Cronaca
Roma sempre più stupefacente: 11 arresti e oltre 1 kg sequestrato dalla PS

Roma sempre più stupefacente: il bilancio dell’attività nelle ultime ore da parte della Polizia di Stato.
Roma sempre più stupefacente. A certificarlo gli uomini della PS, impegnati anche in queste ore in servizi di prevenzione e contrasto ai reati. In manette un italiano, sorpreso dai ‘Falchi’ della Sesta Sezione della Squadra Mobile con 650 dosi e materiale per il confezionamento. Gli agenti lo hanno pizzicato in un edificio poco distante da via dell’Archeologia, zona Tor Bella Monaca. Insospettiti dal viavai nei pressi, hanno ritenuto che all’interno potesse essere nascosto dello stupefacente. Hanno perciò fermato l’occupante, a carico del quale hanno formulato un’accusa di spaccio. Dell’uomo è stata poi perquisita l’abitazione, in cui sono state rinvenute notevoli quantità di cocaina: circa 300 dosi, del peso complessivo di 200 gr, nascoste su un ripiano di un mobile del salone. Insieme, gli agenti hanno riscontrato anche una rudimentale contabilità dell’attività illecita, con i dati delle vendite e i vari guadagni. Altre 650 dosi, pari a circa 350 gr e già pronte per la vendita, erano invece nascoste in un divano. L’uomo è stato quindi arrestato.
Fermato invece alla Romanina un 68enne con precedenti. L’uomo era già da tempo tenuto d’occhio dagli agenti, che lo hanno pizzicato mentre cedeva della droga all’interno di un parcheggio. In suo possesso, sono stati rinvenuti quasi 8 gr di cocaina e 200 euro in contanti. Altro stupefacente è stato invece rinvenuto dagli investigatori del Flaminio Nuovo, all’interno dell’abitazione di un 53enne: due panetti, per totali 200 gr, di hashish, nascosti in un locale adibito a lavanderia. Per l’uomo è scattato dunque l’arresto con l’accusa di detenzione a fini di spaccio.
A Terracina invece 2 fratelli sono finiti in manette dopo essere stati trovati in possesso di 121 gr di hashish. Uno dei due, fermato a bordo della sua auto, è stato pizzicato con 4100 euro in contanti. Ciò ha insospettito gli agenti, che, diretti alla casa dell’uomo, vi hanno trovato il fratello con la droga. In via Loreto, zona San Basilio, è stato inoltre arrestato per spaccio un 28enne egiziano: il giovane svolgeva l’attività all’interno del suo appartamento, dove sono stati rinvenuti 13 involucri, per totali 14,7 gr, di cocaina.
Doppio arresto a Fiumicino: un 39enne e un 40enne, entrambi romani, bloccati dopo un breve inseguimento in auto. Notata la volante, i due hanno provato a fuggire e a disfarsi dello stupefacente che detenevano, lanciando dalla macchina in corsa. 7,25 gr di cocaina, divisi in 18 involucri, che gli agenti hanno recuperato anche con l’ausilio dei cani antidroga. Via Bravetta è stata invece teatro del fermo di un 27enne albanese: notato un rapido scambio, gli agenti hanno proceduto a un controllo. Sono stati così sequestrati 0,4 gr di cocaina e 110 euro in contanti. Altri 13 involucri, insieme a 2160 euro in contanti, sono stati rinvenuti invece nell’abitazione dell’uomo.
Passiamo a Sant’Ippolito, dove un 50enne è stato denunciato in stato di libertà: è stato trovato in possesso di 3 gr di cocaina, che tentava di vendere nella zona di Pietralata. Un 27enne romano è stato infine arrestato in via Palombarese, a Tivoli: fermato a bordo di un’auto per un controllo, è stato trovato con 100 gr di cocaina. Altrettanti sono stati poi rinvenuti nella sua abitazione, insieme a 3870 in contanti.
Cronaca
Un viaggio sorprendente nella Roma di Bergoglio: dall’ottica agli ex detenuti

