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IRAN Precipita aereo ucraino: 176 i morti

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IRAN Precipita aereo ucraino: 176 i morti

Non solo la crisi tra Iran e Usa anche una sciagura aerea nei cieli di Teheran. In Iran un aereo ucraino, un Boeing 737, precipita poco dopo il decollo dall’aeroporto. Il velivolo era diretto a Kiev. A bordo, secondo fonti iraniane, 167 passeggeri e 9 persone di equipaggio. Non risultano esserci superstiti.

La tragedia è avvenuta poco dopo il lancio di una pioggia di missili iraniani su due basi irachene che ospitano truppe americane e non è chiaro se ci siano legami con la crisi in corso. L’aereo ucraino, come fatto sapere dal portavoce dell’autorità aeroportuali iraniane Fars, è precipitato poco dopo il decollo dall’aeroporto internazionale Imam Khomeini, in Iran, “per problemi tecnici”.

I dati di volo mostrano che l’aereo ha raggiunto un’altitudine di 7.925 piedi, circa 2,4 km, e poi, circa 3 minuti e 42 secondi dopo il decollo, è scomparso. Le foto pubblicate dall’agenzia statale Irna mostrano le immagini del velivolo schiantato in un campo agricolo vicino Parand, circa 60 chilometri a sud-ovest della capitale. Immediati i soccorsi nella zona della schianto, non lontano dall’aeroporto. Poco dopo le autorità ucraine hanno confermato la morte di tutti i passeggeri e dell’equipaggio.

La tragedia precede di pochi giorni l’insediamento formale alla guida di Boeing del nuovo Ceo, David Calhoun, sostituto di Dennis Muilenburg cacciato dopo un anno disastroso per la compagnia. Il gigante dell’aviazione americana negli ultimi mesi ha subito due gravissimi incidenti aerei del 737 Max in cui sono morte 346 persone. Da allora i Max sono fermi a terra in tutto il mondo ma l’azienda ancora non è riuscita a riportarli in aria.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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