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Cronaca

“Truffa dello specchietto”, dal 2019 minacciava gli automobilisti romani. La Polizia pone fine alle sue prepotenze

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“Truffa dello specchietto”, dal 2019 minacciava gli automobilisti romani. La Polizia pone fine alle sue prepotenze

“Truffa dello Specchietto”, fine dei giochi

Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Colombo, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno proceduto all’esecuzione di un provvedimento di carcerazione a seguito delle numerose condanne nei confronti di un 35enne, sorvegliato speciale, che dovrà espiare la pena di 4 anni, 5 mesi e 11 giorni di reclusione.

Nel corso degli anni il 35enne aveva collezionato una lunga serie di reati, tra i quali estorsione e truffa aggravata commessi nei confronti di numerosi soggetti rimasti vittime della c.d. “truffa dello specchietto” dove venivano costretti a pagare somme di denaro quale risarcimento di danni mai realmente provocati.

Grazie all’attività d’indagine intrapresa sul “modus operandi “ del reo, gli agenti son riusciti ad attribuire allo stesso numerosi reati, con più di 10 vittime, culminati nel giugno del 2019 con l’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere. Terminato il periodo in carcere e sottoposto in regime di Sorveglianza Speciale, lo stesso però ha perseverato con le  medesime condotte: recentemente è fuggito a bordo di  un ciclomotore durante l’ennesimo tentativo nei confronti di un’automobilista – tentativo non andato a buon fine poiché seguito dagli agenti in borghese.

La tecnica utilizzata per la truffa dello specchietto

La tecnica utilizzata, era sempre la stessa: l’autore simulava di “essere stato colpito  a piedi sul ciglio della strada o a bordo di autovettura/motociclo in transito”, da qui la successiva richiesta di soldi sotto minaccia alla vittima prescelta, e l’affermazione da parte dello stesso di appartenere ad un noto “clan”. In altri casi invece il 35enne asseriva di “essere il padre di un pugile campione del mondo, minacciando di “spaccare la faccia alle povere vittime” fino a costringerle a recarsi presso il più vicino bancomat per prelevare i soldi.

Dall’attività investigativa i poliziotti hanno potuto delineare la pressoché univoca descrizione del responsabile: un uomo alto tra 1,70 e 1,80 metri , carnagione olivastra,  fra i 30 e 40 anni. L’uomo metteva a segno le proprie condotte seriali nelle zone limitrofe alla propria abitazione dove era sottoposto inizialmente agli arresti domiciliari e poi alla Sorveglianza Speciale.

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Mistero a Colli Aniene

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Turisti in protesta: le ragioni dietro l’esclusione

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Turisti in protesta: le ragioni dietro l’esclusione

Scopri il lato segreto della visita di JD Vance in Italia: sicurezza, gelato e sorprese inaspettate! #VanceInItalia #GelatoVIP #ViaggioSegreto

Il Colosseo blindato e la delusione dei turisti

Il famoso Colosseo di Roma è stato improvvisamente chiuso nel pomeriggio per motivi di sicurezza, lasciando fuori centinaia di turisti incuriositi e delusi. Si tratta della visita della famiglia Vance, ma con un twist inaspettato: solo Usha, la moglie del vicepresidente americano, si è recata sul posto, mentre JD Vance è rimasto a Villa Taverna. Immagina la scena: un’icona dell’antica Roma trasformata in una zona off-limits, con guardie e barriere ovunque. Ma cosa nascondeva questa mossa top secret?

Un’irresistibile tentazione italiana

Nonostante i rigidi protocolli di sicurezza, JD Vance non ha resistito al fascino del gelato made in Italy. Nel primo pomeriggio, ha fatto una tappa golosa alla gelateria “Le Sicilianedde” nel quartiere Parioli, dove ha ordinato una coppetta con pistacchio di Bronte, mango dell’Etna e stracciatela con panna. E non è tutto: anche Usha ha gustato la sua porzione, mentre i figli hanno optato per coni al fior di latte e cioccolato. Dal locale trapela che Vance ha particolarmente apprezzato il pistacchio siciliano – un sapore che potrebbe diventare virale tra i VIP!

L’incontro che potrebbe cambiare tutto

Oltre ai piaceri culinari, Vance ha incontrato il cardinale Pietro Parolin, con al centro discussioni scottanti come il nodo dei migranti e lo scontro con l’episcopato americano. Chissà quali accordi segreti sono stati discussi in questa chiacchierata dietro le quinte? Un mix di diplomazia e sorprese che tiene tutti con il fiato sospeso.

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Cronaca

Un misterioso attentato a Roma: la bomba “Cobra” nel citofono di un condominio all’Appio

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Un misterioso attentato a Roma: la bomba “Cobra” nel citofono di un condominio all’Appio

MisteriosaEsplosioneInCittà: Un boato assordante sconvolge via Faleria e lascia tutti senza fiato!

L’Allarme Mattutino

Immaginate di essere in una tranquilla mattina quando, all’improvviso, un boato fortissimo squarcia l’aria, seguito da una densa coltre di fumo e un odore penetrante di zolfo. È successo proprio alle 10:20, trasformando un normale giorno in un enigma da brividi. Gli abitanti del palazzo in via Faleria si sono ritrovati di fronte a una scena da film, con il citofono completamente distrutto da quella che sembra una mini-bomba artigianale. Ma cosa c’è dietro questo atto misterioso?

Le Domande che Affascinano

Chi potrebbe aver orchestrato un gesto così audace e perché proprio in quel luogo? Le autorità sono già al lavoro per indagare, ma dettagli come questi alimentano la curiosità: era un avvertimento, un errore o qualcosa di più sinistro? Gli esperti parlano di un dispositivo rudimentale, ma la vera domanda è se questo sia solo l’inizio di una serie di eventi inaspettati. Restate sintonizzati per scoprire gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti col fiato sospeso!

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