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Le Testimonianze
Immaginate la sorpresa quando Papa Francesco, con la sua umiltà disarmante, strinse la mano a nonna Rosina nella Casa della Carità della parrocchia di San Gregorio Magno, dandole la forza per affrontare la malattia. L’allora parroco Don Renzo Chiesa ricorda vividly quel momento: “Quando scese dall’utilitaria, chiese: ‘Ma questa è la famosa Magliana?'”. E non è finita qui: in un incontro esclusivo a Corviale con l’associazione Piacca, che aiuta chi ha avuto guai con la giustizia, Francesco volle ascoltare storie personali. Massimiliano Lustri, un tempo noto come “Er tapparella”, racconta: “Rise a crepapelle ascoltando i miei aneddoti, come quella volta che in un appartamento finii per pranzare con un’anziana”. Quell’incontro magico cambiò tutto: i ragazzi dell’associazione si reintegrarono nella società e ancora oggi portano al collo il rosario regalato dal Papa.
L’Abbraccio
E se vi dicessimo che un semplice abbraccio del Papa ha consolato un bimbo e lasciato un segno indelebile? Durante la visita alla parrocchia San Paolo della Croce al Serpentone, Francesco abbracciò Emanuele, un ragazzino di 8 anni, che con voce tremante gli chiese: “Mio papà è morto, era ateo, ma ci ha fatto battezzare, ora dov’è? Sta in paradiso?”. Il parroco Don Roberto Cattaneo, ancora emozionato, rivela: “Negli anni, il Pontefice mi chiamava per sapere come stava Emanuele”. Oggi, a 17 anni, Emanuele si è commosso profondamente alla notizia della scomparsa di Francesco, sostenuto dalla mamma Elisabetta Pacciotti: “Per lui è come aver perso un altro papà; il Papa lo rassicurò dicendo che suo padre era sicuramente in paradiso”. Ma le sorprese non si fermano: durante la pandemia, Francesco chiamò inaspettatamente per una benedizione in streaming, dimostrando un’umiltà che lascia senza parole. E poi, c’è la storia di Cinzia Desiati, la mamma di Fabrizio Di Bitetto, morto in un incidente: “Ricevetti una telefonata da un numero privato: ‘Sono Papa Francesco, non è uno scherzo’. Quella chiacchierata fu come una carezza, e mantenne la promessa invitandoci in Vaticano”.L’Incontro
Preparatevi a storie che vi faranno riflettere: Francesco era maestro nell’incontrare chi ne aveva più bisogno, come quando abbracciò Serena, una mamma che aveva perso la figlioletta Angelica. Oppure, nella parrocchia di Santa Bernadette Soubirous a Colli Aniene, dove in un ritrovo informale ascoltò i giovani dell’oratorio, rispondendo a domande su come pregare: “È importante sentire lo sguardo di Dio e vivere la ‘chiesa in uscita’, scendendo in strada per aiutare”. E chi dimentica quando si riunì in preghiera nel cortile di un condominio in via della Palmarola, senza preavviso, raccomandando alle famiglie: “Ascoltate i vostri figli”. Persino in centro, fece capolino nel negozio di dischi in via della Minerva o dal fidato ottico Alessandro Spiezia in via del Babuino: “Venne di persona per le lenti, dicendo che ‘dall’ottico si va di persona’. La sua umiltà mi ha sempre spiazzato; non voleva sprechi e con me aveva un’amicizia che mi ha riempito il cuore”.
Cronaca
A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

Hai mai immaginato un tranquillo pomeriggio con tuo figlio trasformarsi in un incubo per colpa di un aggressore ubriaco? #Roma #Esquilino #MinacciaNotturna
L’Incidente Sconvolgente nel Cuore di Roma
Un pomeriggio apparentemente sereno si è trasformato in un momento di puro terrore per una mamma e il suo bambino, mentre camminavano nei pressi di piazza Dante, nel vivace rione Esquilino. L’uomo, di origini straniere e visibilmente alterato dall’alcol, brandiva il collo di una bottiglia di vetro, creando un’atmosfera di paura e tensione inaspettata.
La Testimonianza della Mamma Terrorizzata
Anna M. ha raccontato i dettagli di quell’incontro agghiacciante: “Erano circa le 18 e io e mio figlio stavamo tornando a casa dopo una giornata al parco. Il bambino era stanco ma felice, e le giornate più lunghe rendevano tutto così piacevole”. Ma improvvisamente, l’uomo ha iniziato a seguirli, accelerando i passi e gridando insulti, lasciando la donna in preda al panico.L’Aggressione e il Momento di Paura
Nonostante i tentativi di distrarre il piccolo e accelerare, l’aggressore li ha raggiunti, afferrando il braccio della mamma e puntandole il collo della bottiglia quasi in faccia. “Voleva soldi e il bambino ha iniziato a piangere, mentre lui rideva in modo inquietante”, ha spiegato Anna. Per liberarsi, ha dovuto cedere 50 euro, sperando che l’incubo finisse lì e che l’uomo scomparisse. Da quel momento, il piccolo è rimasto profondamente scosso, e la mamma ora si chiede come vivere in un quartiere dove eventi del genere sembrano all’ordine del giorno.
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