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Cronaca

ROMA LIDO Chiusa la stazione Piramide: pendolari nel caos

ROMA LIDO Chiusa la stazione Piramide. E vista l’importanza dello snodo, le conseguenze per i cittadini si fanno sentire.

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ROMA LIDO Chiusa la stazione Piramide: pendolari nel caos

ROMA LIDO Chiusa la stazione Piramide. Il provvedimento è entrato in vigore quest’oggi e sta già mostrando agli utenti quali siano i suoi effetti. Un nuovo ‘taglio’ che va ad incidere ulteriormente su un servizio già pesantemente lacunoso. E, come se non bastasse, ci si è messa anche la pioggia, che in queste ore sta sferzando fortemente la Capitale, a rendere la situazione ancora più complicata.

A partire da oggi, dal lunedì al venerdì, la tratta sarà dunque percorribile solo tra Lido Centro e Eur Magliana. Tra una corsa e l’altra ci sarà un intervallo (almeno in teoria) di 22 minuti, mentre i convogli Caf attivi saranno quattro, di cui uno solo per gravi evenienze. Ma per il Comitato dei Pendolari le misure non sono sufficienti: “Mancano – fanno notare – corse spazzola e al binario 3 di Magliana non è possibile effettuare lo scambio in entrata con la Metro B. Inoltre nei festivi la frequenza sarà ridotta, su tutta la linea, a 30 minuti“. Qualche notizia positiva però c’è: “Il sabato potrebbero essere riaperte le stazioni finali di Ostia, con treni ogni 22 minuti. La notizia deve essere ancora confermata, ma nel caso sarebbe una cosa buona, l’unica“.

Chi deve andare a Roma quindi da stamattina deve scendere a Magliana e poi cambiare sulla Linea B. Un viaggio da incubo, tra banchine intasate e treni stracolmi. Senza contare le lunghe attese, in particolare tra Ostia, Vitinia e Magliana. E non mancano le reazioni di protesta, effettuate anche alzando la voce. Nei prossimi giorni, con l’uscita di scena di Atac in favore di Cotral, si spera che il quadro rechi qualche miglioramento. Ma intanto a chi si sposta tra città e litorale e viceversa non resta che sopportare. E avere tanta tanta pazienza.

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Tor Tre Teste e il calcio in vetrina: quel che conta è farsi vendere

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Tor Tre Teste e il calcio in vetrina: quel che conta è farsi vendere

In un mondo dove il calcio giovanile sembra più una vetrina per trofei che una fucina di talenti, il presidente D’Adamo ribalta la prospettiva: "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca". Ecco la rivoluzione silenziosa del calcio giovanile. #CalcioGiovanile #RivoluzioneSilenziosa #ProfessionistiDelFuturo


Un Modello Sostenibile

Un modello sostenibile fondato sul mercato e non sui trofei. Il presidente D’Adamo: "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca"


La Rivoluzione del Calcio Giovanile

In un’epoca dove il calcio giovanile è spesso ridotto a una corsa sfrenata per accumulare trofei, il presidente D’Adamo propone una visione alternativa. "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca" Ecco una rivoluzione che potrebbe cambiare il volto del calcio giovanile italiano, puntando sulla crescita dei giovani piuttosto che sulla collezione di medaglie. #CalcioGiovanile #RivoluzioneSilenziosa #ProfessionistiDelFuturo

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Rivolta nel carcere di Cassino: trasferiti 50 detenuti nella notte, devastato un piano

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Rivolta nel carcere di Cassino: trasferiti 50 detenuti nella notte, devastato un piano

Rivolta nel carcere di Cassino: caos totale, detenuti trasferiti e forze speciali intervenute. Il sovraffollamento è la norma, con la Polizia Penitenziaria che manca all’appello. #CaosCarcerario #Sovraffollamento #PoliziaPenitenziaria


Rivolta nel carcere di Cassino

Rivolta domenica sera nel carcere San Domenico di Cassino: è stato devastato il primo piano della Seconda sezione e per questo circa 50 persone sono state trasferite nella notte in altri istituti di pena. Nel penitenziario di via Sferracavalli è stato necessario l’impiego del Gruppo di Intervento operativo ed a supporto anche unità del Gruppo intervento rapido della Campania e del Nucleo cittadino di Roma.

Sovraffollamento e carenza di personale

A Cassino sul piano del sovraffollamento ci sono 17 detenuti in più del previsto mentre la Polizia Penitenziaria che al momento ha 37 unità in meno di quanto previsto in organico. Negli altri istituti del Lazio Sud la situazione è più grave: secondo i dati del Ministero della Giustizia a Frosinone ci sono 55 detenuti in più: sono previsti al massimo in 517 ma sono presenti in 572. Nella casa Circondariale di Latina gli esuberi sono 59: a fronte dei 77 detenuti previsti ne risultano presenti 136.

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