Velletri è giunto un quarantatreenne con ferite da taglio a un braccio. Avendo perso molto sangue l’uomo è stato sottoposto a intervento chirurgico. Allertato il commissariato è emerso che ad accoltellare C.D., il nome del ferito, era stato il figliastro sedicenne. L’indagine è passata al commissariato di Cisterna. Presto è arrivata la conferma.

L’uomo, che si trovava ai domiciliari con l’accusa di aver compiuto reati contro il patrimonio e contro la persona, era stato accoltellato in casa dal figlio della compagna nel corso di una lite e che il giovane era poi fuggito. Gli agenti, localizzato il cellulare del giovane, lo hanno rintracciato. Il sedicenne ha raccontato di essere stanco delle continue aggressioni del patrigno ai danni della madre e della sorella diciottenne. Il minore ha confessato agli investigatori di aver maturato un odio profondo nei confronti dell’uomo, definito violento e prevaricatore.

Tanto che aveva iniziato ad armarsi, accumulando diversi coltelli, spade e tirapugni, immediatamente sequestrati. Il ragazzo è ora indagato con l’accusa di lesioni aggravate dall’uso delle armi. Visto il contesto in cui si trovava e su cui stanno lavorando i servizi sociali è stato portato in una struttura protetta. La madre e la sorella non sembrano intenzionate a denunciare il quarantatreenne per le violenze subite, un particolare che rende difficili le indagini.

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CASO ORLANDI – PRESTO L’APERTURA DI DUE NUOVI OSSARI

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Cronaca

Una monetina alla volta: il percorso verso 20.000 euro

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Una monetina alla volta: il percorso verso 20.000 euro

#FurtoSottoTerra Hai mai immaginato che un semplice tecnico potesse rubare migliaia di euro dalle macchinette della metropolitana, trasformando il suo lavoro in una miniera d’oro? Scopri i dettagli scioccanti di questa storia che ha fatto tremare Roma!

I FATTI

In soli quattro mesi, un tecnico incaricato di riparare le biglietterie elettroniche dell’Atac ha messo a segno un colpo da maestro, sottraendo monete una dopo l’altra durante i suoi turni. Immagina la sorpresa quando si è scoperto che aveva accumulato ben 19.236,87 euro, una somma che ora deve restituire per intero. La Corte dei conti ha accolto le accuse della Procura, condannandolo per danno erariale, mentre in tribunale ha patteggiato due anni di reclusione per peculato. Ma come è stato possibile? Le indagini interne e i video delle telecamere lo hanno immortalato mentre svuotava le macchinette e riempiva la sua borsa di monetine.

L’INDAGINE

E se ti dicessimo che tutto è iniziato con una semplice verifica delle rendicontazioni? Dal 1° ottobre 2021 all’11 febbraio 2022, questo dipendente di una ditta esterna all’Atac ha sistematicamente depredato le macchinette nelle stazioni della metropolitana. La denuncia del responsabile della sicurezza ha innescato controlli rigorosi: appostamenti, analisi dei filmati e verifiche incrociate hanno puntato il dito su di lui, colpendolo quasi in flagrante. Da lì, l’inchiesta penale ha preso forma, portando al processo e alla condanna che ora fa scalpore. Chissà quanti altri segreti nasconde il mondo dei trasporti pubblici!

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Scoperto un nascondiglio pericoloso nella casa di un 60enne: il ruolo inaspettato di un militare in pensione

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Scoperto un nascondiglio pericoloso nella casa di un 60enne: il ruolo inaspettato di un militare in pensione

#Hai mai immaginato di trovare una molotov per strada e finire dritto in tribunale? #MisteroAGarbatella #ArrestoSconvolgente

L’Incredibile Inseguimento

Un militare fuori servizio ha notato qualcosa di strano in un parco della zona Garbatella: un uomo di 60 anni, Valerio A., che si aggirava con una busta sospetta. All’interno, una molotov che, secondo il testimone, l’uomo avrebbe tentato di accendere. Con precedenti per droga, Valerio è stato seguito fino a una chiesa, dove ha appoggiato la bottiglia sugli scalini, venendo immediatamente arrestato. La scena ha tutti i contorni di un thriller urbano che lascia senza fiato.

Le Dichiarazioni Sbalorditive

In aula, durante il processo per direttissima, Valerio A. ha cercato di spiegare l’accaduto con una storia che ha suscitato non poca curiosità: “L’ho trovata per terra e volevo solo buttarla via”. Ma il pubblico ministero non ha creduto a questa versione, chiedendo la custodia cautelare in carcere. I giudici, però, hanno convalidato l’arresto senza disporre la detenzione, lasciando l’uomo libero in attesa del processo per detenzione di materiale esplosivo. Chissà quali altri segreti emergeranno?

Gli Scoperta Shock a Casa Sua

Le indagini non si sono fermate all’arresto: durante una perquisizione nell’abitazione del 60enne, sono saltati fuori altri materiali esplosivi, simili a fuochi d’artificio di Capodanno, nascosti in una scatola insieme a un fregio con stella rossa e falce e martello. Interrogato sui possibili legami politici, Valerio ha negato tutto: “Non ne so nulla, l’ho comprata così”. Ha poi raccontato di aver trovato la molotov per strada durante le pulizie post-Capodanno, cercando invano di smaltirla senza destare sospetti. Ma è davvero tutto un equivoco, o c’è di più in questa vicenda intrigante?

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